Alla scoperta dell’antichissima «Cesata» di Borgo Sacco
La sorprendente Chiesetta del XIII Secolo della Santissima Trinità a Borgo Sacco di Rovereto
Grazie all’impegno e alla passione della Sezione del FAI di Rovereto e della Vallagarina, individuabili in particolare nelle persone di Augusto Maresca, Renata Galvagni e Lorenza Ongaro, quest’ultimo sabato 29 marzo è stata aperta e resa visitabile la Chiesetta della SS Trinità di Borgo Sacco a Rovereto.
È stato un grandissimo successo.
Determinanti sono state anche le generose disponibilità del Gruppo Zattieri, sempre di Sacco, della Circoscrizione di Sacco - San Giorgio e della Parrocchia dello storico Borgo di Rovereto, che hanno accolto con gentilezza e calore i molti visitatori, i quali a centinaia si sono presentati in tutta la giornata per scoprire questo piccolo grande patrimonio della Città di Rovereto.
Menzionata per la prima volta già nel XIII secolo, la Chiesetta della Santissima Trinità di Borgo Sacco, situata nei pressi dell'imponente stupenda Chiesa parrocchiale e dell'ex Manifattura Tabacchi, acquista le forme odierne grazie ad un'opera di ricostruzione promossa dall’allora Comune di Borgo Sacco e dalla nobile famiglia Bossi Fedrigotti già ad inizio del Settecento, al fine di sciogliere un voto contratto durante l'avanzata in Vallagarina delle truppe francesi capitanate dal generale Vendôme nel 1703.
La costruzione viene conclusa nel 1729 e affidata ai membri della locale Confraternita della Carità.
Ceduta in seguito alla famiglia Bossi Fedrigotti nel 1801, la Chiesetta tornò in possesso del Comune di Rovereto e degli abitanti di Borgo Sacco nel 1965.
L'interno presenta una navata unica, indivisa dal presbiterio. Appare semplice e di dimensioni contenute.
La volta della navata e dell'abside, la contro facciata e la parete di fondo della navata, le pareti e l'intradosso della cupola della cappella laterale sono ornate da dipinti ad affresco raffiguranti scene sacre e da elementi decorativi fitomorfi e geometrici.
Sul lato occidentale s'innesta la Cappella della Beata Vergine di Caravaggio, costruita sul modello di quella dell'Annunziata della vicina parrocchiale e affiancata dall'esile campanile a base quadrata.
La decorazione della Cappella della Madonna di Caravaggio fu affidata all'artista alense Antonio Gresta (1671-1727), mentre la cupola e parte della navata della Chiesetta la si deve a Gasparantonio Baroni Cavalcabò, nativo proprio di Borgo Sacco. La contro facciata e parte del soffitto dell'aula della Chiesetta è opera invece del roveretano Domenico Udine.
Accanto alla struttura della Chiesetta, verso mezzogiorno, vi è un piccolo ma elegante parco tuttora proprietà dell’antica nobile famiglia Bossi Fedrigotti.
Le molte persone giunte a Borgo Sacco per vedere, forse per la prima volta, la preziosa Chiesetta, hanno potuto beneficiare della sapiente guida della professoressa Patrizia.
Gli attivisti del FAI locale hanno inserito la Chiesetta della SS Trinità di Borgo Sacco tra i «Luoghi del cuore» 2025.
Un concorso nazionale attraverso il quale il FAI stimola le comunità della nostra penisola a promuovere la bellezza e la tutela di luoghi spesso sconosciuti, ma portatori di grandissimi valori storici e artistici.
Fino al prossimo 10 aprile chiunque può votare per la Chiesetta di Borgo Sacco, sia sul sito www.iluoghidelcuore.it del FAI, oppure andando a firmare presso la Fioreria Alberta, la Fioreria Giardino, la Pasticceria Dolce Sacco, la Farmacia di San Giorgio, il Salone Rosy Evolution, la Boutique Il Cardo, il Colorificio RoverColor, il negozio AP Abbigliamento e il Salone Paola.
L’obiettivo è chiaramente quello di far conoscere la «cesata», come la ricorda la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, e raccogliere così altre numerose firme per scalare la classifica del FAI italiano.
Paolo Farinati