Alla Filodrammatica di Ischia il 27° «Premio Mario Roat»
Premiata la rappresentazione di «Credo che sta comedia no la rifaren mai pù», una commedia in dialetto trentino di Amintore Giordani
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È
stato consegnato al Teatro “S. Marco” di Trento, alla presenza di un
folto pubblico e dei rappresentanti delle cinque compagnie partecipanti
al concorso, il «Premio Mario Roat», principale riconoscimento assegnato
nell'ambito della ventisettesima edizione della Rassegna «Palcoscenico
Trentino» organizzata dalla Co.F.As..
La giuria tecnica, composta da
Romeo Liccardo (docente presso l'Accademia dei Filodrammatici di
Milano), Maria Zanetti (insegnante, coordinatrice degli Istituti
aderenti al Meeting «La Scuola a Teatro»), Giovanni Garau (attore
filodrammatico), Andrea Coppi (scenografo) e dal giornalista e critico
teatrale Fabio Lucchi, ha assegnato il massimo riconoscimento - «Premio
Mario Roat» - alla Filodrammatica di Ischia.
La scelta dei
giurati ha premiato l'allestimento di «Credo che sta comedia no la
rifaren mai pù», in dialetto trentino di Amintore Giordani, pseudonimo
sotto il quale si cela Ermenegildo Pedrini che dello spettacolo ha
curato anche la regia.
La Giuria ha apprezzato in particolare «il
riuscito richiamo, realizzato anche grazie all’attenta regia, al genere
teatrale del Vaudeville francese che richiede una particolare
versatilità attoriale».
A completare il successo del gruppo
teatrale dell’Alta Valsugana l’assegnazione del premio al miglior attore
della rassegna a Daniele Roat che ha ricevuto anche la Targa «Lino
Lucchi» quale miglior giovane interprete di un testo dialettale per aver
«disegnato con efficacia due diversi personaggi, alternando la
naturalezza della parlata dialettale ad una ben costruita teatralità».
La
Giuria ha invece assegnato a Michele Pandini della Compagnia
«LupusinFabula» di Volano il premio alla miglior regia per «Segreto -
Segreto - Segreto, disastrosa trama di velenose trine», «per aver fatto
rivivere attraverso un’appropriata scelta registica il classico
“Arsenico e vecchi merletti”, riuscendo a ricrearne con efficacia la
surreale atmosfera».
Lo spettacolo ha ricevuto anche il Premio alla
miglior scenografia «per l’efficace e funzionale realizzazione dello
spazio scenico» e il Premio della Giuria dei Giovani che ne ha
apprezzato «un tempismo e un ritmo precisi nell’azione, nei dialoghi e
nei cambi di ruolo e costumi, nel dissolvimento della barriera tra
palcoscenico, backstage, e platea».
A Federica Mich della Filo
di Tesero «Lucio Deflorian» è andato il Premio alla miglior attrice per
la sua interpretazione nel musical “Mamma mia che estate!”. «Non è
facile - scrive la Giuria - riscontrare in una giovane attrice tanto
talento da consentirle di spaziare tra la recitazione, il canto e il
ballo in modo così naturale». La Filodrammatica «Amicizia» di Romeno ha
ottenuto infine il Premio del Gradimento del Pubblico per la messa in
scena della commedia di Ray Cooeny e John Chapman «Il letto ovale».
Le
premiazioni dell'edizione 2024 di «Palcoscenico Trentino» erano state
anticipate da «Via col vecchio», un recital teatrale di Federico
Perrotta nel quale usi e costumi del nostro passato sono stati rivisti e
riletti attraverso il corpo e la voce dell’attore in uno spettacolo che
ha saputo alternare nel pubblico emozioni e risate.
Perrotta ha ripercorso l’arte che ha pervaso le proprie origini, contestandole, ma senza mai rinnegarle.
Il
premio principale, frutto della valutazione espressa dalla Giuria
tecnica, è stato consegnato alla Filodrammatica di Ischia da Roberta
Roat, figlia dell'attore e regista che nel 1946 fu il co-fondatore della
Federazione che oggi raggruppa oltre cento filodrammatiche attive in
Trentino, oltre ad alcune realtà operanti nei territori confinanti delle
provincie di Bolzano e Belluno.
Nel porgere il proprio saluto
al pubblico e ai filodrammatici presenti alla serata conclusiva, il
presidente della Co.F.As., Gino Tarter, si è complimentato con le
compagnie partecipanti per la buona qualità complessiva degli spettacoli
presentati a concorso, che hanno portato al Teatro S. Marco un pubblico
numeroso.
Non sono mancati i ringraziamenti finali che la Co.F.As.
ha inteso rivolgere agli Enti pubblici e alle realtà private che hanno
garantito sostegno alla manifestazione.