Alcoltest, tanto rumore per nulla - Di Giuseppe Casagrande

Diversi esperimenti hanno confermato che chi beve un paio di bicchieri di vino ai pasti rimane entro i limiti (tasso alcolemico 0,50) previsti dal Codice stradale

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«Tanto rumore per nulla». Questo il titolo della rivista «Quattroruote», la pubblicazione più autorevole del settore automobilistico, che dopo il bombardamento mediatico legato alle nuove sanzioni introdotte a fine anno dalla riforma del Codice della Strada, ha svolto dei test che confermano quanto suggerisce il buon senso. Bevendo con moderazione, ai pasti, secondo le tabelle ministeriali e le indicazioni dell’Istituto di Sanità (un paio di calici), si rimane entro i limiti di legge e di sicurezza.

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 L'obiettivo è guidare in sicurezza: chi esagera è giusto che venga punito 

Naturalmente chi esagera - lo ribadiamo per l'ennesima volta - è meglio che non guidi. Ma se si bevono uno o due calici «standard» (da 125 ml) durante i pasti, al netto di situazioni particolari e tenendo conto che le reazioni del fisico variano da persona a persona, in linea di massima si rimane entro i limiti previsti dal Codice della Strada per guidare in sicurezza e non incorrere in sanzioni che prevedono anche il ritiro della patente o l'arresto quando il tasso alcolemico supera la fatidica quota dello 0,5.

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 Al test di «Quattroruote» hanno partecipato uomini e donne di peso ed età diverse 

Al test empirico, ma indicativo, della rivista «Quattroruote» hanno partecipato uomini e donne, di corporatura, peso ed età diverse, che hanno bevuto le quantità indicate dalle tabelle del Ministero: vino rosso, birra e Prosecco, in quantità uguali in due «round», a mezz’ora una dall’altra, a cui poi è stato rilevato il tasso alcolemico con un etilometro omologato e in uso alla Polizia di Buccinasco (Milano).
Dal test è emerso che i partecipanti che hanno bevuto due calici di vino (125 ml ognuno) o due flûte di Prosecco (100 ml) o due bicchieri di birra (330 ml) consumando un pranzo leggero, sono rimasti all’interno della soglia di legge: 0,50 grammi per litro.
La rivista avverte, però, che ogni metabolismo è diverso e sottolinea il cosiddetto «effetto moltiplicatore» della sostanza alcolica: infatti alla misurazione del secondo bicchiere (effettuata sempre 30 minuti dopo), il tasso è salito a 0,21 contro lo 0,08 registrato dopo l’assunzione del primo calice, e non quindi allo 0,16 atteso, frutto della somma 0,08 + 0,08 grammi per litro.

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 Buon senso e moderazione per non rinunciare al piacere conviviale 

Gli stessi risultati sono emersi anche da altri esperimenti, alcuni anche negli studi televisivi, con la presenza delle Forze dell'Ordine. Morale della favola: la moderazione, il buon senso e l'autocontrollo sono la migliore prevenzione. Insomma, non è detto che si debba rinunciare al piacere conviviale di un calice di vino come fa pensare la forte diminuzione dei consumi che molti ristoratori, produttori e distributori denunciano per l’«effetto panico» che è seguito dopo l'annuncio della riforma del Codice stradale.
Se si va a pranzo o a cena fuori, in coppia, in famiglia o in comitiva, per festeggiare e si esagera nel bere, il consiglio è quello di scegliere colui che sarà l’«astemio» di turno che si metterà alla guida.

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 I limiti per le sanzioni non sono cambiati rispetto a quelli stabiliti nel 2010 

Nella parte relativa alle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza nel nuovo Codice della Strada i limiti per le sanzioni non sono cambiati rispetto a quelli già stabiliti dal 2010.
Rimane fissata la quota dello 0,50 di tasso alcolemico, ovvero di grammi di alcol per litro di sangue, salvo per neopatentati e per alcune categorie professionali.
Poi si va dallo 0,50 allo 0,80 per un primo scaglione, fino a 1,5 per un altro step e oltre 1,5 per l’ultima quota. Chi è «pescato» con il tasso alcolemico dello 0,80 per i due anni successivi sarà obbligato a mantenere un tasso pari a zero.
La novità più grossa è l'alcolock, apparecchio che non fa avviare il motore e che dovrà essere installato obbligatoriamente, a proprie spese, per chi viene trovato con un tasso alcolemico da 0,8 in su. Ma, tra prudenza e sicurezza stradale, paura di restare senza patente di guida e di incorrere in sanzioni salate e anche penali, la scelta di bere deve essere accompagnata dalla consapevolezza critica, secondo la definizione quanto mai appropriata che è data dal «buon senso».

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]


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