Agevolazioni economiche a sostegno delle attività culturali
Gerosa: «Valorizziamo il sistema culturale trentino evidenziando la capacità operativa, progettuale e di innovazione culturale dei suoi molteplici attori»
Un obiettivo
previsto dalla Strategia provinciale della XVII Legislatura, che
prevede di accrescere la partecipazione e l’accessibilità ai beni ed
alle attività culturali, anche come fattori di coesione comunitaria e di
benessere: i criteri e le modalità per la concessione delle
agevolazioni economiche nel campo delle attività culturali sono stati
approvati oggi dalla Giunta provinciale, su proposta della
vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa.
La prima
definizione di questi criteri risale al 2013; a questa seguirono molte
modifiche e integrazioni, che hanno spinto la vicepresidente alla
valutazione della necessità di una revisione sostanziale, per rispondere
in maniera più efficace al contesto culturale trentino attuale.
«Questa
revisione porta a compimento la ratio della legge provinciale 14 del
2022, che ha introdotto il superamento dell'attuale sistema di
qualificazione, promuovendo l'accesso ad un maggior numero di soggetti e
professionalità, aprendo il sistema culturale trentino a un maggior
numero di attori evidenziandone loro capacità operativa, progettuale e
di innovazione culturale, – commenta Gerosa. – L’attuale revisione,
infatti, tocca tutti gli ambiti di applicazione della legge del 2007: le
convenzioni, i progetti e le iniziative straordinarie di rilevanza
provinciale, l’acquisto di beni mobili o di strutture e arredi, come le
attività per le scuole musicali o il fondo unico provinciale per lo
spettacolo.
«Abbiamo lavorato a questa revisione per rispondere in
maniera più aderente ed efficace alle evidenze e criticità che il
contesto culturale trentino, plurale e dinamico, ha messo in luce.»
«Abbiamo
puntato molto sulla promozione di una capacità progettuale di qualità,
ma in questo momento si è deciso di non inserire un indicatore di spesa
minima ammissibile per il finanziamento, in quanto è intenzione del mio
Assessorato condurre almeno per un anno un processo di accompagnamento
formativo e far crescere i soggetti proprio nella loro capacità di
redigere, comunicare, stendere e prevedere la fattibilità di un'idea, –
sottolinea ancora la vicepresidente. – Abbiamo voluto poi istituire i
gruppi di lavoro, quali commissioni, per svolgere collegialmente
l’attività istruttoria e valutativa delle richieste per migliorare la
trasparenza nel processo di istruttoria.»
I criteri e le
modalità per la concessione delle agevolazioni economiche nel campo
delle attività culturali attuano la legge 15/2007, che disciplina le
attività culturali della Provincia, prevedendo promozione e sostegno di
progetti, iniziative e manifestazioni di rilievo provinciale, rivolte
alla conoscenza, valorizzazione e sviluppo della cultura del territorio.
La capacità progettuale dei diversi produttori delle attività
culturali non aveva finora ottenuto una piena valorizzazione, mentre il
nuovo testo dei «Criteri e modalità di agevolazioni economiche a
sostegno delle attività culturali» comporta due fondamentali linee di
revisione, qualificando proprio la stessa azione progettuale:
l'istituzione di gruppi di lavoro che svolgano collegialmente attività
istruttoria e valutativa e la qualità progettuale dei soggetti che
operano nel mondo della cultura.
Il primo è un passo molto
significativo, che punta ad una valutazione di qualità e
multidisciplinare dei progetti presentati. Inserito nelle disposizioni
generali che riguardano tutte le richieste di agevolazioni economiche,
risponde anche ad una maggiore trasparenza del processo di istruttoria e
una volontà di collegialità della valutazione.
Per quanto riguarda
la qualità, in sede di presentazione della domanda dovrà essere
specificato l'obiettivo di creazione del valore culturale del progetto,
delle attività o delle iniziative, a beneficio della comunità o del
target di riferimento.
Le iniziative, per questi motivi, devono
svolgersi sempre alla presenza di un pubblico e possono beneficiare di
contributi pubblici solo i soggetti culturali senza scopo di lucro.
Le
modifiche dunque hanno lo scopo di valorizzare le iniziative culturali
di maggior pregio che vengono organizzate nel territorio provinciale,
per generare un ciclo virtuoso dal punto di vista sociale ed economico,
aumentare il benessere percepito da parte della comunità e, al contempo,
l'accessibilità alle stesse attività culturali, considerate come
fattore di coesione e di benessere, un obiettivo di medio lungo periodo
che corrisponde anche a quanto previsto dalla strategia provinciale per
la XVII legislatura. Inoltre, si prevede di generare un flusso di
informazioni che vada ad alimentare il Sistema Informativo Culturale
della Provincia, in un’ottica di valutazione, programmazione ed analisi
dell’esito delle politiche messe in campo.
Con riferimento al «Fondo
unico Provinciale per lo Spettacolo» sono state inoltre recepite le
modifiche e i chiarimenti suggeriti dai componenti della relativa
Commissione consiliare, per facilitare la lettura dei contenuti e dare
risalto agli aspetti più rilevanti dei progetti.
Si è mantenuta la
voce ospitalità, nel limite del 10%, se nel progetto c’è una
correlazione con la tradizione enogastronomica del territorio come
espressione della cultura, della storia e dell’identità di quella
comunità.
La presentazione delle domande, solo per il 2025, sarà tra il 10 gennaio e il 7 febbraio.
A questo link i criteri.