A22, Kompatscher difende il bando e rivendica gli investimenti

Il Presidente della Regione sottolinea che rispetta le esigenze del territorio e prevede significativi investimenti in sostenibilità, ambiente e mobilità su rotaia

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«Lo Stato aveva già predisposto in passato la possibilità di una prelazione e mi auguro che rivendichi questa potestà normativa, perché esiste una legge che lo consente».
È quanto ha dichiarato in Consiglio regionale durante il suo intervento il Presidente Arno Kompatscher.
 
«Il vero punto è uno: questo bando ha preso in considerazione tutte le richieste che abbiamo avanzato come territorio. La terza corsia è sempre stata una prerogativa del bando, fin dall'inizio, e non una nostra richiesta dell'ultimo minuto – ha precisato Kompatscher - inoltre, non è in contrasto con la Convenzione delle Alpi. La terza corsia non arriverà fino a Bolzano, ma verrà realizzata una corsia dinamica, da attivare in determinate condizioni di traffico, fino al casello di Bolzano».
 
Il Presidente ha poi ricordato che il bando prevede significativi investimenti, molti dei quali destinati all'ambiente, al trasferimento modale su rotaia e all'intermodalità.
«Vogliamo proseguire insieme agli attuali componenti della società per incrementare il traffico su rotaia – ha spiegato Kompatscher – con i fondi derivanti dai pedaggi si potranno finanziare progetti sostenibili, come il potenziamento ferroviario e le barriere antirumore. Fino a poco tempo fa, era impensabile che una società autostradale investisse nelle ferrovie. Questo è il cuore del concetto di Green Corridor Europeo, una direzione che dobbiamo continuare a perseguire. Il nostro obiettivo è promuovere la mobilità sostenibile, elettrica e a idrogeno».
 
Il Presidente ha poi ricordato che nel bando sono chiaramente definiti i tempi di esecuzione, così come le proposte avanzate con scadenze dettagliate, che sono già state presentate al Consiglio regionale insieme alle specifiche esigenze del territorio.
«Una critica arriva dai concessionari, che si oppongono al bando perché tutto il ricavato sarà reinvestito nell'A22. Ma è proprio questo che dobbiamo fare: creare le condizioni migliori per gli autotrasportatori, ma soprattutto per i cittadini e i territori attraversati dall'A22 – ha puntualizzato Kompatscher - questa critica nasce dal fatto che, finora, l'unico obiettivo di questi concessionari era fare cassa e massimizzare i profitti. Ora temono che il nostro modello possa avere ripercussioni anche su di loro. Se ne sta parlando apertamente, e alcuni rappresentanti del Governo hanno suggerito di portare avanti il progetto in modo pubblico, non solo privato. Ma questi soggetti, essendo privati, non vedono di buon occhio un bando che preveda investimenti a favore della collettività».
 
«Abbiamo ottenuto un risultato molto importante: questo bando contiene esattamente ciò che abbiamo sempre richiesto, indipendentemente da chi vincerà la concessione - ha concluso Kompatscher – i nostri territori sono in una posizione favorevole, perché chiunque gestirà questa autostrada dovrà intervenire a beneficio della popolazione. Chi vincerà dovrà rispettare gli impegni previsti nel bando e contribuire allo sviluppo del nostro territorio».