Donne in Cooperazione, se ne è parlato in assemblea
Formazione per rinsaldare la rete e valorizzare la presenza femminile
Nei giorni scorsi l’assemblea dell’ente che associa le cooperatrici del sistema trentino e che ha cambiato la propria ragione sociale, diventando Associazione di Promozione Sociale (APS).
Sarà rivolto in due direzioni l’impegno dell’Associazione Donne in Cooperazione per il 2024.
Da un lato rinforzare la rete attiva contro la violenza sulle donne, piaga inaccettabile che ha portato anche in Trentino, nel solo anno da poco concluso, all’apertura di circa 650 fascicoli e all’uccisione di due donne.
In secondo luogo, l’Associazione proseguirà con ancora maggiore impulso nell’organizzazione di iniziative formative e ricreative indirizzate a mantenere viva e attiva la coesione interna, quale premessa per dare sostegno e consapevolezza alle donne del proprio valore ed aiutarle ad abbracciare la sfida di ruoli crescenti.
Questo quanto è emerso ieri sera durante l’assemblea annuale dell’Associazione che ha avuto anche una sezione di straordinaria amministrazione dedicata al cambio dello statuto, che certifica la trasformazione in APS, cioè Associazione di Promozione Sociale iscritta al Registro unico del Terzo Settore.
«Abbiamo fatto questa scelta – ha spiegato la presidente confermata Nadia Martinelli – perché la nuova forma giuridica ci offre la possibilità di stipulare convenzioni con amministrazioni pubbliche per svolgere attività o servizi sociali di interesse generale, e per avere accesso alle agevolazioni specifiche per il Terzo Settore».
Numerose socie sono intervenute sullo statuto, con proposte articolate e costruttive, volte a definire al meglio ruolo e attività dell’Associazione.
Alla fine del dibattito si è trovata l’unanimità.
«L’Associazione ha raccolto una grande sfida che è tutta culturale, – ha detto Alessandro Ceschi, direttore della Federazione Trentina della Cooperazione. – Valorizzare le competenze e la professionalità delle donne, di cui oggi non si può fare a meno.
«Il Pil non cresce se non facciamo questa scelta. L’Associazione può essere anche uno strumento di supporto per la Federazione nell’individuazione ed introduzione di strumenti e misure che consentano alle donne di stare bene al lavoro o di tornare ad essere professionalmente attive.»
Nella relazione del direttivo, sono state ripercorse le attività svolte nel 2023, sia nell’area formativa sia in quella di sensibilizzazione, soffermandosi sul grande successo del convegno «D di Donne D di Denaro» sull’indipendenza economica come premessa di libertà, in un contesto caratterizzato da 7,5 milioni di donne in Italia che non lavorano, non hanno un conto corrente e non dispongono di un bancomat.
Quanto al futuro, l’Associazione si farà promotrice di una serie di incontri con le organizzazioni delle valli più periferiche del Trentino per creare progettualità comuni sui temi della prevenzione e della lotta alla violenza di genere, con l’individuazione di strumenti in grado di raggiungere tutta la cittadinanza.
In programma anche nuovi percorsi formativi, supporto per le cooperative che desiderano ottenere la certificazione di genere, incontri sulla medicina di genere e sulla corretta alimentazione in ottica conciliativa.
Durante l’assemblea si è proceduto al rinnovo del direttivo, che avrà il compito di traghettare l’Associazione in questa nuova fase organizzativa.
Due i nuovi ingressi: Tiziana Semeraro vicepresidente della cooperativa Amica, e Angela Curzel vicepresidente della Cantina sociale La Vis Valle di Cembra e nel cda di Cavit.
Confermate la presidente Nadia Martinelli (CR Alta Valsugana) e le consigliere Eleonora Da Ronco (Scripta), Franca Desilvestro (Tagesmutter il Sorriso), Elisabetta Gianordoli (CR Alto Garda Rovereto), Alessandra Piccoli (Fondazione don Guetti), Lorenza Torresani (Fondazione don Guetti) e Giuliana Zandonai (Etli).