Cartoline di Bruno Lucchi: Craco, la «Città fantasma»

La bellezza sospesa di un paese fantasma che conserva intatto l’orgoglio e l’identità di una comunità che ha saputo amare una Natura «madre e matrigna»

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Amicizia.
Graziella ed io non avevamo nessuna intenzione di fare vacanze. Troppi impegni in questo periodo.
Mostre in corso, le prossime da organizzare, ultimare i lavori al Molo51. Invece si parte.
Volo per la Puglia e da lì trasferimento in pullman in Basilicata. Tutto organizzato in modo da non occuparci di nulla, solo riposo.
La Basilicata l’avevamo attraversata parecchie volte ma non c'eravamo mai fermati tranne che per lavoro.
Avevamo un gran bisogno di «staccare la spina». Gli amici, quelli veri, lo capiscono quando hai bisogno di fermarti.
 
Dopo tanti anni ritorniamo in un villaggio turistico. Arrivati a destinazione, ci soffermiamo sulla lista delle visite guidate proposte dalla struttura. Una su tutte ci colpisce:
«Craco la città fantasma»
Matera la conoscevamo bene avendo peraltro all'attivo due mostre personali in contemporanea nel 2008. La prima nella chiesa rupestre di Santa Maria degli Armeni e la seconda nella galleria Studio d’Arte.
Nella città fantasma è consentito l’accesso solamente con prenotazione e con una visita guidata.
Per abitudine amiamo visitare luoghi in solitudine o quasi. Ci si distrae con il brusio della gente che parla o con il passaggio di un gruppo di persone e non si riesce a fare le fotografie in tranquillità.
 
Alternativa alla gita organizzata era organizzarsi. Ci provo.
Telefono al centro prenotazioni presentandomi come collaboratore del quotidiano online Ladigetto.it.
L'addetto all’accettazione mi spiega la procedura. Chiamare il municipio. Riesco a parlare con il sindaco di Craco, nella persona di Vincenzo Lacopeta.
Rapidamente risolve tutti i problemi mettendo a disposizione per il giorno dopo un accompagnatore solo per noi.
 
Appuntamento alla biglietteria del sito alle 10.00 (anche la nostra guida come il sindaco si chiama Vincenzo e oltre alla simpatia tipica del meridione ci ha subito affascinato con l’amore e la conoscenza delle tante storie della città dei suoi genitori).
Un viaggio nel silenzio, dove il tempo si è fermato nel 1963 quando una violenta frana ha cambiato la storia di questa comunità.
Tremendi crolli, smottamenti hanno coinvolto gran parte del centro storico. La popolazione fu trasferita nella vicina località chiamata Peschiera dove fu creato un nuovo centro abitato.
 
L’antico borgo, abbandonato e saccheggiato circondato da un meraviglioso paesaggio arido e surreale con i calanchi che erosi dall’acqua piovana si infiltra nel terreno creando geometrie a «lama di coltello», è diventato nel tempo la scenografia perfetta per diversi film importanti diretti da registi famosi come Francesco Rosi, Mel Gibson, Lina Wertmüller, i fratelli Taviani.
Oggi un sito assolutamente da visitare. Bellissimo, emozionale.
 
Grazie a un gruppo di persone, la nostra guida compresa, la memoria di questa cittadina rimane viva. Un pezzo di meravigliosa storia italiana.
Vi consiglio, come ho fatto anch’io, una visita a Craco da abbinare alla vicinissima Matera.
Nel frattempo vi invito a dare un occhio al sito che racconta e spiega la storia e gli eventi di questo antico borgo medioevale rimasto troppo tempo nel silenzio: www.prolococraco.it.
 
Bruno Lucchi

























 Bruno Lucchi 
Via Marconi, 87 - 38056 Levico Terme -  Trento - [email protected]
+39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 - www.brunolucchi.it
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