L'autore dell’opera è il maestro Bruno Lucchi di Levico

Ieri la benedizione della statua in ricordo di monsignor Santin a Trieste

Le massime autorità politiche e religiose assieme ad una numerosa folla di fedeli all’inaugurazione della scultura in bronzo dedicata a monsignor Antonio Santin, collocata sul sagrato del Tempio mariano di Monte Grisa.
La cerimonia è stata celebrata dal vescovo Giampaolo Crepaldi, per lo scoprimento della l’opera che ricorda il vescovo che è stato il «defensor civitatis» di Trieste.
Presente l'autore dell’opera, il maestro Bruno Lucchi.
 


Antonio Santin era nato a Rovigno il 9 dicembre 1895.
Venne ordinato sacerdote il 1º maggio 1918.
Nominato vescovo di Fiume (ora in Croazia) il 10 agosto 1933, ricevette l'ordinazione episcopale il 29 ottobre 1933 dal vescovo Trifone Pederzolli.
Il 16 marzo 1938 fu eletto alla cattedra di Trieste e Capodistria.
Fu l'unico ecclesiastico che, dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste, discusse delle stesse con Benito Mussolini, a difesa degli ebrei e di papa Pio XI, che era stato attaccato dal Duce per aver difeso il popolo ebraico.
Il 19 giugno 1947, in occasione della festa di San Nazario, subì una violenta aggressione a Capodistria.
Il 13 luglio 1963 venne insignito del titolo di arcivescovo da papa Paolo VI.
Morì il 17 marzo 1981 all'età di 85 anni.
 

 
L’artista Bruno Lucchi è nato a Levico Terme nel 1951, dove tuttora vive e lavora.
Ha studiato all'Istituto d'Arte di Trento completando gli studi al Magistero delle Belle Arti di Urbino.
La terra è da sempre la sua materia da cui nascono le sue figure, che con il rito del fuoco trasforma in terracotta nel suo atelier, diventano poi, bronzi e porcellane.
Recentemente la sua ricerca ha anche abbracciato nuovi materiali. Infatti, con l'acciaio Corten, da solo o abbinato al semirefrattario, si cimenta nella costruzione di installazioni enormi che trasmettono la rinnovata passione con il nuovo materiale, e con il mosaico, in tecnica moderna, rinnova l'antichissima tradizione portandola al contemporaneo.