Verso le elezioni europee dell’8-9 giugno 2024

Scendono in lizza i segretari di partito. Due candidati stanno alimentando il dibattito: il generale Vannacci e Ilaria Salis

Si vanno componendo le liste dei candidati alle elezioni europee 2024.
In Italia, le elezioni si svolgeranno l'8 e il 9 giugno. Per votare bisogna essere italiani e aver compiuto 18 anni.
I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell'UE possono scegliere di votare nel paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni, che possono essere richieste ai consolati italiani.

I risultati non avranno ripercussioni sulla tenuta della maggioranza del governo italiano, ma potranno rappresentare la verifica della solidità delle alleanze.
Quindi per le europee ogni partito pensa per sé. La nuova formazione politica «Stati Uniti d’Europa» ha solo lo scopo di consentire anche ai piccoli partiti di superare la soglia del 4%.
 
Per anni le elezioni per il Parlamento europeo sono state considerate meno importanti di quelle per il Parlamento Europeo.
Stavolta è diverso, perché tutti sanno che la prossima legislatura europea sarà fondamentale per dare alla UE l’ossatura di un vero e proprio stato federale.
Per questo motivo scendono in campo i segretari dei partiti. Dovranno battersi di persona per costruire la nuova Europa. Potranno non essere sempre presenti, ma dovranno esserlo nei momenti cruciali.
 
Sono due gli aspetti negativi della scesa in campo dei segretari. Il primo è che la Meloni è anche presidente del Consiglio dei Ministri. Quando sarà a Bruxelles non sarà a Roma. Speriamo che sappia gestirsi.
Diverso invece per la partecipazione dei seghretari in più collegi elettorali. Il primo aspetto negativo è che una volta eletti si deve scegliere per quale area si viene eletti. l tutte le altre aree gli elettori voteranno per una persona che non li rappresenterà.
Il secondo è che le dimissioni comportano l’elezione del secondo candidato, che per legge deve essere di sesso diverso. Schlein e Meloni saranno sostituite da maschi.
 
Infine, due parole per la scelta dei candidati.
I nomi che alimentano le polemiche sono due. Il primo è il generale Vannacci, che è stato proposto dalla Lega per l’area dell’Italia centrale (Roma).
Non tutti i leghisti hanno gradito il suo nome. Eppure il suo libro «Il mondo al contrario» rappresenta in pieno il pensiero dei sostenitori del Carroccio.
L’altro nome che alimenta il dibattito nel paese è la candidatura di Ilaria Salis per AVS, il partito Alleanza Verdi e Sinistra, perché è in carcere in Ungheria e sotto processo.

Non è la prima volta che le sinistre sostengono dei personaggi per farli uscire dal carcere. Ricordiamo Enzo Tortora in carcere per errore giudiziario, ma non dimentichiamo che invece Toni Negri militava nelle fila extraparlamentari.
Un principio umanamente apprezzabile quello delle sinistre. Che però nel loro buonismo non sono riusciti a evitare lo scandalo di Aboubakar Soumahoro, eletto nelle fila della Sinistra Italiana.