Si è spenta Maria Rosa La Rovere. Aveva 82 anni
A Rovereto era conosciutissima, avendo lavorato per 28 anni al servizio prestiti della Biblioteca Civica Tartarotti
Si è spenta a 82 anni Maria Rosa La Rovere.
A Rovereto era conosciutissima, aveva infatti lavorato per 28 anni al servizio prestiti della Biblioteca Civica Tartarotti. Un suo bel profilo è contenuto nel libro «Donne in città. Ventun interviste a donne roveretane» (Egon editore, il volume era destinato a sostenere il progetto di aiuto alle donne Le Formichine) curato da Milvia Argenti, Patrizia Belli, Fausta Cassiti e Paola Giudici. A intervistare Maria Rosa era stata Fausta Cassiti che, in premessa, aveva raccontato quanto fosse stato difficile incontrare la donna, vista la sua proverbiale riservatezza.
Ne nacque un ritratto a tutto tondo di forte umanità e positività.
In pensione oramai da anni, Maria Rosa coltivava le sue passioni: la sartoria, il ricamo, una bella collezione di ditali e il volontariato con la cooperativa Amalia Guardini dove aveva messo in pratica anche i tanti anni di lavoro in Biblioteca organizzando e catalogando circa 700 testi, perché disse: «Leggere è sempre un importante esercizio per la mente, impedisce la pigrizia del pensiero».
Il papà era guardia carceraria al carcere di Rovereto e Maria Rosa ricordava che nel 1943 quando in carcere scoppiò una rivolta, il padre con altri colleghi fu preso in ostaggio e picchiato.
Maria Rosa che dopo la scuola d'obbligo aveva studiato lingue alle Dame Inglesi, agli inizi andò come istitutrice guardarobiera alle Barelli e nel 1979 fu assunta in Biblioteca dall'allora direttore Pio Chiusole e il bibliotecario: signor Antonelli.
Di quegli anni Maria Rosa conservava un ricordo prezioso.
«Uno sguardo costante sulle generazioni e una presa di coscienza del cammino all'interno della cultura e dei comportamenti.
«Il che ha significato per me il non distanziarmi mai dal mondo reale, dalle esigenze dei singoli, dalle loro contraddizioni, dalle loro grandi o piccole competenze. (…)
«Così oggi, quando le persone con le quali ho avuto uno scambio si fermano e mi salutano, sento quell'empatia che aiuta ogni essere umano nel cammino della vita.»
Della città di Rovereto, Maria Rosa amava il fatto di poterla percorrere tutta a piedi, era invece preoccupata per l'eccesso di individualismo degli ultimi anni e sognava la rinascita di senso civico.
Patrizia Belli