QuadriNomi, mostra di pittura, di storia e di spettacolo – Di Maurizio Panizza
Al via la 3ª edizione. A Nomi dal 2 ottobre Cirillo Grott, Walter Salin e Marco Merulla
Un'opera di Marco Merulla.
Chi da sempre si occupa di organizzare mostre artistiche ed eventi collegati ha dovuto patire nel corso del 2020 e nei primi sei mesi del 2021 la lunga chiusura degli spazi espositivi. Tuttavia, non tutto il male vien per nuocere perché se le restrizioni forzate pare abbiano contribuito a meglio interpretare i tempi della vita, sembra che siano state pure portatrici di nuove idee e consolidato esempi virtuosi del passato.
Questo è quanto meno il caso di Claudio Matté, organizzatore di eventi artistici, che nei mesi scorsi non è stato con le mani in mano e ora si ripresenta al pubblico con un’ambiziosa terza edizione di QuadriNomi, la mostra di pittura allestita nel suggestivo “Granaio” nel piccolo paese della destra Adige.
Come sempre, l’intento è quello di creare un «contenitore» all’interno del quale inserire pittori e scultori più o meno conosciuti, affiancando all’esposizione numerose iniziative culturali attinenti al tema della mostra.
Riconfermato l’appoggio fondamentale della Pro loco e del Comune di Nomi, quest’anno assieme alla mostra è nata anche l’idea di realizzare un ricco catalogo che potesse lasciare un’impronta significativa.
Il filo conduttore della prossima edizione sarà il TERRITORIO esplorato attraverso l’arte. Un’arte speciale, però, che diventa forma di dialogo e di condivisione, capace di muovere emozioni e di tessere stretti legami fra le opere esposte e gli eventi che accompagneranno la manifestazione.
Opere di Cirillo Grott e Walter Salin.
In mostra ci saranno opere di Cirillo Grott, di Guardia di Folgaria, prematuramente scomparso nel 1990 a soli 53 anni. Un artista poliedrico che non ha bisogno di presentazioni, scultore, ma anche poeta e pittore, protagonista di innumerevoli esposizioni tenutesi in Italia e all’estero.
Walter Salin, artista roveretano conosciuto anche come ottimo musicista, ha realizzato per QuadriNomi una serie di opere nuove che vanno a raffigurare con il suo stile inconfondibile in particolare la città di Rovereto.
L’artista vanta più di cento esposizioni personali, oltre a pubblicazioni su vari annuari d'arte moderna.
Terzo espositore è Marco Merulla, di fatto il meno conosciuto dei tre. Le sue opere tendono a valorizzare e a far conoscere antichi attrezzi di lavoro, soprattutto contadino.
Ciò che ne scaturisce è un’originalissima visione artistica che attraverso un complicato assemblaggio dà forma a figure mitologiche e ancestrali.
La mostra rimarrà aperta dal 2 (alle ore 18 l’inaugurazione) al 24 ottobre, tutti i giorni dalle 18 alle 21 (nei fine settimana anche dalle 10 alle 12) con un catalogo che potrà godere del contributo di un critico d’arte d’eccezione: Michelangelo Lupo.
Per quanto riguarda, invece, gli eventi collaterali, saranno sei le serate a tema proposte sempre nella suggestiva location del Granaio e sempre mantenendo come filo conduttore il valore del territorio.
CLAUDIO MATTÈ
L’organizzatore della mostra
Claudio Matté, nato a Rovereto nel 1967, cresce sin da bambino in ambiente artistico grazie alla nonna paterna, pittrice, che lo porta a maturare un forte interesse in questo campo.
Tuttavia è solo in anni recenti che inizia ad occuparsi dell'organizzazione di eventi artistici realizzando la sua prima mostra nel 2017.
Da lì in poi intesse relazioni tra enti e amministrazioni pubbliche, tra appassionati e artisti che lo portano ad allestire numerosi altri eventi e a dare il via, con successo, al suo primo QuadriNomi nel 2019.
Organizzatore ormai riconosciuto, ama andare alla ricerca di artisti poco noti favorendo la loro partecipazione a fianco di artisti già affermati.