La notte di Campiglio incorona un re Marco Schwarz
Serata opaca per gli italiani, il primo azzurro è solo 22esimo: Alex Vinatzer
Pentaphoto.
Era il 22 Dicembre del 2015 quando la 3Tre e Madonna di Campiglio scoprirono un giovane austriaco di nome Marco Schwarz, che proprio nella notte dell’ennesima sfida fra Henrik Kristoffersen (vincitore) e Marcel Hirscher (secondo) si inserì nella scia dei fenomeni affermati per conquistare il primo podio in carriera.
Tre anni più tardi, a negargli la gioia sul Canalone Miramonti fu solo Daniel Yule, nella prima delle sue serate magiche in Trentino.
Venerdì 22 Dicembre 2023, l’inseguimento di Marco Schwarz è finalmente terminato, e non solo quello all’albo d’oro della 3Tre: da quel 2015, il 28enne di Villach si è affermato come il più polivalente degli atleti sul panorama mondiale dello sci alpino, capace di competere per il successo in tutte le discipline, e soprattutto di puntare al bersaglio grosso anche nella Coppa del Mondo generale.
Non a caso, pochi giorni fa, proprio Marcel Hirscher lo ha battezzato come il più pericoloso rivale di Marco Odermatt per la Sfera di Cristallo: come andrà a finire è presto per dirlo, ma di certo Marco Schwarz festeggerà il Natale come leader della Coppa del Mondo assoluta.
In una Madonna di Campiglio illuminata ed effervescente, riempita dall’entusiasmo di 15.200 spettatori sul Canalone Miramonti, Schwarz ha costruito il suo successo nella seconda manche, dopo che nella prima aveva concluso al sesto posto, a mezzo secondo esatto da Clement Noel.
L’austriaco è riuscito nell’impresa di pennellare una manche impeccabile sul tracciato, ritmico ma insidioso, disegnato dal tecnico svizzero Joris, trovando la linea perfetta nelle ultime porte per fermare la rimonta di Dave Ryding, il 37enne britannico risalito dalla 15.ma posizione della prima manche al terzo gradino del podio, il primo per lui a Campiglio (+0.39).
L’ultimo scoglio per Schwarz era proprio il campione olimpico, che partiva con un margine di 37 centesimi, ma non ha saputo ripetere sul muro la prova della prima discesa, e alla fine ha dovuto accontentarsi della seconda piazza (+0.25) e rimandare l’appuntamento con la gloria sul Canalone Miramonti.
Come di consueto, il pubblico di Campiglio ha avuto il privilegio di assistere a una gara sul filo dei centesimi, come dimostrano i soli 11 centesimi che hanno separato il terzo dall’ottavo posto: ai piedi del podio si sono piazzati il norvegese Timon Haugan (+0.41), l’austriaco Manuel Feller (+0.43), il norvegese Henrik Kristoffersen (+0.44), meno brillante del solito sul suo pendio prediletto, lo svizzero Loic Meillard (+0.47) e l’altro norvegese Atle Lie McGrath (+0.52).
Il Trofeo Renato Valentini dedicato al più giovane atleta a completare la seconda manche è stato vinto da Alexander Steen Olsen, classe 2001, che ha concluso al 13° posto la sua prova.
Una scivolata nella seconda manche ha spento i sogni di gloria del campione in carica Daniel Yule, mentre la nazionale azzurra non è riuscita a ricompensare il calore del grande pubblico con una prestazione da ricordare.
Al traguardo è arrivato il solo Alex Vinatzer, 22.mo (+1.70) dopo una seconda manche piena di imprecisioni, e durissimo con sé stesso al traguardo, mentre una scivolata sul dosso al termine del muro ha concluso la prova l’altro azzurro qualificato per la seconda discesa, il trentino Stefano Gross.
Il Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci ha espresso grande soddisfazione per un’edizione numero 70 decisamente all’altezza delle aspettative del pubblico e degli appassionati.
«Siamo felici di aver festeggiato un anniversario tanto importante in maniera così bella e sentita. Abbiamo assistito ad una grande gara su una pista fantastica, sulla quale i migliori interpreti al mondo hanno saputo esprimere il meglio di sé stessi e premiare la passione del team di lavoro che rende possibile un evento come la 3Tre.
«Abbiamo sentito forte l’entusiasmo di un pubblico splendido, che questa sera ha riempito nella maniera più bella non solo il Canalone Miramonti ma tutte le vie di Madonna di Campiglio.
«A questa splendida atmosfera hanno contribuito in maniera importante i nostri partner, storici e nuovi, che lavorano con noi affinché la 3Tre continui a crescere ed evolvere, verso i suoi prossimi 70 anni di storia.»