Claudio Cia fonda un nuovo movimento di centrodestra

Si chiama «Agire» ed è un movimento politico autonomista che si propone di attirare quella parte della coalizione di governo che con la sinistra ha poco a che fare

Il consigliere provinciale Claudio Cia ha fondato un nuovo movimento politico di centrodestra, autonomista e alternativo a entrambi gli schieramenti di centrosinistra e del centrodestra attuale.
Si chiama «Agire per il Trentino» e si propone di rimettere insieme il centrodestra che da anni ormai non rappresenta più un’alternativa concreta alla coalizione di governo e di attirare così quella parte autonomista che con la sinistra ha poco a che fare.
I punti principali che propone di portare avanti sono sintetizzati in una nota per la stampa che riportiamo qui di seguito.

Lotta agli sprechi.
Precise regole su questione morale e autofinanziamento. Profondo legame con la cultura autonomista ed i territori. Difesa delle fasce più deboli di popolazione.
Tutti valori che, da tempo, i partiti tradizionali faticano a declinare in politiche concrete, assolvendo sempre più di rado alla funzione, basilare, di collegamento tra elettorato e politica.
Ed è certo che liste autenticamente civiche - non quelle mascherate figlie dell'ingordigia dei partiti che, per sembrare più vicini al popolo, presentano candidati popolari o apparentemente civici - siano più autonome dagli intrighi e dalle connivenze della partitocrazia.
 
Da questi presupposti nasce Agire, nuovo movimento politico civico che si pone l'obiettivo di essere il punto di riferimento per l'elettorato trentino di centro destra, compreso quello autonomista, che non si identifica nell'attuale alleanza di governo in Trentino.
C'è infatti la consapevolezza che le alleanze strette dall'area autonomista con il Partito Democratico, abbiano lasciato - e lascino tutt'ora - l'amaro in bocca a non pochi suoi elettori, costretti a turarsi il naso nel segreto dell'urna.
 
La volontà di Agire è fare politica dal basso, lottando contro inefficienza e l'eccessivo centralismo burocratico con lealtà reciproca, onestà intellettuale e garanzia di fedeltà all'impegno istituzionale ricevuto dagli elettori.
I valori di riferimento di Agire sono la famiglia naturale, la tutela della dignità delle persone, il diritto dovere al lavoro e allo studio, al tempo libero, alla casa.
Agire, con uno stile sobrio, scevro da privilegi, clientelismo e sprechi, intende valorizzare la nostra Autonomia: un prezioso patrimonio che siamo chiamati a preservare per restituire una speranza di futuro alle nuove generazioni, non merce di scambio per mantenere poltrone e incrostazioni di potere ormai intollerabili.
 
Tre le regole statutarie più significative di Agire vi è la contribuzione obbligatoria da parte degli iscritti: il 20% dello stipendio per i consiglieri provinciali ed il 10% per quelli comunali che saranno eventualmente eletti.
I fondi saranno gestiti in maniera trasparente da una tesoreria nominata dal Coordinamento centrale, e chiunque tra gli iscritti potrà chiedere un resoconto della gestione delle spese.
Chi fosse soggetto a inchieste giudiziarie sotto elezioni, sarà tenuto a renderle note al Coordinamento, che valuterà la sua sospensione dall'attività.
 
La struttura di Agire è stata pensata senza seguire la tradizionale piramide verticistica, ma attraverso lo sviluppo di una rete coordinata territoriale e la differenziazione al suo interno di ruoli funzionali e di un sistema di garanzie, i cui tratti fondamentali esprimono la democrazia interna, la trasparenza e l’informazione.
Il curriculum politico di chi vorrà aderire al movimento non è un aspetto lasciato al caso: per evitare opportunismi e transumanze non saranno ammessi coloro che risultano iscritti ad altre formazioni o movimenti politici locali.
Ugualmente non saranno ammesse attività a favore di un'altra lista o partito, né la candidatura o la prestazione di firma per le sue liste elettorali.
 
 I FONDATORI 
Alessandro Boller
Cinzia Bazzanella
Claudio Cia
Franca Penasa
Giambattista Pastore
Matteo Rigotti
Michele Azzetti
Paolo Peruzzini
Roberto Pergher
Sandro Bordignon
Sergio Manuel Binelli
Tiziano Salvini