I profughi bloccano Via Brennero per protesta

La polizia li sgombera con una carica, il presidente Ugo Rossi chiede l'immediato allontanamento di nove persone dal progetto di accoglienza (video)

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La protesta è cominciata nella Residenza Brennero, che ospita alcuni dei profughi che la Provincia di Trento ospita su incarico del Governo.
Volevano che il sussidio della Provincia venisse dato in contanti anziché in tessera di credito, in quanto è abilitata solo per acquisti di prima necessità.
Dapprincipio hanno iniziato a urlare, poi sono passati all’azione e sono andati nella vicina via Brennero per impedire il passaggio delle auto.
I dipendenti del Cinformi sono intervenuti per allontanare i profughi dalla strada e riportarli alla calma, ma questi hanno reagito venendo alle mani con i loro benefattori.
A quel punto inevitabile l’intervento della polizia, che in tenuta antisommossa ha riportato la calma in breve tempo.
A vedere le proteste e i comunicati arrivati in redazione, l’episodio ha irritato un po’ tutti.
Il più importante l’intervento del presidente della Provincia Ugo Rossi che insieme all’assessore competente, ha chiesto agli organi dello Stato l’immediato allontanamento dei rivoltosi.

 Questa la nota del presidente Rossi e l'intervento in video 

Il blocco stradale effettuato da giovani migranti accolti nella residenza Brennero non è suffragato da alcuna concreta accettabile motivazione.
Le persone richiedenti protezione internazionale oggi assegnate alla Provincia sono trattate nel pieno rispetto di tutti i requisiti di carattere formale e sostanziale previsti dalla normativa vigente e dagli accordi intervenuti fra la Provincia autonoma di Trento e il Commissariato del Governo.
In proposito, il presidente Rossi e l’assessore Zeni sottolineano il grave danno arrecato da questi pochi facinorosi, oltre al regolare scorrimento del traffico in città, alla causa di tutte le altre persone accolte nel progetto straordinario che, per contro, si comportano ogni giorno con correttezza e nel rispetto delle regole della nostra comunità.
La Provincia intende rispondere a questo comportamento con la massima severità possibile richiedendo ai competenti organi dello Stato l’assunzione delle opportune iniziative di carattere disciplinare previste dall’ordinamento, ivi incluso l’allontanamento dal territorio provinciale e dal progetto di accoglienza della Provincia.