La vergogna di Boko Haram: usata bimba kamikaze di 10 anni
Le vittime dell'attentato sono 19, ma è lo sconcio della bambina uccisa in questo modo che grida vendetta
La cosa più vergognosa è che, mentre l’Occidente cerca di salvare i malati di Ebola da quelle stesse parti, qualcuno studia come fare inutili stragi per improbabili motivi religiosi.
Nel caso in questione, poi, ci si trova davanti a qualcosa che non avremmo neanche mai ipotizzato. I fanatici di Boko Haram hanno imbottito di esplosivo una bambina di 10 anni e l’hanno mandata in un supermercato.
All’ingresso i metal detector hanno segnalato la presenza di ordigni addosso alla bambina e i vigilanti l’hanno fermata. A quel punto è esploso tutto, probabilmente con un congegno azionato a distanza.
Le vittime sono 19, i feriti 18.
È accaduto ieri alle 13, ora locale, a Maiduguri, nella Nigeria Nord Orientale, quella controllata dalla banda di Boko Haram.
Il supermercato era già stato vittima di attentati, non riusciti perché le bambine non avevano azionato il detonatore, per cui questa volta hanno usato il telecomando.
Le bambine fermate prima dell’esplosione avevano dichiarato di essere state obbligate dai genitori. Vero o falso che fosse, siamo di fronte a una barbarie senza precedenti.
Se i bambini maschi vengono addestrati a sparare, le ragazzine vengono cinicamente utilizzate per compiere attentati suicidi.
Vogliamo vedere quanto il mondo resterà ad assistere a queste nefandezze limitandosi a pronunciare «vibranti proteste».