Egregio dott. Benetollo/ 2 – Di Massimo Lovato

Ma... c'è un piano vaccinale provinciale? Se c'è non è pubblico...

Egregio dott. Benetollo
la ringrazio anzitutto per la sua accurata e argomentata risposta, che apprezzo molto.
Condivido con lei l'apprezzamento (come si è visto molto richiesto anche da over 80 in questi giorni) per la vaccinazione Covid, non era scontato.
Comprendo molto bene la mancanza di dosi non imputabile a voi e comprendo che decisioni vanno prese ed è naturale che scontentino qualcuno o qualcun'altro, altrimenti invece che decisione sarebbe puramente "gestione ordinaria ed organizzativa".
Personalmente tuttavia ci tengo ad esprimerle una mia ulteriore riflessione al riguardo, a costo di risultare antipatico.
 
Ritengo la sua risposta condivisibile nelle argomentazioni, ma le pongo altre alcune riflessioni in merito:
1) dalle sue parole si evince che avete deciso di includere anche la nostra categoria in base la numero di dosi disponibili...quindi non per priorità?
Se fossero state valutate le priorità, nella mancanza di dosi si sarebbe dovuto "scalare" in avanti tutte le categorie in base alle priorità decise.
Dalle sue parole si evince invece "abbiamo dosi che non servono ai sanitari APSS e RSA, facciamo anche i privati" (ricordo che nel piano vaccinale sono previsti anche i privati accreditati, al pari del pubblico!!!)
Ora che Roma ha dato il via libera per over 80 visto che prima non si poteva "chi è arrivato a farlo bene, gli altri vabbè" ???
Se Apss avesse deciso delle priorità si sarebbe dovuto procedere in base alle dosi arrivate, ma nello stesso ordine.
Ma...c'è un piano vaccinale provinciale?
Se c'è non è pubblico...
In questa fase, mi duole proprio dirlo, Apss pare presa dal panico di correre a fare una e l'altra categoria e continua a rincorrere le categorie.
Io conoscevo una Apss che fa una riunioni, legge i documenti, si confronta tra dipartimenti e servizi, decide e poi si organizza.
Invece:
-prima ci chiedete disponibilità per vaccinazioni
-poi ritirate possibilità (e casualmente il giorno che si doveva iniziare si vaccinano a sorpresa -appuntamento dato giovedì per sabato- medici liberi professionisti e odontoiatri, ed i giorni subito precedenti i tecnici del nucleo elicotteri...prima dimenticati?)
-poi pare si possa ripartire ma con criteri diversi (prima over 50 poi a caso...)
-poi over 50, gli altri ancora non si sa
Pare proprio una rincorsa alla categoria più forte politicamente (non epidemiologicamente, come giustamente sottolinea lei), ma tant'è...anche la politica conta, anche quando si parla della vita delle persone ahime.
Quindi, in definitiva per il punto 1, riflessione: Apss aveva già deciso delle priorità?
E sono state rispettate?
Si è deciso strada facendo, in base a criteri sempre uguali ed oggettivi (come scrive lei) o in base alla quantità di vaccini disponibili?
"Se ne abbiamo in più possiamo fare anche loro..."
 
2) Comprendo e posso anche condividere le argomentazioni (seconda parte della mail) circa l'età e i danni conseguenti la contrazione dell'infezione (precedenza over 50 per i volontari, ora over 80 popolazione), ma questa affermazione mi lascia davvero rattristato, deluso e ancor più con l'amaro in bocca.
Noi dipendenti delle associazioni facciamo un lavoro del tutto identico ai colleghi dipendenti Apss...i colleghi Apss sono stati vaccinati  tutti ovviamente e giustamente, compresi quelli con meno di 50 anni (per le argomentazioni cui asserisce lei).
Quindi ancora una volta si dimostra che siamo considerati sanitari di serie B (o forse C).
E parlo sempre dei dipendenti, discorso a parte possiamo fare per i volontari, altrettanto valido se vogliamo, ma in termini di esposizione statisticamente non siamo paragonabili ai dipendenti Apss?
Se consideriamo, poi, che Apss risparmia moltissimo con la Convenzione con le associazioni ed è proprio Apss che ha scelto questo sistema, mi rimane molto amaro in bocca.
Inutile dire che costerebbe molto (ma molto molto, inevitabilmente!) di più fare tutti i servizi ambulanze in Trentino con dipendenti Apss..ma se così fosse si sarebbero trovate le dosi per tutti i soccorritori dipendenti Apss! Ne sono certo...
Quindi essendo Apss stessa che vuole questo sistema e che Apss risparmia moltissimo da questa Convenzione, mi permetta che mi rimanga l'amaro in bocca per la sua risposta.
Riflessione per il punto 2: Apss ha vaccinato tutti propri dipendenti, compresi under 50? Segretarie e amministrativi compresi?
Compresi operatori che stanno (solo) al telefono e non avranno MAI contatti con pazienti covid?  
 
Ritengo seriamente che almeno i dipendenti delle associazioni si potessero terminare e fare uno sforzo, dandoci quindi la priorità rispetto aio volontari (non per cattiveria ma per la minor potenziale esposizione al virus...a pari età) e anche a over 80.
Leggo che in questa fase ci sono disponibilità per 2500 somministrazioni per over 80...,ma davvero farne 2000 (per la prima settimana!!!) e lasciarne 500 per i dipendenti soccorritori del privato avrebbe cambiato il peso sulle strutture sanitarie???
Probabilmente con questi numeri si sarebbero potuti finire anche i volontari prenotati...
 
Ultima, ma non meno importante, una considerazione: nel sistema Italia i diritti in questo sistema sembrano quasi premi.
Sembra che noi soccorritori "privati" stiamo lottando per avere il vaccino per noi stessi, per l'egoismo e per la nostra egoistica protezione.
No.
Chiediamo di essere trattati come i dipendenti Apss perché il nostro lavoro è del tutto identico, perché il vaccino è un diritto previsto dal piano vaccinale nazionale.
chiediamo di avere il vaccino prima possibile per poter lavorare più tranquilli e sereni.
Non abbiamo paura del virus per noi (come dice lei non avrebbe magari gravi conseguenze, anche se le famiglie dei giovani morti non credo la pensino così...), ma il 7 gennaio -appena pochi giorni dopo la prima dose in Europa- ci siamo sentiti parte di un sistema, il sistema sanitario trentino.
Invece no.
Pubblico e privato corrono (ancora e purtroppo) su due binari paralleli, dovendo fare le medesime funzioni ma a velocità differenziate.
Tutto ciò considerato, consideri che noi privati non abbiamo visto nè abbiamo nessuna speranza di ricevere bonus vari (bonus covid nello specifico), che i dipendenti pubblici -solo perchè tali- sono stati LAUTAMENTE PREMIATI dalla Provincia Autonoma.
Con questa ultima considerazione -sommata a tutte le altre- credo di avere il diritto di avere l'amaro in bocca anche dopo la sua risposta.
 
Speriamo davvero che la sua considerazione in base all'età sia vera e non crei più danni di quel che già si è fatto.
Mi auguro con tutto il cuore che nessun collega sotto i 50 -non vaccinato- contragga il virus in queste settimane, magari sul posto di lavoro; se ciò accadesse e avesse serie conseguenze (inutile ricordarle il ragazzo morto nelle settimane scorse) potrebbe essere stato per questa sua decisione, che ritengo come detto meramente politica.
Come dicevo, tuttavia, auguriamoci anzitutto non succeda...
Confidando che davvero si arriva alla possibilità di terminare davvero tutti i sanitari nelle prossime settimane (non ci rimane che sperare in bene!) Le auguro buon lavoro.
 
NB: come si evince da questo scambio di email APSS e Provincia sono a conoscenza che i sanitari devono ancora essere vaccinati tutti.....non come invece scritto nel comunicato stampa della Provincia nel quale si dice che si può iniziare con la fase degli over 80 in quanto terminati i sanitari!!!
E questo capisco sia politica, ma pare al sottoscritto davvero bassa politica e sola visibilità utile
 
Cordiali saluti
Massimo Lovato