I benefici offerti dalla buona musica – Di Nadia Clementi
Musicoterapia: una melodia di speranza per i bambini affetti dalla Sindrome di West
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La sindrome di West è una malattia neurologica rara che colpisce i bambini durante i primi anni di vita, caratterizzata da spasmi epilettici infantili, sviluppo ritardato e altre sfide cognitive e motorie.
Affrontare questa condizione richiede un approccio olistico e multidisciplinare e la musica emerge come un'arma potente nella lotta contro questa patologia così debilitante.
La musicoterapia è un trattamento che utilizza la musica e i suoi elementi come il ritmo, melodia, armonia e testi per aiutare gli individui a migliorare la loro salute fisica, emotiva, mentale e sociale.
Nei bambini affetti dalla sindrome di West, la musica può svolgere un ruolo significativo nel migliorare la qualità della vita e nel favorire lo sviluppo globale.
Uno dei benefici principali è il suo impatto positivo sul controllo degli spasmi.
La musica può agire come un potente catalizzatore per rilassare il corpo e la mente, riducendo così la frequenza e l'intensità degli spasmi epilettici.
Attraverso l'uso di ritmi e melodie specifiche, i musicoterapisti possono aiutare i bambini a raggiungere uno stato di calma e tranquillità, mitigando i sintomi della malattia.
Inoltre, molti di questi bambini possono avere difficoltà nel comunicare attraverso il linguaggio parlato a causa delle sfide cognitive e motorie associate alla malattia.
L’arte dei suoni fornisce loro un mezzo alternativo per esprimere emozioni, pensieri e desideri, incoraggiando lo sviluppo delle capacità comunicative e sociali.
La partecipazione attiva alla creazione musicale stimola anche la parte del cervello responsabile della coordinazione motoria e dell'apprendimento.
Attraverso il gioco di strumenti musicali, il movimento ritmico e l'esplorazione dei suoni, i bambini possono migliorare le loro abilità motorie, coordinazione e percezione sensoriale.
Risulta evidente che la musica può avere un impatto positivo non solo sul benessere emotivo dei bambini ma anche per gli stessi genitori.
Ha il potere di sollevare lo spirito, ridurre lo stress e aumentare il senso di benessere generale. Per le famiglie che affrontano le sfide quotidiane di assistere un bambino affetto da una malattia cronica come la sindrome di West, la musicoterapia può essere un'ancora di speranza e conforto.
Tuttavia, è importante sottolineare che la musicoterapia non è una cura miracolosa per la sindrome di West, ma piuttosto un complemento agli approcci medici tradizionali.
Deve essere fornita da professionisti qualificati e integrata in un piano di trattamento globale che includa terapie farmacologiche, interventi comportamentali e fisioterapia.
Abbiamo raccolto la testimonianza della signora Maria, madre di Matteo, affetto dalla nascita dalla sindrome di West e della sua incessante speranza nella ricerca di una soluzione che possa migliorare la condizione del figlio, anche attraverso un percorso musicale.
Maria, come ha scoperto che la musica influisce sul suo bambino affetto dalla sindrome di West?
≪Matteo aveva appena 3 anni quando ha iniziato le prime lezioni di musicoterapia. Fin da subito ho notato che durante le sessioni di musica si calmava, diventando meno agitato, inoltre, sembrava più concentrato e coinvolto rispetto ad altri momenti.≫
Quali miglioramenti ha osservato dopo aver iniziato la musicoterapia?
≪Attraverso i movimenti del corpo e i suoni vocali, esprime la sua voglia di vivere nonostante le difficoltà della malattia, caratterizzata da spasmi improvvisi che consistono in flessioni assiali o, più spesso, in movimenti di estensione associati a deviazioni oculari. Le contrazioni sono particolarmente evidenti agli arti superiori e sono seguite da un pianto liberatorio.≫
Puoi descrivere qualche momento particolarmente significativo durante una sessione di musicoterapia con suo figlio?
≪All’inizio mio figlio piangeva durante le lezioni ma poi con l’aiuto del suo maestro Paolo Curatolo presidente dell'Associazione il Centro del Sorriso (Centro studi e ricerca sulla musica come terapia), ha iniziato a battere il tempo grazie all’ausilio della panca di risonanza corporea multicromatica.
«È stato un momento di grande gioia vedere quanto fosse coinvolto e concentrato nella creazione della musica.≫
(Vedi nostro servizio su Paolo Curatolo)
Grazie alla musica ha notato una diminuzione della frequenza o dell'intensità degli spasmi epilettici?
≪Matteo è in terapia musicale da oltre 15 anni e posso affermare che, con il tempo e la costanza nel frequentare le lezioni, abbiamo rilavato una significativa diminuzione nella frequenza degli spasmi epilettici. Anche se non sono scomparsi del tutto, sono diventati meno frequenti e meno intensi.≫
In che modo la musica ha influenzato la comunicazione e l'interazione sociale di tuo figlio?
≪La musica ha aperto nuove possibilità di comunicazione per mio figlio. Durante le sessioni di musicoterapia, si esprime attraverso suoni e movimenti, creando un nuovo modo per interagire con gli altri per pronunciare le sue emozioni.
«Oggi Matteo ha 18 anni e, fin da piccolo, è stato sottoposto a diverse terapie, in particolare logopediche, per imparare a muoversi in autonomia e parlare, anche se non è certo se ci riuscirà mai, ma noi speriamo sempre in un miracolo.≫
Come ha reagito suo figlio nella creazione musicale?
≪Gli piace sperimentare con gli strumenti musicali e con i vari suoni che possono produrre. È evidente che si diverte durante queste attività e si impegna attivamente.≫
Ha visto miglioramenti nelle abilità motorie o di coordinazione?
≪Sì, ho notato miglioramenti nelle abilità motorie e di coordinazione con il tempo ha mostrato maggiore precisione nei movimenti e una migliore coordinazione mano-occhio durante le attività musicali.≫
In che modo la musica ha influenzato il benessere emotivo Suo e di suo figlio?
≪La musica ha avuto un impatto positivo. Durante le lezioni ci sentiamo entrambi più rilassati e felici. La musica ci aiuta a superare momenti difficili e a creare un legame speciale tra di noi.≫
Quali sono stati gli aspetti più gratificanti della partecipazione di suo figlio alla musicoterapia?
≪Gli aspetti più gratificanti sono stati vedere i suoi progressi nel tempo e notare come la musica abbia migliorato la sua qualità di vita.
«È stato meraviglioso vedere quanto sia coinvolto e felice durante le sessioni di musicoterapia.≫
Può suggerire qualche consiglio per altre famiglie che hanno bambini affetti dalla sindrome di West e che potrebbero considerare la musicoterapia come parte del loro percorso di trattamento?
«Vorrei consigliare loro delle lezioni di musicoterapia. Anche se potrebbe non essere la soluzione definitiva, può sicuramente migliorare la vita dei loro bambini in modi sorprendenti.
«È importante trovare un musicoterapeuta qualificato e dedicato che possa adattare le sessioni alle esigenze specifiche del bambino.»
Il coraggio e la determinazione della mamma di Matteo sono una fonte di ispirazione.
Nonostante le difficoltà e le incertezze, non si è mai arresa nella ricerca delle migliori terapie per suo figlio.
La sua forza e il suo amore incondizionato sono stati fondamentali per aprire nuove vie di comunicazione e per migliorare la qualità della vita di Matteo.
La sua perseveranza dimostra quanto possa essere potente l'amore di una madre nel superare ogni ostacolo.
Nadia Clementi – [email protected]
Links.
http://www.ilcentrodelsorriso.com/
https://youtube.com/playlist?list=PLg89PCRPLJtNXkZ-wXvWDdkk1ovbP_pvR&si=J1dH-1N2lP51C0ui