Trentodoc Festival, calici al cielo per inaugurare la 3ª edizione
Dal 20 al 22 settembre nei territori di produzione – L’assessore Zanotelli: «Kermesse che valorizza qualità e lavoro»
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È il brindisi tra produttori e rappresentanti istituzionali ad aprire ufficialmente Trentodoc Festival. Un segno di alleanza che inaugura ufficialmente la terza edizione della kermesse che da domani (20 settembre) a domenica 22 animerà i gioielli dell’arte di Trento e tutti i territori di produzione con eventi all’interno delle case spumantistiche, talk, degustazioni accompagnate dai migliori esperti al mondo e appuntamenti con i personaggi del mondo dello spettacolo.
«Sarà un Festival spumeggiante, – ha annunciato l’assessore provinciale all’agricoltura e promozione dei prodotti trentini Giulia Zanotelli. – Una grande occasione per celebrare le eccellenze enologiche del Trentino, scoprendone le peculiarità territoriali grazie al lavoro delle sue diverse anime produttive.
«Trentodoc Festival è un momento di incontro e di dialogo tra produttori, enologi e visitatori, che potranno conoscere l’ampia offerta enologica trentina là dove nasce e se ne affinano le caratteristiche.»
Al suo fianco erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni.
Nel corso della cerimonia moderata dal responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento Giampaolo Pedrotti, sono intervenuti anche il vice direttore di Corriere della Sera e direttore artistico del Festival Luciano Ferraro, il presidente dell’Istituto Trento Doc Stefano Fambri, il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola, l’assessore del Comune di Trento Monica Baggia, il presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena, il presidente del Consorzio Vini del Trentino Albino Zenatti e la responsabile del Centro Ocse di Trento per lo sviluppo locale Alessandra Proto che ha fatto gli onori di casa.
Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con Corriere della Sera.
Nel corso del suo intervento, il presidente Maurizio Fugatti ha messo in luce il «valore identitario delle bollicine di montagna, che rappresentano lo spirito della comunità autonoma del Trentino.
«Trentodoc ha un forte legame con il territorio e riscuote grande successo in tutta Italia e non solo: un percorso di crescita nel quale i nostri produttori credono fortemente, perché questa crescita è legata soprattutto alla qualità.»
L’assessore Roberto Failoni ha parlato dunque di «una scommessa vinta grazie alla straordinaria qualità del prodotto testimoniata dai premi ottenuti negli scorsi giorni».
Il riferimento è al primo posto conquistato come spumante più premiato in Italia, grazie alle 73 medaglie (di cui 29 ori e 44 argenti) ottenute nell’edizione 2024 di Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC).
«La diffusione sul territorio e fuori dai confini provinciali di Trentodoc testimonia come l’attenzione verso questo prodotto sia altissima anche da parte di tanti appassionati, che possono apprezzarlo al bar, al ristorante e persino nei rifugi d’alta quota» – ha concluso Failoni.
È spettato al direttore artistico del Festival Luciano Ferraro puntare i fari sugli appuntamenti da non perdere: «In due anni l’attenzione del pubblico è aumentata tanto che le presenze sono raddoppiate e l’auspicio è che questa crescita possa continuare anche quest’anno».
Il ricco programma pubblicato sul sito ufficiale Trentodocfestival.it raccoglie oltre 40 appuntamenti nella città di Trento e un centinaio all’interno delle case spumantistiche.
Il presidente dell’Istituto Trento Doc Stefano Fambri ha spiegato come il percorso di crescita di Trentodoc sia legato non solo alle vendite, ma soprattutto alla qualità e alla reputazione del prodotto:
«Le case spumantistiche trasmettono il loro legame con il territorio attraverso il frutto del loro lavoro. La montagna è la nostra caratteristica distintiva.
«I produttori, protagonisti della manifestazione, hanno aderito con grande entusiasmo proponendo agli ospiti esperienze originali per un’esperienza davvero autentica in cantina.»
«Il Trentodoc rappresenta un biglietto da visita per il nostro territorio e il Trentodoc Festival è un’occasione preziosa per far conoscere questa eccellenza.
«Le prime due edizioni ci hanno infatti dimostrato che è la formula giusta per far scoprire ai nostri ospiti la freschezza e brillantezza di queste etichette ma soprattutto le storie di chi lo produce. Si tratta di un percorso avviato, che ha visto un coinvolgimento attivo di tanti partner locali tra i quali le Apt, la Strada del Vino e dei Sapori, le associazioni trentine di categoria Confcommercio, Confesercenti e ASAT Federalberghi Trentino affinché le bollicine di montagna diventino, sempre di più, un prodotto turistico di grande valore capace di emozionare i nostri ospiti» – ha sottolineato il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola.
Il presidente del Consorzio Vini del Trentino Albino Zenatti ha indicato Trentodoc Festival come una importante vetrina per tutte le grandi produzioni di cui il Trentino va giustamente orgoglioso; l’assessore del Comune di Trento Monica Baggia ha invece evidenziato come la città capoluogo accolga questo importante appuntamento con eventi all’insegna del connubio tra qualità, cultura e bellezza; il presidente del Cal Paride Gianmoena ha indicato la cantina quale luogo di incontro e dialogo:
«La qualità del prodotto è figlia del lavoro e della serietà di un territorio che da sempre si rimbocca le maniche.»
«Il Trentodoc Festival, giunto alla sua terza edizione, è un evento che ci permette di consolidare il profondo legame che c’è tra le bollicine di montagna ed il nostro territorio, – sottolinea infine Maurizio Rossini, CEO di Trentino Marketing. – Ci tengo in questa occasione a ringraziare le case spumantistiche, cuore pulsante di questo evento, che ci apriranno le porte dei luoghi di produzione dandoci la possibilità di degustare e apprezzare le bollicine di montagna ed un grazie anche ai ristoranti, agli alberghi ed ai pubblici esercizi che, con le loro associazioni di categoria, hanno voluto valorizzare, con impegno, professionalità ed entusiasmo, le nostre bollicine di montagna ed i loro produttori attraverso incontri, degustazioni ed abbinamenti originali e di grande qualità.»