Grassi buoni VS cattivi: le differenze da conoscere

Facciamo un po' di chiarezza: ecco dove si trovano i primi e quali sono i secondi

I grassi sono ormai demonizzati quasi da tutti e ritenuti la causa di sovrappeso, obesità e molte malattie cardiovascolari.
Sebbene spesso vengano messi al bando, in verità non tutti i grassi sono pericolosi per la salute.
Non c’è dubbio che questi giochino un ruolo di primo piano nel determinare due indicatori molto importanti per il nostro benessere psico-fisico, ovvero la massa grassa e la massa magra, che si possono calcolare seguendo una formula ben precisa influenzata dal peso e dall’altezza di un individuo.
Sapere quanti grassi sono presenti nel nostro corpo è importante per conoscere il nostro stato di salute.
Altrettanto essenziale è saper distinguere i grassi cattivi da quelli buoni, perché questi ultimi vengono assunti come nutrienti dal corpo, fungendo da carburante per far funzionare in modo adeguato l’organismo.

 Quali sono i grassi cattivi  
Tra gli alimenti più dannosi ci sono quelli che introducono in circolo due tipi di grassi, quelli saturi e i trans.
Quest’ultimi, che dovrebbero essere del tutto evitati, si trovano soprattutto nei cibi come la margarina, il burro e nel grasso di manzo o di maiale. Per quanto riguarda invece i grassi saturi, questi non vanno del tutto eliminati, ma la loro assunzione deve avvenire in modo molto moderato.
Le principali fonti di questi ultimi si trovano nelle parti grasse del maiale, del manzo e dell’agnello, nella pelle del pollame, in alcuni prodotti caseari (latte intero, burro, formaggio, panna acida e gelato), negli oli tropicali come l’olio di cocco e l’olio di palma.
Oltre a far aumentare il peso, questi alimenti alzano i livelli del colesterolo nel sangue, comportando tutta una serie di malattie cardiache.
Da recenti ricerche però questa teoria è stata rivista almeno in parte: la sorprendente scoperta è che i grassi saturi non sarebbero poi così nocivi per l’organismo, e sostituirli con una dieta di polinsaturi non riduce, se non in modo molto sensibile, il rischio di malattie cardiache.
Ma se i grassi saturi non sono del tutto da condannare, non possono comunque dirsi un alimento sano, per cui è consigliabile assumerli con moderazione.
 
 Dove si trovano i grassi buoni  
Dopo averli aborriti in tutti i modi, escludendoli dall’alimentazione e da diete di ogni tipo, è bene sapere che ci sono molti alimenti ricchi di grassi salutari per il nostro organismo.
Fondamentali per corretto funzionamento del cervello, del cuore, degli occhi, delle arterie e soprattutto del sistema immunitario in generale, non è possibile né consigliabile escludere totalmente i grassi dal nostro menù quotidiano.
Uno dei primi alimenti che svolge questa funzione è il pesce. In particolare, i pesci grassi come il salmone, le sardine, lo sgombro, l’aringa, la trota di lago e il tonno, rappresentano una buona fonte di acidi grassi e di omega 3, che hanno un ruolo vitale nel mantenere sani cuore e cervello.
Gli altri alimenti che possiedono questi benefici per l’organismo sono l’avocado, i semi (di zucca, di girasole e di sesamo), le noci e le nocciole, l’olio d’oliva, le uova, i legumi e ovviamente le verdure, soprattutto quella a foglia verde come spinaci, cavoli e cavolini di Bruxelles.