Un vino, un’azienda/ 46 – Di Gianni Pasolini
Teroldego Rotaliano 2015 Cantina A. Martinelli – Tornare alle origini per guardare al futuro
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Parlare oggi della famiglia Martinelli, produttrice di vino trentino, in particolare di Teroldego Rotaliano, è poter raccontare una storia a lieto fine, ma un lieto fine tutt’altro che concluso.
Tutto ha inizio nel 1860, quando il giovane Andreas Martinelli acquista una cantina a Mezzocorona ed inizia a produrre Teroldego Rotaliano nel cuore della Piana Rotaliana.
Una cantina che nel corso degli anni diventa sempre più grande, allargando le proprie tenute con produzioni agricole e di bestiame, fino a diventare una sorta di «villaggio» nel villaggio di Mezzocorona, con decine di famiglie e braccianti che vivevano all’interno delle suggestive mura della tenuta.
Varie vicissitudini della famiglia portano, dopo qualche generazione, a dover abbandonare quel borgo, dove le viti continuano ad essere coltivate ma le porte della tenuta si chiudono definitivamente per quasi mezzo secolo, in attesa di essere risvegliate da qualcuno in grado di riportarle agli splendori del passato.
Ed è quello che accade proprio con l’ultima generazione della famiglia Martinelli, che trova in Andrea (omonimo del fondatore) e Giulio i protagonisti di questa rinascita: due ragazzi nati e cresciuti a Roma, ma con in testa il desiderio di tornare a Mezzocorona e nel cuore una passione per queste terre, che decidono dopo diverse esperienze enologiche di far risorgere la storica cantina, iniziando la ristrutturazione e riprendendo la produzione di Teroldego Rotaliano che vede nel 2013 la prima vendemmia.
Oggi possiamo così assaggiare l’annata 2015 che si presenta di un rosso rubino carico, impenetrabile come si conviene per il Teroldego e di buona consistenza.
Al naso è intenso e fine, con richiami di frutti rossi di sottobosco, prugna e note mentolate.
In bocca è secco, di corpo, morbido e avvolgente, con una nota fresca tipica varietale che regala un’ottima beva.
Si accompagna a preparazioni di carne, sia in primi piatti asciutti che secondi di media struttura.
Gianni Pasolini
www.vintube.it