Ci ha lasciati la «Regina della canzone» Nilla Pizzi. Aveva 91 anni
Vinse il primo Festival di Sanremo, nel 1951, con Grazie dei fior. L'anno successivo trionfa nuovamente conquistando primo, secondo e terzo premio con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega

Nilla Pizzi, all'anagrafe Adionilla
Pizzi, è nata a Sant'Agata Bolognese il 16 aprile 1919 e si è
spenta oggi all'età di 91 anni a Segrate, ed è stata una storica
cantante italiana, la prima vincitrice del Festival di Sanremo nel
1951.
Figlia di Angelo, contadino che cura anche la manutenzione stradale
per conto del comune e di Maria, sarta a domicilio, Nilla Pizzi ha
due sorelle minori: Liliana e Denisa. Le quali in seguito daranno
vita ad un laboratorio di maglieria molto rinomato in paese.
Dopo aver frequentato l'avviamento professionale, si impiega
dapprima come piccinina di sartoria, poi al panificio militare di
Casaralta e infine come collaudatrice di apparecchi radio alla
Ducati di Bologna.
Prima ancora che nel mondo della canzone, la Pizzi si mise in
evidenza nel campo delle rassegne di bellezza che, alla fine degli
anni trenta, cominciavano a fare la loro apparizione.
Partecipò al concorso Cinquemila lire per un sorriso, ideato nel
1939 dal pittore e grafico pubblicitario Dino Villani, concorso che
fu in un certo senso l'antesignano della futura manifestazione Miss
Italia (che prese avvio solo nel dopoguerra).
Il 24 settembre 1940 sposa Guido Pizzi, un giovane manovale edile
che nonostante abbia il suo stesso cognome (molto diffuso nella
zona), non è un suo parente.
Pochi giorni dopo il matrimonio, il marito viene richiamato alle
armi e la coppia si separerà per sempre senza più riunirsi.
Sempre nel 1940, tramite l'appoggio di uno zio ufficiale
dell'esercito, inizia ad esibirsi negli spettacoli organizzati per
le Forze Armate, facendosi addirittura eleggere mascotte del 35º
Reggimento Fanteria di Bologna.
Nel 1942 Nilla Pizzi vince, davanti a diecimila concorrenti, un
concorso per Voci Nuove indetto dall'EIAR (la RAI di allora),
interpretando i brani «Tu, musica divina», successo di Alberto
Rabagliati e «Domani non m'aspettar», già cavallo di battaglia di
Oscar Carboni.
Inizia ad esibirsi con l'orchestra Zeme, debuttando alla radio
nello stesso anno, eseguendo il motivo Casetta fra le rose,
composto da Guido Cergoli.
Passata nella formazione di Cinico Angelini, il 20 febbraio 1944
incide il suo primo disco per Parlophon, duettando con Bruna
Rattani in Valzer di primavera e accompagnando Elsa Peyrone in
Ronda solitaria.
Il 23 febbraio, arriva anche la sua prima canzone solista: Alba
della vita.
Allontanata dalla radio dopo un giudizio negativo sentenziato dal
maestro Tito Petralia nella primavera del 1944, a causa della sua
voce considerata troppo sensuale ed esotica per il regime fascista,
nella stagione 1945/1946 gira i teatri e le sale da ballo di tutta
Italia, al seguito dell'orchestra del maestro Cinico Angelini, al
quale si è nel frattempo legata anche sentimentalmente, ma si
esibisce anche con l'orchestra Gimelli e con quella della sala Gay
di Torino.
Fa ritorno stabilmente alla radio nel 1946, con sé un contratto
discografico che la lega alla "Cetra".
Reclamata da "La Voce del Padrone", che rivendicava un precedente
contratto, è costretta ad incidere utilizzando alcuni pseudonimi
quali Isa Marletti, Ilda Tulli, Conchita Velez, Carmen Isa.
Tutto questo fino al 1949, anno in cui la Pizzi potrà finalmente
tornare a incidere solo col proprio nome.
Nonostante tutto, nel frattempo è diventata popolarissima,
raccogliendo ampi consensi lanciando brani come Chico chico, Càe
Càe (entrambe in duetto con Tony Stella), Ho lasciato il paese del
cuore, Tchiou Tchiou, Oh papà!, Cocoricò (una delle prime
composizioni di Renato Carosone), Maria de Bahia (con Alfredo
Clerici e Clara Jaione), Donde vien, donde vas? (col Duo Fasano),
La ultima noche, Dopo di te, O mama mama, Vivere baciandoti, È
troppo tardi, Cantando, Ancora, La raspa, Acercate mas, Quizas
quizas quizas, Samba del tranvai.
Nel periodo cha va dal 1948 ed il 1950 cambiarono le tendenze ed i
gusti del pubblico, grazie all'affermazione dello stile
latino-americano imposto attraverso Hollywood da Xavier Cugat e
Carmen Miranda, e quindi si diffusero anche in Italia brani al
ritmo di samba, rumba, baiòn, calypso e cha cha cha. Nilla Pizzi
seppe destreggiarsi anche in brani allegretti grazie ad
interpretazioni ironiche.
Celebri anche i suoi duetti col collega Luciano Benevene, (col
quale, finito l'amore per Angelini, ha imbastito una movimentata
storia d'amore), che spaziano da canzoni come Bongo Bongo, Che si
fa con le fanciulle? fino alla fortunatissima Avanti e indrè. Il
1950 la vede interprete di numerosi motivi che si rivelano subito
altrettanti successi come Ciliegi rosa, Che bel fiulin, Nulla,
scritta per lei da Casasco, contrabbasso dell'orchestra Angelini,
Italia mia,Quiereme mucho.
Ma il boom lo conobbe nel 1951, quando vinse il primo Festival di
Sanremo con "Grazie dei fior", piazzandosi anche seconda con "La
luna si veste d'argento", cantata in duetto con Achille
Togliani.
Grazie dei fior venderà 36 mila copie a 78 giri, oggi ridicolo,
allora vero record per l'epoca.
L'anno successivo trionfa nuovamente al Festival di Sanremo
conquistando l'intero podio (primo, secondo e terzo premio)
rispettivamente con "Vola colomba", "Papaveri e papere" e "Una
donna prega", che rimane un record a tutt'oggi mai eguagliato da
nessun altro cantante.
Luca Goldoni, parlando della Pizzi in un suo articolo, la definì
«la Regina della Canzone Italiana», titolo con cui passerà alla
storia.
Le sue canzoni segnano comunque un'epoca. "Vola colomba" accompagna
il ritorno di Trieste all'Italia mentre "Papaveri e papere", che
vende 75 mila copie, viene tradotta in quaranta lingue, fa il giro
del mondo e ispira anche il titolo di un film con Walter
Chiari.
Ne incide una storica versione pure il tenore Beniamino Gigli.
Nel 1952 nasce il Festival di Napoli, che lei vince con "Desiderio
'e sole" in coppia con Franco Ricci, conquistando anche il terzo
posto con Margellina, cantata in abbinamento con Sergio Bruni.
Al Festival di Sanremo del 1953 si piazza "solo" seconda con
Campanaro presentata in coppia con Teddy Reno.
Subito però si rifà con altre incisioni che ne confermano l'alto
successo: Me voy pa'l pueblo, Anema e core, El marinerito, Stelle e
lacrime, Inganno, Malasierra (canzone di cui cura anche il testo),
Padam padam, Non è la pioggia, Chérie, Mandolino napoletano, Duska,
'O ciucciariello, Mondina, Eternamente, Canzone appassionata,
Statte vicino a me.
Nel frattempo riempie le cronache rosa la sua love story col
cantante Gino Latilla, col quale duetta in numerosi celebri motivi
come Colpa del bajon, Col tricche-ballacche, El bajon, Amico tango,
Volevo dir di no.
Sostituita da Vittoria Mongardi al Festival di Sanremo del 1954,
colpita dal tentato suicidio di Gino Latilla (dopo essere stato
lasciato da lei), decide di cambiare casa discografica, diventa
magrissima e si fa bionda.
È la protagonista di alcuni fortunati film musicali come Ci
troviamo in galleria di Mauro Bolognini (dove recita accanto a
Carlo Dapporto e Sofia Loren), e Canzone appassionata di Giorgio
Simonelli.
I suoi ammiratori fondano in suo onore a Torino, il primo fan club
della storia della canzone italiana, chiamato Il salottino di
Nilla.
Nasce inoltre la moda delle «cartoNille», fac-simile delle
cartoline postali che recano invece la scritta «cartonilla
postale», con varie immagini della Pizzi incollate davanti, che i
suoi fans si scambiano per gli auguri natalizi e le comunicazioni
sui suoi concerti.
Nel 1954 lancia alla Piedigrotta, sotto le stelle di Anacapri, la
celeberrima Luna caprese, ricevendo ben otto richieste bis. Per
tutto il mese di maggio inoltre dà il buongiorno ai
radioascoltatori con il motivo O mese d'errose.
L'anno successivo partecipa assieme a Teddy Reno e Alberto
Talegalli alla rivista musicale Rosso e nero di Corrado, ottenendo
ampi successi.
Compie poi una fortunata tournée in America, partecipando a
trasmissioni radiofoniche e televisive, incidendo dischi e
trionfando con la canzone Croce di oro; il Progresso
Italo-Americano di New York scrive che il titolo di "Regina della
Canzone Italiana" non è affatto una trovata pubblicitaria ma bensì
il giusto appellativo per la Pizzi.
Nel 1957 vince il Festival di Velletri con Dicembre m'ha portato
una canzone in coppia con Nunzio Gallo; parallelamente trionfa al
Festival della canzone siciliana con il motivo Sicilia bedda.
Intraprende con Paolo Bacilieri una tournée in Russia, da cui
porterà in Italia i brani Kira e Podmoskovnye vecera (conosciuta in
italiano come Mezzanotte a Mosca), incisi con la Roman New Orleans
Jazz Band di Carlo Loffredo. Nello stesso anno sposa segretamente
ad Acapulco il chitarrista Carlo Porti, dal quale si separerà pochi
mesi dopo.
Nel 1958 torna al Festival di Sanremo dove si piazza seconda e
terza a Sanremo, rispettivamente con "L'edera" e "Amare un altro"
ripetute da Tonina Torrielli e da Gino Latilla (è l'unica cantante
che riesce a insidiare il boom di Domenico Modugno, vincitore con
Nel blu dipinto di blu).
Nel 1959 vince Canzonissima (con il brano L'edera), il Festival di
Barcellona (in coppia con Claudio Villa che presentava Binario), il
Premio della Critica del Festival della canzone italiana (Premio
della Critica Sanremese) (con Adorami). Inoltre si piazza terza al
Festival di Napoli con Vieneme 'nzuonno, assieme a Sergio
Bruni.
1960 ritorna al Festival di Sanremo ed entra in finale con la
canzone Colpevole in coppia con Tonina Torrielli, mentre viene
eliminato dopo il primo ascolto il brano Perdoniamoci, ripetuto da
Achille Togliani.
Negli anni sessanta, con l'avvento degli urlatori, viene messa da
parte dalle nuove tendenze musicali. Riuscirà tuttavia a continuare
a riscuotere successi sotto l'egida della casa discografica RCA
Italiana.
Apre un elegante night ad Acapulco chiamandolo Portofino,
omaggiando Fred Buscaglione prematuramente e tragicamente scomparso
proprio in quel periodo.
Tra i frequentatori del locale, grossi nomi del calibro di Frank
Sinatra, Sammy Davis jr., Curd Jurgens e Caterina Valente.
Nel 1962 si presenta al Primo Cantagiro dove canta Un mondo per
noi, senza purtroppo arrivare in finale. Nello stesso anno
intraprende la prima di una serie trentennale di fortunate tournée
in Australia, dove appare anche alla tv locale.
Nel 1964 è tra i 42 partecipanti della prima edizione di Un disco
per l'estate 1964, con la canzone Abbronziamoci insieme.
Nello stesso anno partecipa, dimostrando grande autoironia, alla
parodia televisiva de I tre moschettieri per la serie Biblioteca di
Studio Uno, diretta da Antonello Falqui ed allestita dal Quartetto
Cetra, interpretando la Regina Anna d'Austria e Claudio Villa -
ovviamente - Re Luigi XIII.
Nilla Pizzi e Mina a Milleluci Riceve nel 1974 dal Governo Libico
il prestigioso premio «Grande Cervo d'Oro» e nel 1965 vince il
Festival di Sandrigo (Vicenza) con il motivo "Ti, te se
timido".
Diretta da Alberto Lattuada interpreta Sostrata nella riduzione
cinematografica de La mandragola di Machiavelli, accanto a Totò,
Romolo Valli, Rosanna Schiaffino e Philippe Leroy.
È del 1968 un'altra fortunata tournée americana, durante la quale
ha l'onore di esibirsi al fianco di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald,
Perry Como e Rosemary Clooney.
Nel 1970 incide l'album "Scritte per me", con dodici pezzi firmati
dai più grandi autori e compositori italiani come Pino Calvi, Carlo
Donida, Bruno Pallesi, Leo Chiosso, Carlo Alberto Rossi fino allo
scrittore Leonida Répaci e ai conduttori Pippo Baudo e Paolo
Limiti. L'album segna il passaggio alla sua nuova casa
discografica: Equipe.
Nel 1972 il suo album Con tanta nostalgia vince il Premio della
Critica Discografica, allora molto ambito.
Nel 1981 Gianni Ravera la chiama a presentare il Festival di
Sanremo, accanto a Claudio Cecchetto.
Nel 1986 forma assieme a Carla Boni, Gino Latilla e Giorgio
Consolini, il gruppo "Quelli di Sanremo", col quale si esibisce in
numerose manifestazioni e incide anche alcuni dischi.
Attiva nel corso di tutti gli anni settanta e gli anni ottanta, è
presente in numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, compie
tournée in tutto il mondo (in particolare in Australia e Canada) e
si esibisce nelle piazze e nei teatri di tutta Italia.
Si trova poi impegnata anche a sostenere il Partito Comunista
tramite le sue esibizioni alle edizioni della Festa dell'Unità.
Negli anni novanta è stata spesso ospite dei programmi televisivi
RAI condotti da Paolo Limiti (E l'Italia racconta... 1996, Ci
vediamo in TV 1998, Alle 2 su Raiuno 2000, Ci vediamo su RaiUno
2002) in cui ha reinterpretato più di cinquecento canzoni di vario
genere e repertorio.
È spesso ospite di trasmissioni televisive in veste di cantante e
opinionista.
Nel 1992, fu vittima di Marco Balestri nella trasmissione Scherzi a
parte, dove ricevette un forte calore alle natiche causato da una
finta poltrona.
In occasione del Festival di Sanremo 1994 fece parte del gruppo
Squadra Italia, appositamente costituito per l'occasione, cantando
il brano Una vecchia canzone italiana, classificatosi
diciannovesimo.
Nel 1992 le è stato attribuito il premio "Personalità Artistica"
alla Carriera.
Un cammeo è sicuramente una sua partecipazione ad uno sketch con
Aldo Giovanni & Giacomo con Giovanni che interpretava il DJ
DiscoMetallaro Jhonny Glamour in una puntata di Mai Dire Gol Del
Lunedì
Nel 2001 ha reinterpretato il brano Grazie dei fiori in chiave rap,
assieme alla boyband 2080.
Con lo stesso gruppo presenta il brano Io e te alla commissione
selezionatrice del Festival di Sanremo 2002, che viene, con sua
grande amarezza, respinto. Il 1º giugno 2002 il Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la nomina Grande Ufficiale della
Repubblica Italiana.
L'anno seguente, nel 2003, durante il Festival di Sanremo le viene
assegnato il prestigioso Premio alla Carriera.
Nello stesso anno torna in sala di registrazione, incidendo l'album
Insieme si canta meglio, che comprende dodici duetti con grandi
nomi dello spettacolo quali Platinette, Valeria Marini, Don Backy,
Mino Reitano ed altri.
Nell'estate dello stesso anno, stupendo tutti, decide di
partecipare ad un tour estivo in tutta Italia accompagnata dalla
star televisiva Platinette, un progetto presto interrotto a causa
di problemi di salute.
Colpita da una patologia vascolare, è stata costretta a seguire un
lungo periodo di riabilitazione, che l'ha tenuta lontano dal mondo
dello spettacolo per un intero biennio.
È tornata sui suoi passi tra il 2005 e il 2006 apparendo ospite di
altre trasmissioni televisive come Domenica In e Sanremo contro
Sanremo.
Nel 2006 ha inciso uno bellissimo duetto assieme a Michele
Paulicelli intitolato Vicino a chi se non a te, che attualmente
rimane la sua ultima incisione.
Il 2008 e il 2009 l'hanno vista tra i protagonisti dell'estate
musicale di Ozzano dell'Emilia dove si è esibita assieme a Giorgio
Consolini, col quale ha duettato anche nel settembre del 2008 a
Capannori durante i festeggiamenti del 40º Anniversario
dell'Associazione Lucchesi nel Mondo.
Le voci divulgate da Lorena Bianchetti il 22 febbraio 2009 nel
corso del programma Domenica In, circa un «peggioramento delle sue
condizioni di salute», sono state ampiamente smentite.
Nel giorno del suo 90º compleanno le sono arrivati gli Auguri
personali del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e molti
quotidiani e trasmissioni televisivi l'hanno giustamente
omaggiata.
Mina, nella sua rubrica all'interno del quotidiano La Stampa, ha
scritto che «Io ho imparato molto dalla sua voce, ed è giusto
ammetterlo, finalmente».
Nel corso dei festeggiamenti ha annunciato la prossima uscita di un
Cd contenente canzoni e poesie e una crociera tra le isole
greche.
Nilla Pizzi ha fatto un inatteso ritorno in televisione durante la
trasmissione televisiva Domenica Cinque condotta da Barbara D'Urso,
il 15 novembre 2009, apparendo in un collegamento in diretta dalla
casa di Lele Mora dove la Pizzi era invitata insieme ad altri
colleghi e amici tra cui Loredana Bertè.
Il 29 marzo 2010 Nilla Pizzi è apparsa come ospite della
trasmissione televisiva condotta da Paolo Limiti Minissima 2010,
andata in prima serata su Rai 2 per celebrare i settanta anni della
tigre di Cremona. Durante la serata la Pizzi ha cantato dal vivo ed
ha ricordato il suo duetto a Mille luci con Mina in cui cantarono
Papaveri e papere.
Nell'agosto 2010, insieme al collega di sempre Giorgio Consolini,
ha partecipato ancora una volta ai festeggiamenti dell'«Estate di
Ozzano».
A settembre 2010 ha iniziato i lavori per la registrazione di un
nuovo album di inediti che avrebbe dovuto vedere la luce nel 2011
ma non riuscirà a completarlo a causa della sua improvvisa
scomparsa, avvenuta la mattina del 12 marzo 2011 in una clinica di
Milano, all'età di 91 anni.
Si ringrazia Wikipedia perché stata la principale fonte di
informazione della sua biografia.