Avio commemora così il «Giorno del Ricordo»

Un documentario al Teatro parrocchiale di Sabbionara, domenica 10 febbraio 2019

Si terrà domenica 10 febbraio, alle ore 20.15, presso il teatro parrocchiale di Sabbionara, l’evento, organizzato dal Comune di Avio - Assessorato alla Cultura, in occasione del Giorno del Ricordo.
Sarà infatti trasmesso il documentario «Dalle Foibe a Trieste, terra d’Italia 43 giorni di occupazione titina. Un percorso visivo attraverso immagini d'epoca per la Giornata del Ricordo», realizzato dal regista storico Mauro Vittorio Quattrina.
 
Sviluppato come un racconto visivo, utilizzando solo materiale d’epoca, il documentario percorre i 43 giorni dell’occupazione titina, partendo dalle foibe, attraverso Trieste occupata e giungendo fino al 1947.
Il filmato che dura 45 minuti, si contraddistingue per una fredda descrizione degli avvenimenti senza entrare nel dibattito politico attuale legato alle foibe.
«I documentari – sostiene infatti il regista – devono raccontare storie e non idee. Tutt’al più la storia delle ideologie per aiutare a riflettere.»
 
Il documentario nasce proprio dall’esigenza di narrare gli avvenimenti di quel tempo utilizzando il materiale visivo d’epoca. Quindi si vedrà non solo il recupero delle salme dalle foibe per opera dei vigili del fuoco, ma anche filmati storico-sociologici, come per esempio le sfilate dei titini e degli italiani.
 
Interessanti poi le riprese della distribuzione della carne ai triestini: un piccolo pezzo con l’osso doveva bastare a una famiglia di cinque persone.
Da vedere anche i filmati degli jugoslavi che lasciano la città l’11 giugno 1945 e quelli dei festeggiamenti di Trieste per il ritorno all’Italia.
 
Assume una connotazione particolare la ripresa di un operatore americano delle manifestazioni sotto la sede del Partito comunista a Roma: una folla manifesta per Trieste italiana e ad essa si contrappongono gli attivisti comunisti a difesa della loro sede. Quasi un anticipo dello scontro politico che infiammerà le piazze per decenni.
Tutto è stato ottenuto montando i filmati dei combat cameramen americani e inglesi che hanno inconsapevolmente dato un contributo al ricordo e con le testimonianze di esuli.
 
«Vogliamo ricordare una tragedia troppo a lungo dimenticata che ha contato vittime italiane al confine orientale durante il Secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra», – aggiunge il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Lorenza Cavazzani.
Alla serata interverranno anche alcuni esuli.