Afghanistan, le realizzazioni dei Trentini festeggiate tra un mese
Lo ha detto oggi l'assessore provinciale Beltrami, rispondendo a una nostra richiesta di precisazioni
Oggi, nel corso della conferenza
stampa in cui l'assessore Beltrami ha presentato le iniziative
umanitarie internazionali della Provincia, abbiamo chiesto per
quale motivo non avesse reso pubblico il successo riscontrato
presso la popolazione afghana grazie alle realizzazioni della
scuola femminile e dell'acquedotto nel Gulistan
(vedi
articolo).
Come abbiamo scritto ieri, infatti, il Governatore della Provincia
di Farah (che comprende il distretto del Gulistan) ha fatto
pervenire una lettera in lingua sari e una in inglese per
ringraziare formalmente la Provincia autonoma di Trento per le
opere realizzate grazie al finanziamento tramite il 2° Reggimento
del Genio di stanza a Trento e attualmente spiegato nel teatro
dell'Afghanistan.
L'articolo, che riproduce le lettere, è raggiungibile
tramite
questo link.
Come si può leggere negli articoli di riferimento in pagina
dell'Afghanistan, è stata
ricostruita una scuola femminile distrutta dai talebani affinché le
donne non potessero studiare ed è stato costruito un acquedotto
capace di servire 8.000 persone.
Inoltre ci è stato fatto presente che è stata la prima volta in cui
il Governatore si è recato nel turbolento distretto del Gulistan ed
è stata la prima volta che ha inviato una lettera di ringraziamento
a un paese straniero.
«Lo renderemo noto - ci ha risposto l'assessore Beltrami, senza
nascondere la propria soddisfazione - quando il colonnello
Scaratti, comandante del 2° Reggimento del genio di stanza a
Trento, tornerà in patria a fine marzo.»
Comprendiamo la posizione dell'Assessore, ma per noi che siamo
giornalisti una notizia va data subito e così abbiamo fatto.
Quando il colonnello e i suoi uomini torneranno a Trento da Herat,
a fine marzo, riprenderemo la notizia.
Nel frattempo ci fa piacere aver anticipato la notizia, perché è
piacevole sapere che prima o poi anche le armi torneranno in
patria, mentre le nostre realizzazioni resteranno lì.
Nelle foto, la targa
che ricorda la realizzazione dell'acquedotto.