UNIFIL, primo mese della Taurinense sulla Blue Line

Oltre 1.200 le attività operative svolte dagli Alpini nei primi trenta giorni di mandato come peacekeeper nel Libano meridionale

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La Brigata Alpina Taurinense, impiegata anche nel Sud del Libano, ha raggiunto il traguardo del primo mese di attività, dopo aver assunto il comando del Settore Ovest della Missione UNIFIL lo scorso 2 febbraio.
Con più di 200 attività giornaliere svolte, gli oltre 3500 peacekeeper della Joint Task Force Sector West appartenenti a 17 nazionalità, stanno operando incessantemente per contribuire alla riduzione delle tensioni nel sud del Paese.
Questo implica un equilibrato impegno tra le attività di controllo del territorio in collaborazione con le Forze Armate libanesi e le attività di cooperazione e distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione civile.
 
Tutto ciò, uniti nello sforzo di creare le condizioni per il ritorno presso le proprie abitazioni degli sfollati vittime del conflitto in corso, non appena le condizioni lo permetteranno.
La componente operativa della Brigata Taurinense in Libano, ITALBATT, su base 3° Reggimento Alpini  con componenti del Reggimento «Nizza» Cavalleria, del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna, del 32° Reggimento Genio Guastatori e del Reggimento Logistico «Taurinense», ha svolto tutte le attività operative dopo un breve periodo di familiarizzazione con il territorio e le sue autorità, garantendo il costante monitoraggio della situazione in atto, prevalentemente lungo la zona di confine della Blue Line, secondo quanto stabilito dal mandato della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.
 
Contestualmente, il Comando del contingente italiano su base Brigata Alpina «Taurinense» ha coordinato l’operato delle altre quattro Task Force multinazionali alle proprie dipendenze, malese, ghanese, irlandese e sud coreana.
La gestione delle attività giornaliere avviene in un contesto nel quale è fondamentale la capacità di operare con risolutezza, di agire con buon senso e con costante rispetto del territorio, della sua popolazione e delle sue autorità, mantenendo una scrupolosa neutralità nei confronti delle parti.