Garavaglia: il turismo riparte e porta in dote un +0,6% al Pil

Al Festival dell’Economia il ministro evidenzia i 2,4 miliardi per il settore nel Pnrr e chiede di accelerare sul Green pass e apre ai vaccini in vacanza

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede: «2,4 miliardi di euro sul turismo che diventano 5 con l’effetto leva.
«Una componente che vale 2 miliardi circa va sulla riqualificazione delle strutture ricettive, risorse che ci sono indipendentemente dalle scelte che si faranno sul Superbonus al 110%.
Poi ci sono due progetti per puntare sul turismo di qualità che rispetta l’ambiente e la comunità in cui il turista va. Come ci si arriva? Migliorando le strutture e facendo la rivoluzione digitale.
«Faccio un esempio: si parla di turismo dei borghi da quando abbiamo i pantaloni corti, ma non è mai decollato perché è difficile farli conoscere. Il digitale può aiutare moltissimo.»
Lo ha detto il ministro del turismo Massimo Garavaglia al Festival dell’Economia nell’incontro dal titolo «Il turismo dopo la pandemia» con l’economista Paolo Figini e moderato dalla giornalista Rai Eva Giovannini.
 
L’anno scorso, ha ricordato Garavaglia, il settore ha perso 27 miliardi di euro solo per l’assenza dei turisti stranieri. Per questa estate, ci sono segnali positivi.
«Rispetto alle previsioni sul Pil del Def per il 2021, ora si ipotizza uno 0,6-0,7% in più. Perché? Per il fatto che nel Def si prevedeva che il flusso turistico straniero ripartisse dal 2022.
«Invece aver tolto la quarantena da una serie di Paesi consente di farlo ripartire prima, con l’auspicio di recuperare una parte dei 27 miliardi di euro persi l’anno scorso.
«C’è poi un 10% in più di italiani rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che hanno prenotato o vogliono prenotare, – ha detto il ministro. – Avremo una stagione molto più interessante e lunga, perché coi vaccini il Covid non torna.»
 
Sulla possibilità di fare la seconda dose di vaccino in vacanza, Garavaglia ha chiarito di essere «favorevole, ma con buon senso e se si tratta di eccezioni: se riguarda un turista straniero che viene o un italiano che si muove per un periodo particolarmente lungo va bene.
«Ma se lo fai diventare una regola diventa un caos. Non sarà la norma, ma con buon senso si può aprire a questa possibilità.»
Rispetto al futuro del turismo, Garavaglia ha sottolineato come il governo sta investendo: «Nel digitale su un hub nazionale che si integra con i dati locali per portare il turista fuori dalle grandi città e fuori dai normali flussi».
Per avere un flusso turistico meglio distribuito e evitare assembramenti «occorre poi allungare la stagione turistica e puntare su un biglietto integrato, per cui viene venduto al turista un pacchetto con più siti come accade in Giappone».
 
Sul Green pass europeo che dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio, Garavaglia ha detto che «le regole ci sono, se sei vaccinato, hai un test negativo o sei guarito circoli tranquillamente. Noi spingiamo affinché parta domani.
«Ormai ci siamo, è questione di settimane, abbiamo regole comuni e semplicità. Per me domani dovremmo applicare le regole, chi arriva dopo perderà i clienti. È stupido perdere tempo se sai che le regole sono quelle lì,» – ha detto Garavaglia.
Sugli aiuti al settore colpito dal Covid e al ruolo dello Stato Garavaglia ha ricordato ad esempio il fondo per la Montagna da 800 milioni di euro, aggiungendo che «lo Stato deve fare operazioni ponte, ma poi ritirarsi quando non è più necessario».
 
L’economista Figini, dal canto suo, ha sottolineato come «nel Pnrr ci siano ancora delle ombre, nel senso che non è chiara la visione strategica.
«Ovvero che tipo di turismo vogliamo ospitare nei prossimi anni: basato sui numeri o sulla qualità, il che sarebbe più compatibile con gli altri progetti del Pnrr.»
Per Figini «il futuro del turismo passa dall’hub digitale che deve aiutare il turista che vuole potenzialmente arrivare in Italia a sapere che eventi ci sono a livello territoriale e come costruire la propria vacanza.
«I turisti che lo fanno da soli hanno un reddito più elevato e in questo modo si va sui mercati più ricchi che sono interessati a scoprire i borghi e i luoghi meno conosciuti.»