Il presidente Dellai affina il tema del Festival dell’economia 2009

Anziché «Identità e competizione globale», il tema sarà «Identità e crisi globale»

Alla conferenza stampa del 7 febbraio 2009 avevamo chiesto al presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai se non fosse il caso di rivedere il tema del Festival dell'Economia che prenderà il via a fine maggio di quest'anno, visto che in quell'occasione mezzo mondo seguirà lo svolgersi degli eventi. In realtà il tema era di un'attualità lungimirante, essendo intitolato «Identità e competizione globale», ma i contenuti affidati ai vari relatori erano del tutto superati in quanto propri di un'economia incontrollabile in quanto, appunto, globale. Oggi, al contrario, i particolarismi nazionali stanno mettendo in crisi l'intero sistema, al punto da intravvedere l'insorgere di pericolose spinte autocratiche.
Sollecitato dalla nostra domanda, il presidente ha sottolineato l'importanza della discussione su «Identità e competizione globale», ma ha anche preso atto che sarebbe stato meglio aggiornare il tema seguendo l'evoluzione degli eventi.

«Proprio in epoca di crisi - ha detto il presidente - la discussione di queste tematiche è fondamentale almeno per due ragioni. Una per capire come alcune forme perverse della globalizzazione abbiano portato alla crisi, la seconda per capire come dalla crisi si possa uscire all'opposto, senza cioè tornare al miraggio dei mercati protetti, localistici, autarchici. Un tema che si pone ogni giorno.
«Ma se questa crisi è stata generata da alcuni impropri aspetti della globalizzazione - ha aggiunto il Presidente, - ormai le singole economie non sono più in grado di vivere da sole.»

Dellai si è poi riallacciato a un nostro commento formulato una settimana prima, quando avevamo ironicamente assimilato il suo invito a consumare prodotti trentini ad un ritorno all'autarchia.
«Quando nei giorni scorsi ho parlato di valorizzare i prodotti del territorio - ha continuato il presidente - qualcuno ha sostenuto [non noi - NdR]che si trattava di autarchia. È invece una sottolineatura del polo dell'identità locale che sottintende anche visione economica perché significa, per esempio, parlare di filiera corta. A me pare un tema di grande interesse e sarà molto importante vedere discutere su questo tema esperti, economisti, operatori sociali, politici in un periodo di grande recessione, proprio per capire da dove viene la crisi considerando che, fra l'altro, questa è forse una delle premesse fondamentali per non restarne prigionieri e mettere degli anticorpi evitando così derive che siano negative.»

Il programma del festival non è ancora definitivo e ci sarà una taratura continua in ragione di quanto sta accadendo negli ultimi mesi.
«A me pare - ha detto ancora il presidente - che il filone "identità e competizione globale" sia addirittura la radice vera della crisi e comunque una chiave di lettura fondamentale.
«Non credo - ha aggiunto Dellai - che la stagione che si sta aprendo con la crisi, che peraltro nessuno sa quanto durerà, sarà una stagione di autarchia. Penso che sarà una stagione di globalizzazione più temperata, più rispettosa, forse di quelle che sono le vocazioni e anche le capacità competitive dei sistemi territoriali, nessuno dei quali può sopravvivere da solo.
«Quindi, per converso, - ha concluso il presidente Dellai - si va verso un incrocio più fecondo fra il tema dell'identità e la globalizzazione. È un'ipotesi tutta da discutere, bisognerà vedere se succederà così.»

Il Festival dell'Economia potrebbe dare risposte a queste istanze, grazie proprio alle moltepilici voci che si leveranno e grazie agli specifici interventi che verranno richiesti ai vari relatori sul tema orientato alla crisi: «Identità e crisi globale

GdM