Le foto dell’ANA all’inaugurazione del Museo degli Alpini

Il presidente nazionale Favero: «Un luogo simbolo di pace e incontro» – Il presidente Pinamonti: «Qui è racchiusa la storia degli alpini, di ieri, di oggi e di domani»

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Cerimonia partecipatissima questa mattina sul Doss Trent, per l'inaugurazione del rinnovato Museo Nazionale Storico degli Alpini.
«Oggi si è coronato un sogno – ha esordito il presidente dell'Ana nazionale Sebastiano Favero. – E questo grazie a tutti coloro che ci hanno creduto: un’ulteriore conferma che per gli alpini non esiste l'impossibile.
«Un grazie a Comune Provincia, quindi. Ma anche ai tanti volontari, arrivati da tutt'Italia, che in questi mesi hanno dato una mano.
«È il fare che ci distingue. E come alpini continueremo, ora anche attraverso questo rinnovato museo, a custodire la memoria e trasmettere ai più giovani messaggi positivi di pace, fratellanza e solidarietà concreta.»
 

 
Il colpo d'occhio, però, era dato dalle tantissime penne nere arrivate non solo da ogni angolo del Trentino, ma anche dalle Sezioni vicine: una marea di labari, gagliardetti e cappelli alpini che, dopo l'alzabandiera e la deposizione della corona in onore ai caduti presso il Mausoleo dedicato a Battisti, ha sfilato fino all'ingresso del museo per il taglio del nastro.
Una data, quella scelta per l'inaugurazione, non certo a caso: centoquarantasette anni fa venivano fondate le truppe alpine.
 

 
«Questo museo è un luogo che trasmette identità e storia: qui – ha affermato il generale Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine – non saranno custoditi solo documenti, bandiere e reperti. Ma trasmessi sentimenti e valori universali. Al tempo di internet abbiamo bisogno anche di posti come questo se vogliamo che alle giovani generazioni rimanga qualcosa: non sarà solo il museo degli alpini, ma di tutta la comunità»
 

 
Un progetto ambizioso – frutto di una significativa sinergia tra Associazione Nazionale Alpini, Difesa, Comune e Provincia di Trento e Associazione Amici del Museo, – avviato nel 2017 con la firma del protocollo d'Intesa e proseguito nel 2018 con la posa della prima pietra in occasione dell'Adunata, che consegna di fatto alla città e a tutto il territorio trentino un museo all'avanguardia, riqualificato ed ampliato fino ad arrivare a 2400 metri quadrati.
 

 
Un Museo che guarda all'ambiente, con soluzioni a basso impatto energetico, e al km Zero, con materiali e ditte locali e una sfilza di volontari che in questi mesi si sono alternati per dare manforte alle ditte incaricate e al 2° Genio Guastatori Alpini.
Enorme, in questo senso, lo sforzo messo in campo dai volontari dell'ANA, oltre un centinaio, che del tutto gratuitamente si sono occupati dei lavori non strutturali: cartongesso, piastrelle, pitture ed esterni.
Tra loro anche Giuseppe Sebastiani, 88 anni del gruppo di Roncogno, che il presidente Favero ha ringraziato assieme a tutti gli altri alpini, arrivati da ogni dove, che hanno corso contro il tempo per ultimare l'opera.
«Qui dentro – ha sottolineato il cappellano militare don Michele Mastropaolo al momento della benedizione – batte forte il cuore degli alpini.»
 

Una struttura modulare, ha illustrato il nuovo direttore il tenente colonnello Giulio Lepore, che ospiterà spazi didattici per le scuole, mostre temporanee e postazioni interattive e multimediali, oltre alla biblioteca e ad un angolo dedicato ai recenti ritrovamenti archeologici.
Il nucleo originario, mantenuto nelle sue linee antiche, accoglierà l'esposizione di reperti e testimonianze che raccontano la storia delle truppe alpine, mentre i nuovi spazi luminosi realizzati con ampie vetrate nel giro di pochi mesi si animeranno grazie ai nuovi allestimenti e ad alcuni dei cimeli più rilevanti della collezione del Museo.
L'apertura al pubblico è prevista per la prossima primavera.


 
 SCHEDA DEI LAVORI 
Data inizio lavori: gennaio 2019
Superficie complessiva: 2.400 metri quadrati
Progetto/direzione lavori: Architetti Tomasi Andrea & Alessia; Direttore lavori Ing. Canestrini Gianfranco
Ditte impegnate: Covi Costruzioni, Girardi impianti Idraulici, Battisti carpenteria, Elettroluce, Rossi lattonerie, Consorzio Artigiano Porfido – Lases, Ialc Vetrate strutturali e Serramenti, Fontana l’Arte del Verde, Rios Jose’ & Castro Herno, Corona Calcestruzzi.
Costo complessivo dei lavori: circa 2 milioni di euro

 BREVE STORIA DEL MUSEO 
Il Museo Nazionale Storico degli Alpini, inaugurato nel 1958 in occasione della 31ª Adunata nazionale svoltasi proprio a Trento, mantiene vive e tramanda le tradizioni e le gesta degli Alpini, rappresentando un riferimento di alta valenza storico-culturale che, una volta terminate le attività di riqualificazione, andrà ad arricchire la rete storico-artistica trentina della quale entrerà a far parte.
Il cantiere era stato inaugurato in occasione dell’Adunata nazionale di Trento nel maggio 2018 in forza del Protocollo d’Intesa sottoscritto da Associazione Nazionale Alpini, Esercito, Comune e Provincia.
I lavori di riqualificazione ed ampliamento vennero però sospesi dopo poco in seguito al ritrovamento di una necropoli longobarda.
A gennaio di quest’anno, avuto il via libera delle autorità, l’attività è ripresa: a marzo sono state completate le fondamenta, in luglio il tetto, gli impianti e gli esterni, mentre gli allestimenti saranno portati a termine nei prossimi mesi.