Il rammarico di Massimo Lovato sulle priorità vaccinali

«Egregio dottor Benetollo, Ora che la campagna vaccinale è stata bloccata, si dovrebbe procedere con coloro che sono esposti in prima linea»

Egregio dott. Benetollo
Egregio dott. Ferro
 
permettetemi di esprimere il mio grande rammarico che APSS abbia voluto comunicare a Croce Rossa Italiana di vaccinare prima i volontari over 50 rispetto ai dipendenti, come si legge nella mail inviata dalla stessa croce rossa di cui sotto.
Finora non avevo provato rammarico perché comunque il programma era stato previsto per tutti e quindi, chi prima chi dopo, era stato previsto per tutti.
Ora che, per la seconda volta, la campagna vaccinale delle associazioni di volontariato è stata bloccata ancora una volta a tempo indefinito, esprimo grande rammarico per i seguenti punti.
 
Anzitutto per il semplice fatto che la statistica di avere contatti con pazienti covid è inevitabilmente superiore essendo tutti i giorni al lavoro in ambulanza rispetto ai volontari, che pur con spirito di dedizione, possono fare 1 o 2 turni alla settimana, ma anche 1 al mese.
Secondo la mia modesta opinione si sarebbe potuto fare prima i (molti meno in termini numerici) dipendenti rispetto ai volontari.
 
Come previsto dal piano vaccinale nazionale la priorità va data a:
«Operatori sanitari e sociosanitari: Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che PRIVATI ACCREDITATI, hanno un rischio più elevato di essere esposti all'infezione da COVID-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali.»
 
Se tutto andasse avanti il minimo di differenza sarebbero 2 settimane tra un volontario over 50 ed un dipendente sotto i 50, ma si arriverebbe fino ad 1 mese di differenza? Dalle notizie che abbiamo, ma si arriverà anche a 2 mesi?
Chiedo a voi perché non si ha notizia dei tempi di slittamento....
Considerando che ci sono volontari che fanno 1 turno al mese e potenzialmente non vedranno pazienti covid mentre magari un dipendente deve trasportarne 1 o 2 ogni giorno.
Quindi anche all'interno delle categorie stesse non si sarebbe dovuto valutare forse prima il "rischio più elevato di essere esposti all'infezione"?
 
Esprimo inoltre il mio grande rammarico perché ancora una volta (ormai la seconda!) sono state sospese le vaccinazioni per la nostra categoria e non si hanno informazioni su quando presumibilmente si potranno riprendere ed effettuare realmente.
Ci sono dipendenti che hanno visto modificare la data 3, ma anche 4 volte.
Ad APSS sembra una seria programmazione questa?
 
Oggi sento il dott. Ferro dire che va garantita agli over 80, perchè sono buona parte dei ricoveri.
Capisco il punto di vista, ma ad APSS sembra una programmazione seria questa?
Se questa si ritiene essere la ratio bisognava iniziare dagli ultra 80, limitando al massimo i sanitari da vaccinare (o gli amministrativi di apss, ad esempio)
E non sempre e solo quando si arriva alla nostra categoria o comunque alle categorie appaltate o privati convenzionati.
 
Speranzoso di una attenta valutazione del piano vaccinale provinciale (se ne esiste uno, sicuramente non pubblico!), auguro buon lavoro a tutti.
 
Cordiali saluti
Massimo Lovato