Salone del Libro di Torino: Giorgio De Rienzo – Di Vittoria Haziel

Sarà presentato anche il 19 maggio al Circolo dei Lettori di Torino

 
Titolo: Raccontami, nonno (La mia vita a modo mio)
Autore: Giorgio De Rienzo
 
Editore: Dalai 2012 – Collana Icone
Pagine: 287, brossura
 
Prezzo: € 17 
 
 IL CONTENUTO
Una lettera all'amata nipotina e le risposte alle sue innocenti e terribili domande sono state per Giorgio De Rienzo l'occasione per consegnarci la testimonianza della propria esperienza di malato di cancro.
La malattia non solo gli ha permesso di ripensare alla sua vita o di sperimentare il potere salvifico della scrittura, ma anche di compiere una serie di lucide riflessioni su temi controversi e spesso ignorati dall'opinione pubblica: l'emarginazione di chi è affetto dal cancro, i costi delle cure che gravano sulla società, gli effetti devastanti delle chemioterapie, l'eutanasia, le speculazioni delle case farmaceutiche sulla pelle dei pazienti.
Ai veleni delle cure vengono contrapposte potenti ricariche di energia: il gioco, la memoria dei felici tempi giovanili, il paradosso, l'autoironia.
Antidoti che rendono ancora più prezioso il testamento morale di un uomo che sino alla fine non si è arreso al decadimento fisico, anzi ci ha regalato un ultimo doloroso capitolo della propria esistenza in un racconto commovente e nello stesso tempo disincantato.
 
 LE PRESENTAZIONI
Il volume (postumo) di Giorgio De Rienzo sarà presentato anzitutto al Salone di Torino sabato 12 maggio alle ore 11.30, nello Spazio Autori A.
Quindi verrà presentato a Torino alle ore 21 del 19 maggio 2012 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9, nella sala Grande in collegamento con altre sale.
 
 «GIORGIO DE RIENZO: NON E' UN ADDIO»
Vittoria Haziel invita all'evento multimediale per ricordare il marito, noto giornalista e critico del Corriere della Sera e scrittore.
La serata sarà arricchita da testimoni che a diverso titolo racconteranno aneddoti, momenti di vita vissuti insieme a Giorgio.
Per ora sono confermate le presenze di Erri De Luca, Giorgio Faletti, Daniele Bresciani (vicedirettore di Vanity Fair), Francesco Cevasco (Corriere della sera), Gianni Vattimo, di tanti altri colleghi e amici famosi e non (Diego Dalla Palma, Giorgio Marchetti, il Borzacchini, ecc).
A queste si aggiungerà un interessante collage di video e la musica singolare del prestigioso gruppo da camera gli Architorti.
La serata è condotta dalla moglie Vittoria Haziel e dalla professoressa Rosella Santoro, amica e organizzatrice del Festival di Polignano a mare (11-14 luglio), dove quest'anno si replicherà il ricordo di Giogio De Rienzo.
 
 GIORGIO DE RIENZO
La sua morte (23 luglio) non ha avuto clamore, se non quello delle testate che hanno ricordato la figura di (scomodo) critico e di (grande) scrittore.
Nessun necrologio, solo i familiari stretti, alla cerimonia di cremazione e alla dispersione delle ceneri al Roseto del Tempio Crematorio di Torino.
Il ricordo di lui, invece, il 19 maggio, giorno in cui De Rienzo avrebbe compiuto 70 anni, sarà seguito da tutti coloro che avrebbero voluto dargli l'ultimo saluto.
Vittoria Haziel ha voluto organizzare la «serata multimediale» per mettere insieme un sia pur incompleto mosaico delle differenti anime di mio marito, private e pubbliche.
Torino si porterà nella memoria del cuore anche «l'altro» De Rienzo, quello dimenticato o mai conosciuto.
Non sarà un addio, innanzitutto perché lui resterà nella memoria e nelle opere, come tutti coloro che lasciano una forte traccia di sé, e inoltre perché saranno replicate altre serate come questa.
Sarà posta la prima pietra per il «Premio Giorgio De Rienzo». Era desiderio di Giorgio de Rienzo aiutare altre persone a scrivere: a questo aveva pensato di riservare gli anni a venire che non ci sono stati.
La vita è così fugace e imprevedibile, che è bene conservare almeno la banca della memoria e le staffette della memoria. Ricordare è un atto d'amore.
 
 IL RICORDO DI GUIDO DE MOZZI
Ho conosciuto Giorgio perché giocava a golf ed era iscritto anche lui all’Associazione Italiana dei Giornalisti Golfisti.
Grazie a lui ho conosciuto sua moglie che, come i nostri lettori sanno, scrive per Vanity Fair, ma è spesso ospitata nelle pagine virtuali de l’Adigetto.it.
Giorgio era una grande persona, prima ancora che un grande personaggio. Non un uomo di cultura, ma un gentiluomo di cultura, il cui sapere non veniva mai ostentato, ma nella cui parlata si comprendeva che attingeva a un bagaglio infinito di conoscenze letterarie.
Io sono stato fortunato a conoscere Giorgio e sua moglie Vittoria perché hanno segnato la mia vita letteraria. Lei era venuta a Trento a presentare il mio romanzo Venetian Belle Epoque e Giorgio mi aveva onorato della sua presenza al Circolo dei Lettori di Torino, quello stesso dove a breve verrà presentato il suo volume postumo.
Giorgio De Rienzo è stato un personaggio di grande statura e fino all’ultimo momento il Corriere della Sera ha provato a farsi inviare preziosi commenti da un uomo che ha scritto di letteratura non come critico ma come convinto ricercatore di talenti.