L’«ultimo», con gli «ultimi»: il «Capodanno capovolto»

70 giovani volontari passano il San Silvestro nelle strutture di accoglienza di Trento

A San Silvestro non solo cenoni e botti. Per chi cerca di approdare al 2019 in modo decisamente alternativo, la Diocesi di Trento propone per l’ottavo anno l’iniziativa Capodanno Capovolto, dai all’«ultimo» un nuovo volto.
L’inusuale prospettiva sarà rinnovata da settanta giovani trentini, tutti dai 18 ai 35 anni, animatori compresi: nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio trascorreranno alcune ore in compagnia di ospiti, operatori e altri volontari di alcune strutture di prima accoglienza, a Trento.
In particolare: Sentiero, Bonomelli, Casa Briamasco, Casa Lamar, Casa P. Angelo, La Rete, Unità di Strada.
 
L’iniziativa della Chiesa trentina – quest’anno gestita interamente dai giovani, attraverso Caritas, Pastorale giovanile e universitaria – prevede il ritrovo nel pomeriggio di lunedì 31 dicembre nel Seminario diocesano di corso Tre Novembre, per un momento di conoscenza reciproca e di preparazione comune, in vista poi della divisione in gruppi e dell’uscita serale «sul campo».
Terminata l’esperienza nelle varie strutture, a notte inoltrata ritorneranno in Seminario per un breve momento di condivisione finale e di bilancio del loro «Capodanno capovolto».