Arrestato marito violento sorpreso sotto casa della moglie
I carabinieri di Rio di Pusteria hanno arrestato un trentaseienne sorpreso girovagare sotto l’abitazione della moglie
I carabinieri della Stazione di Rio di Pusteria hanno arrestato un trentaseienne di origine straniera che è stato sorpreso dai militari mentre girovagava sotto l’abitazione della moglie.
Proprio quest’ultima, qualche mese fa, esasperata ed impaurita per le continue violenze fisiche che ormai da tempo stava subendo all’interno della sua abitazione, si era recata dai Carabinieri di Rio di Pusteria per denunciare il marito.
I carabinieri, senza indugiare, hanno subito svolto approfonditi accertamenti ed informato la procura di Bolzano, che emetteva nei confronti del marito il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, affinché la vittima potesse essere preservata durante le varie fasi del procedimento.
Pochi giorni fa, tuttavia, la stessa donna contattava telefonicamente il Comandante della Stazione di Rio di Pusteria e gli riferiva, molto agitata ed impaurita, di essersi accorta della presenza del marito proprio sotto la sua abitazione. A quel punto, data la gravità della segnalazione e il particolare rischio rappresentato da quella situazione, il maresciallo raggiungeva immediatamente la casa interessata e, sorpreso il soggetto proprio in quel luogo in evidente violazione delle misure a lui imposte, insieme ai suoi carabinieri lo portava in caserma e lo poneva agli arresti.
«Un risultato estremamente positivo che, ritengo, possa dar maggiore risalto a quello che l’Arma dei Carabinieri può fare, in concreto, per salvaguardare le donne vittime di violenze o abusi» dichiara il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bressanone, Capitano Ottavio TOSONI, che continua: «Le donne che vengono nelle nostre caserme, per svelarci un lato triste e doloroso della loro vita privata, dimostrano un grandissimo coraggio ed una straordinaria determinazione; Noi carabinieri abbiamo il dovere di rispettare questo coraggio e di sostenere questa grande forza d’animo, facendo in modo che le donne vittima di violenza possano rivolgersi a Noi con serenità e fiducia in ciò che possiamo fare per loro. In questo caso, per esempio, con la donna si era instaurato un rapporto di contatto e fiducia reciproca, sapeva di poterci chiamare in qualsiasi momento per segnalare qualsiasi situazione di timore o disagio. Si è fidata di Noi e, posso dire con un pizzico di orgoglio, che la sua fiducia è stata ben riposta.»