Urban Zemmer rimette le mani sul Vertical Dolimiti Sky Vertical
Nuovo record della spagnola Laura Orguè – Le interviste – Le classigfiche

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Comincia nel segno della continuità e di un record la Dolomites Skyrace® 2014, che nella prima giornata di gara incorona una vecchia conoscenza quale Urban Zemmer e saluta il nuovo record della catalana Laura Orguè i Vila.
Per la quarta volta in sette edizioni tocca all’altoatesino il gradino più alto del podio nella Dolomites Vertical Kilometer®, competizione valida come terza prova delle Skyrunner World Series® e antipasto della gara lunga di domenica.
L’atleta di Castelrotto, classe 1970, ha prevalso senza eccessive difficoltà sullo sloveno Nejc Kuhar e sul piemontese di Limone Marco Moletto, vera sorpresa della giornata, gli unici due che sono riusciti a tenere il suo ritmo per quasi tutta la ascesa.
C’era grande attesa per la prestazione che avrebbe potuto offrire la stella, nonché il recordman di questa gara, Kilian Jornet Burgada, non solo per il suo pedigree, ma anche per vedere come se la sarebbe cavata dopo aver corso una massacrante gara in Colorado ed esser rientrato in Europa solo martedì: ebbene l’asso catalano ha chiuso all’ottavo posto, per nulla contrariato dall’aver ceduto la corona a Urban Zemmer, ben sapendo che questa prova per lui rappresentava solo un test in vista di domenica.
Al via, alle 10 del mattino da Alba di Canazei, si sono presentati in 289, la cui partenza è stata contingentata al fine di evitare ingorghi sul sentiero. Quando è scattato il gruppo dei migliori, ha subito cominciato a dettare il ritmo l’altoatesino Philip Götsch, ma all’uscita dal bosco Zemmer lo ha superato e non ha più mollato la testa della gara, memore di quanto avvento lo scorso anno, quando Kilian lo beffò nell’ultima parte del percorso.
Ai 700 metri anche Kuhar è riuscito a mettersi dietro Götsch e queste posizioni sono rimaste invariate fino alla Forcella, quando Moletto è riuscito a conquistarsi un posto sul podio, completando così il trionfo del Team La Sportiva, al quale appartengono anche Zemmer e Kuhar.
Urban, intanto, volava in solitaria verso il traguardo di Crepa Neigra, dove ha mancato il record assoluto per appena 8 secondi, un’inezia.
Successo pieno, dunque, per l’atleta di Castelrotto, colpito solo due anni fa da un ictus, che ha tenuto a 54 secondi Nejc Kuhar, ma soddisfazione anche per il giovane Moletto (terzo a 1’13”) e per il sorprendente norvegese Thorbjorn Ludvigsen (Team Salomon), che al proprio esordio in Val di Fassa ha chiuso al quinto posto (a 1’40”), dietro a Götsch (a 1’27”).
Un atleta noto in tutto il mondo per le sue vittorie nelle particolari gare organizzate lungo le scale dei grattacieli di tutto il mondo.
Sesta piazza per lo svizzero Martin Anthamatten (Team Salomon), settimo, davanti a Kilian, è Nadir Maguet, un giovane scialpinista valdostano che si sta imponendo in questa disciplina.
Nei primi dieci rientrano anche i due francesi Alexis Sevennec e Matheo Jacquemoud del Team Crazy Idea.
Da sottolineare la prova del giovanissimo trentino Davide Magnini, che ad appena sedici anni ha raccolto un 23° posto. All’arrivo si sono presentati in 246.
In campo femminile la prima sorpresa di giornata è arrivata dal forfait di Emelie Forsberg, non in condizione di dare battaglia a Confortola e compagne.
La svedese si è così limitata a fare da spettatrice e da prima tifosa al compagno Kilian Jornet, riposandosi sui prati della Crepa Neigra, come ha mostrato attraverso il suo profilo Twitter.
Difficilmente, comunque, avrebbe potuto contrastare lo strapotere della catalana Laura Orguè i Vila, fresca campionessa mondiale di vertical (titolo conquistato a Chamonix appena due settimane fa), che ha fatto corsa solitaria, mettendo dieci metri fra sé e la fortissima francese Christel Dewalle (detentrice del record del mondo in questa disciplina veloce) fin dall’avvio, conservati fino al termine.
Appena 20 secondi al traguardo, ma amministrati per tutti i 38 minuti e 14 secondi di durata della sua gara, un tempo che rappresenta il nuovo record del Dolomites Vertical Kilometer, strappato ad Antonella Confortola dopo sei anni.
Record che ha migliorato anche la francese Dewalle, che detiene pure la migliore prestazione al mondo di questa disciplina, visto che ha fermato il cronometro sul tempo di 38’34”, una grande gara, che non le è stata però sufficiente per aggiudicarsi la medaglia d’oro.
La forestale di Ziano di Fiemme è comunque salita sul podio a 1 minuto e 22 secondi dalla vincitrice, centrando un’ottima prestazione cronometrica, considerando il problema muscolare di qualche settimana fa.
Quarta posizione per la svizzera Victoria Kreuzer a 2’28”, quinta la bellunese Francesca Rossi a 3’16”. Decimo posto per l’atleta di Tesero Beatrice Deflorian.
Domani giornata dedicata ai più piccoli, visto che nel pomeriggio alle 15.30 in piazza Marconi a Canazei, andrà in scena la Mini Dolomites Skyrace, una sfida per under 17 suddivisa in tre categorie, valida anche per la combinata con la Mini Stava Sky Race.
Domenica mattina alle 8.30 toccherà alla regina, la 17ª Dolomites Skyrace, forte del record di partecipanti: 780.
Interviste
Re leone torna a ruggire nella gara che lo ha visto trionfare per la quarta volta. Urban Zemmer è particolarmente felice per il risultato, ottenuto grazie ad una prova tutta all’attacco, memore della delusione di dodici mesi fa quando era stato superato dopo la forcella da Kilian.
Ecco le interviste raccolte a fine gara.
Urban Zemmer: «Sono proprio contento anche per la mia prestazione cronometrica a soli 8 secondi dal record di Kilian. Ci tenevo tanto a vincere per la quarta volta il Dolomites Vertical Kilometer e per questo ho cercato di andare subito forte, anche perché non volevo che si ripetesse quanto accaduto lo scorso anno, quando subito dopo la forcella sono stato superato da Burgada. Dopo i primi metri ha cercato di forzare Götsch, ma sono riuscito a riprenderlo subito, quindi a imporre il mio ritmo con tutte le energie che avevo sino a Crepa Neigra. Grande risultato».
Nejc Kuhar: «Zemmer è di un altro pianeta… Quando ha aumentato il ritmo ho provato a tenere il suo passo, ma non è stato possibile, troppo forte. Così ho cercato di gestire al meglio la mia prova, anche perché Götsch era davvero in forma. Prima della forcella ho cercato di allungare, riuscendo a staccare l’altoatesino, non mollando sino al traguardo. Sono proprio soddisfatto della mia prova».
Marco Moletto: «Un podio in questa gara dietro al re indiscusso Urban Zemmer è un risultato straordinario. Per me questa è proprio una stagione positiva, sto bene, mi sono allenato con costanza e con metodo e sono arrivate tante soddisfazioni e pure una vittoria nelle World Series. Il Vertical di Canazei è il tipo di gara che preferisco, tutta con i bastoncini e con una pendenza importante. Nella prima parte di gara Zemmer, Kuhar e Götsch erano riusciti a staccarmi leggermente, poi prima della forcella vedevo l’altoatesino a pochi metri ed ho forzato per cercare di raggiungerlo. Ci sono riuscito e l’ho pure staccato. Fantastico».
Kilian Jornet Burgada: «Sono reduce dalle 100 miglia dell’Hardrock 100 in Colorado della scorsa settimana. Siccome sono umano non sono al top. Può sembrare strano, ma sono molto contento dell’ottavo posto ottenuto. Ho recuperato bene. Sarò in gara anche domenica, dove spero di recuperare ancora un po’ di energie, anche se non sarà facile vincere, visto il lotto dei partenti».
Laura Orguè Vila: «Sapevo di essere in forma, ma non pensavo proprio di riuscire a battere il record. Sono molto contenta, anche perché quest’anno sono davvero in forma. Con il Dolomites Vertical Kilometer avevo un conto aperto, perché due anni fa avevo faticato molto, soffrendo le pendenze di questo percorso. Ho intrepretato bene la mia gara, anche perché sentivo il fiato sul collo di Dewalle e Confortola e quindi non ho mai calato il ritmo. Grazie anche a loro ho centrato il nuovo primato».
Christel Dewalle: «Laura oggi era davvero più forte. Ho cercato in tutti i modi di starle vicina, ma ha tenuto un ritmo superiore. Sono comunque soddisfatta anche per essere riuscita a migliorare pure io il precedente record della Confortola».
Antonella Confortola: «Per me è una stagione difficile, perché sono stata tormentata da un dolore muscolare, ma la forma è in netta crescita. Non ho rimpianti per la mia prova, ho dato tutto quello che potevo, d’altronde chi mi ha preceduto in questo momento è proprio in grande forma. Gli eccezionali risultati della Orguè in queste ultime settimane erano la testimonianza del suo momento di grazia. Ho provato in tutti i modi a stare vicino alla Dewalle, poi nel finale non riuscivo più a rimanere aggrappato a lei ed ho preferito mantenere il mio ritmo. Il mio tempo comunque non è lontano dal record».
Classifiche
Link assoluta femminile.
Link Assoluta maschile.