IA, il Trentino pioniere con FBK dell’innovazione «etica»
Fugatti alla tavola rotonda a Bari: «La Fondazione lavora sull’AI integrativa, per capire qual è il limite oltre il quale deve decidere l’uomo e non la macchina»
Il Trentino pioniere sulle frontiere dell’innovazione tecnologica e in particolare dell’intelligenza artificiale. Grazie al lavoro che porta avanti la Fondazione Bruno Kessler, «una realtà che è un gioiello della ricerca, a livello nazionale e internazionale, e che da quasi 40 anni è attiva nel settore dell’automazione intelligente valorizzando l’approccio dell’AI integrativa. Significa - come spiega il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti - confrontarsi con l’esperienza e la capacità umana e quindi sul concetto del limite, cercando di capire qual è il punto oltre il quale la scelta per forza spetta alla persona e non alla macchina».
Così il presidente Fugatti partecipando assieme, alla tavola rotonda «Azzeriamo le distanze: Intelligenza artificiale tra opportunità e rischi» nell’ambito della terza edizione del Festival delle Regioni in corso a Bari fino a domani. Con lui, tra gli altri, il ministro alla salute Orazio Schillaci e Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
«La crescita nel tempo del tema dell’intelligenza artificiale ha portato la nostra realtà, FBK, ad affrontare questo ambito sotto tutti gli aspetti» le parole di Fugatti, nel talk moderato dalla giornalista Manuela Perrone e introdotta da Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, a cui hanno partecipato anche Francesco Roberti, presidente della Regione Molise, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Martina Biscuola, Co-founder & CMO Neurally
«Vuol dire - prosegue il presidente trentino - che noi conosciamo quali sono le positività e i vantaggi di questa nuova tecnologia, attraverso l’attività di FBK che si è strutturata negli ultimi anni dividendo la ricerca nel settore dell’automazione per le imprese, per la sanità, fino al campo dell’AI sociale e dei sensori, un tema ulteriore e innovativo».
L’approccio integrativo, ragiona Fugatti, permette di confrontarsi proprio sul concetto di limite. Un tema di grande rilevanza, aggiunge riprendendo alcuni spunti del dibattito portati dagli interlocutori, a partire dal presidente Fedriga, sulla quale la stessa Europa sta ragionando a proposito di un percorso di regolamentazione che valorizza gli aspetti etici.
Ma l’AI è anche una risorsa per rispondere ad una delle criticità della fase attuale, la carenza di manodopera avvertita sia dalle imprese che dalle pubbliche amministrazioni.
«L’implementazione delle nuove tecnologie può essere una risorsa per superare le difficoltà, della pubblica amministrazione provinciale, come del sistema degli enti locali, di trovare personale qualificato garantendo il ricambio e l’operatività delle strutture», conclude Fugatti.