Nasce l’Associazione «Bosco dei Poeti»
«Se una pianta non avesse radici, non potrebbe levarsi al cielo» – Alda Merini
Nasce su solide radici l’Associazione Bosco dei Poeti che viene presentata venerdì 4 marzo a ore 18.00 al MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Associazione di promozione sociale ha 34 soci fondatori poeti, insegnanti, pittori, imprenditori, gente comune, impegnati tutti nella cultura e nella promozione sociale.
Un’associazione che vuole essere aperta a famiglie, scuole, istituzioni, artisti in una condivisione tra Arte e Natura.
Il bosco ha tre sedi: una, in località Vergnana a Dolcè sul confine della provincia di Verona, si compone di 130 ettari, 12 chilometri di comodi sentieri con 1.000 opere di 600 artisti; un Centro Visitatori a Peri (VR) e un Atelier per artisti a Castello Tesino.
Presidente dell’Associazione è il Generale in Riserva Isidoro Furlan dei Carabinieri Forestali. Il Bosco dei Poeti nasce un pomeriggio d’estate del 2002 dall’intuizione del critico e viaggiatore in Arte, Luigi Serravalli e dalla volontà della famiglia Menguzzato.
A oggi gli Artisti coinvolti nel percorso e nei progetti sono oltre 1.500.
Particolare attenzione è stata riservata all’attività didattica «Millefrutti Scuole» con oltre 100 lezioni e laboratori tenute da artisti e poeti per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie o superiori, calibrate sull’esigenza del programma e in accordo con i docenti.
Ospitalità viene data ad associazione e gruppi desiderosi di approfondire le tematiche legate all’Arte e alla Natura.
Il Bosco dei Poeti ha realizzato e collaborato a un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Dal 2014 è stato costituito un deposito/archivio presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto: la testa nel tempio dell'Arte, il cuore nel bosco formano un corpo unico nella Natura.
Il Bosco dei Poeti a oggi 25 anni e la nascita dell’Associazione Bosco dei Poeti sono contemporaneamente memoria e progetto perché come ha scritto Alda Merini senza le radici non c'è futuro.