Living Memory, terza edizione del «Festival della Memoria»

Dal 16 al 27 gennaio 2023 a Trento oltre 50 relatori e 7 testimoni diretti degli orrori della Seconda Guerra Mondiale

In un tempo nel quale i testimoni diretti degli avvenimenti della Seconda Guerra mondiale stanno scomparendo, sette testimoni diretti racconteranno le loro memorie, la storia fatta dalle persone comuni che plasma la società e il futuro: sono il cuore della 3ª edizione di Living Memory, Festival della Memoria, che si terrà a Trento dal 16 al 27 gennaio.

L'evento è stato presentato oggi dall'assessore alla cultura Mirko Bisesti in occasione della conferenza stampa post Giunta che si è tenuta alla Fondazione Opera Campana dei caduti, in un filo conduttore ideale che intende ribadire il valore della pace tra i popoli e le Nazioni.
 
«Come Provincia autonoma di Trento, come Assessorato, abbiamo ritenuto significativo sostenere con convinzione il festival Living memory, – afferma l’assessore provinciale Mirko Bisesti. – Un ‘contenitore’ di eventi, lezioni, spettacoli, e di incontri con i testimoni diretti che ci consente di prepararci al 27 gennaio, di riflettere su questa data, sulla storia, sul significato della Shoah e degli orrori compiuti durante la Seconda guerra mondiale e di tenere viva la memoria.
«Il luogo in cui teniamo questa conferenza stampa, la Campana dedicata al ricordo dei caduti di tutte le guerre, la Campana della pace, è significativo e ben si collega allo spirito di Living memory.
«Grazie al coinvolgimento del mondo della scuola, alla rete importante di istituzioni e di soggetti coinvolti, alla qualità dei relatori e al rilievo dei testimoni coinvolti, vogliamo tradurre concretamente l’impegno di “attualizzare” la memoria, sensibilizzare le nuove generazioni che dovranno costruire il nostro futuro di pace.»
 
I testimoni oculari sono portatori di emozioni e sentimenti con i quali è possibile empatizzare, comprendere al di là dei dati storici, cosa significa davvero essere protagonisti di una vita intrecciata con lo scorrere della storia dell'umanità.
Tra questi Oleg Mandic, l'ultimo bambino a chiudere i cancelli del campo di concentramento dietro di sé, Liliana Manfredi, l'unica sopravvissuta alla strage della Bettola (Reggio Emilia), Edith Bruck, che attraverso la letteratura ha trovato il modo di raccontare la quotidianità dell'orrore vissuto, Regina Sluszny, una dei «bambini nascosti» da famiglie non ebree per salvarli dai rastrellamenti.
Accanto a loro, perché la Memoria diventi riflessione, verità storica, analisi del passato, ma soprattutto del presente, un parterre di ospiti eccellenti che provengono da università, istituzioni internazionali di memoria, mondo della letteratura e dello spettacolo.
 
Il tema dell'edizione 2023 di Living Memory, la cui inaugurazione è prevista lunedì 16 gennaio alle ore 18.00 presso la Fondazione Caritro, è dedicato alla spersonalizzazione subita durante al Seconda Guerra Mondiale dalle persone, alla perdita di diritti, alla de-umanizzazione concretizzata nei ghetti e nei campi di concentramento e sterminio.
La Memoria viene affrontata nel festival come motore di cittadinanza attiva e chiave di lettura anche per comprendere il presente, che purtroppo sta conoscendo l'attualità di una guerra alle porte dell'Europa.
 
Quest'anno il festival ha allargato le partnership con le istituzioni culturali del territorio, con il duplice obiettivo di mantenere elevato lo standard qualitativo dell'offerta al pubblico e ottenere un rafforzamento dell'importanza della Memoria.
Living Memory 2023, accanto al Museo Statale di Auschwitz-Birkenau e la Fondazione Museo storico del Trentino, partner storici e scientifici del festival, è stato curato con la partecipazione di Fondazione Caritro, del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, di Cinecittà S.p.A. - Archivio Storico Luce, della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, con il patrocinio e il contributo della Provincia autonoma di Trento.
La manifestazione è organizzata dall'associazione Terra del Fuoco Trentino, già impegnata con l'organizzazione per il Nord est italiano del progetto Treno della Memoria. Una terza edizione pensata già per costruire un percorso che accompagnerà il pubblico verso gli ottant'anni dalla liberazione di Auschwitz, nel 2025.