Il saluto di Centrale Fies, concluse le aperture di settembre

Chiusa una stagione intensa, in cui gli spettatori sono stati invitati a entrare negli spazi fisici di lavoro di artiste e artisti

Si chiude il terzo weekend di programmazione estiva scaturita dalle linee di ricerca praticate durante tutto l’anno: Evolving Love, frutto di un legame in perenne evoluzione con le realtà della scena performativa contemporanea italiana, che hanno con Centrale Fies un rapporto di cura, scambio e percorso comune.
Terminata l'intensa stagione estiva intensa con ritmate aperture al pubblico, in cui spettatrici e spettatori sono stati invitati a entrare negli spazi fisici di lavoro di artiste e artisti, immergendosi nei risultati più significativi delle loro ricerche, i prossimi appuntamenti saranno con Witches e Trentino Brand New durante l’inverno 2024.
 
«L'intera estate ha consolidato la nuova visione di Centrale Fies – afferma il Direttore Dino Sommadossi – che si discosta dall'etichetta riduttiva di festival.
«Tra i risultati concreti, spiccano i 4.000 biglietti venduti e le 3.000 presenze agli eventi gratuiti. Il continuo rinnovamento del pubblico non smette di sorprenderci.
«Questo spazio si conferma come un osservatorio privilegiato, un laboratorio di studio e creazione dell'arte performativa contemporanea.»

«Questi tre giorni – prosegue la Direttrice Artistica Barbara Boninsegna – non sono stati caratterizzati solo dai nomi di artiste e artisti con molteplici legami con Centrale Fies, ma anche dalla particolarità di assistere a momenti imprevisti, dinamiche inattese, sorprendendo persino chi già conosce le loro formazioni o il loro percorso.
«Alcune performance sono state arricchite dall'intervento di performer e artisti provenienti da altre formazioni, creando un cortocircuito decisamente funzionale, anche quando il pubblico era all’oscuro dell’identità delle persone on stage.
«Questo intreccio di collaborazioni inaspettate ha dato vita a un dialogo fluido tra diverse pratiche artistiche, amplificando l'impatto emotivo e concettuale delle performance e lasciando il pubblico in balia di un'esperienza sempre nuova e imprevedibile.»
 
Quello di Centrale Fies è un margine - territoriale e artistico - che non va solo evocato, attraversato o abitato, ma va praticato, dando forma al pensiero cangiante mettendo in evidenza le linee culturali e i processi sommersi che i pubblici non sempre vedono, ma che costituiscono parte del valore aggiunto di un soggetto culturale che cambia nel tempo assieme al suo posizionamento.
L’evoluzione dello stile e dei formati di programmazione di Centrale Fies, iniziato dopo l’esperienza quarantennale di Drodesera, rappresenta una parte fondamentale di un processo graduale immaginato su un'arcata pluriennale.
Questo percorso e questo genere di programmazione - in cui il centro di ricerca presenta i risultati annuali attraverso spettacoli, performance, mostre, lectio magistralis e talk - vede nelle arti performative contemporanee una modalità per portare tematiche importanti all’interno del discorso pubblico, diventando luogo di approfondimento e amplificazione di temi complessi.
 
Dallo scorso anno Centrale Fies prosegue una nuova politica di vendita biglietti.
Oltre alle moltissime proposte gratuite saranno attive quattro fasce di prezzo da scegliere in base al tipo di relazione che si vuole instaurare con la struttura, all'invito di «Pay What you whant».
Ad ogni fascia corrisponde non più una categoria, come in passato, di abbonati, operatori, studenti e altri, ma delle azioni che chiunque può scegliere di fare: esplora (€ 5), apprezza (€ 10), ama (€ 15), sostieni (€ 20).
Un campeggio accoglierà i giovani del mondo universitario, su richiesta.
«Camping Fies» è campo base per studenti e studentesse di qualsiasi facoltà o accademia. Inoltre per facilitare l’arrivo dei pubblici, sui canali social di Centrale Fies saranno condivise iniziative di car sharing e logistica.
 
L’attività di Centrale Fies è supportata da Hydro Dolomiti Energia, Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, Comune di Dro, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cassa Rurale Alto Garda, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, APAP Advancing Performing Art Project, Comunità Europea/Programma Cultura.