Prestito personale: cos’è, come funziona e chi può richiederlo

Come valutare se il finanziamento possa rivelarsi vantaggioso in termini economici

Il prestito personale è una particolare tipologia di finanziamento che continua a riscuotere un grande successo, perché presenta dei vantaggi non indifferenti rispetto, ad esempio, al classico mutuo.
Al giorno d’oggi sono moltissimi gli italiani che scelgono di richiedere un prestito personale, vuoi per acquistare un’auto nuova vuoi per sostenere delle spese mediche di un certo tipo.
È tuttavia vero che non sempre questo particolare tipo di finanziamento si rivela il più vantaggioso in termini economici.
Vale la pena dunque capire nel dettaglio come funziona, chi può richiederlo e in quali casi risulta più conveniente.
 
 Prestito personale: cos’è e come funziona  
Il prestito personale è una particolare tipologia di finanziamento, che rientra nella definizione di prestiti non finalizzati.
È questa la sua caratteristica principale, ossia la possibilità di richiederlo senza dover fornire alcuna giustificazione sul suo utilizzo.
Se ad esempio per accendere un mutuo finalizzato all’acquisto di una casa occorre consegnare alla banca tutta la documentazione sull’immobile e via dicendo, il prestito personale non necessita di chiarimenti.
Lo si può richiedere senza specificare in che modo saranno spesi i soldi.
Inoltre questi sono finanziamenti che non superano mai un determinato importo: si possono trovare diverse offerte di prestiti personali online ma in linea di massima non vengono mai concesse cifre superiori ai 60.000 euro.
 
 Chi può richiedere un prestito personale  
Il prestito personale può essere richiesto da tutti i cittadini italiani o dagli stranieri che abbiano la residenza in Italia da almeno tot anni, a patto che vengano rispettati alcuni requisiti decisi dall’istituto di credito.
Solitamente, sono previsti dei limiti di età: occorre essere maggiorenni a non aver superato i 70 anni, anche se a dire il vero esistono banche che concedono prestiti personali anche oltre tale età.
Per ottenere il finanziamento è comunque sempre necessario dimostrare di poter saldare il debito fornendo la busta paga, la dichiarazione dei redditi nel caso dei lavoratori autonomi o il cedolino della pensione. La banca infatti tiene conto dello stipendio e del reddito per valutare se effettivamente sia possibile concedere il prestito.
Infine, per ottenere il finanziamento è fondamentale non figurare nell’elenco dei cattivi pagatori, perché nella maggior parte dei casi questo è un problema difficile da superare.
 
 Quando conviene il prestito personale  
Come abbiamo accennato, il prestito personale non è sempre conveniente: in alcuni casi i tassi d’interesse sono infatti più elevati rispetto a quelli applicati ai mutui veri e propri dunque vale la pena valutare di volta in volta quale sia l’opzione migliore.
In linea di massima, il prestito personale è particolarmente consigliato a coloro che hanno bisogno di importi non elevatissimi, che non superino i 50.000 euro e che vogliono evitare perdite di tempo. Solitamente infatti questo genere di finanziamento viene erogato più velocemente rispetto ad altri.
Bisogna poi considerare le eventuali spese extra. In molti ad esempio preferiscono chiedere un prestito personale per la ristrutturazione della casa anziché accendere un mutuo, in quanto così facendo non sono costretti ad ipotecare l’immobile e sostenere tutti i relativi costi notarili che non sono certo economici.