Ricordato a Malga Zonta l'80° anniversario dell’eccidio

Il 12 agosto furono uccisi 14 partigiani e 3 malgari che non c'entravano per niente

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«Operare ogni giorno per rinsaldare la democrazia, la libertà e contrastare le spinte illiberali.»
Questo l’appello delle istituzioni in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta, nel quale persero la vita 14 partigiani e tre malgari.
Nel corso delle celebrazioni sono stati ricordati i conflitti in corso, l’incertezza riguardo il futuro che caratterizza la nostra società ed è stata rinnovata la necessità, di lavorare e adoperarsi per conservare la democrazia e la libertà, messe alla prova dai continui tragici avvenimenti nel mondo.
 

 
 Da Malga Zonta un rinnovato impegno per la democrazia 
Il 12 agosto del 1944, a Malga Zonta di Folgaria 17 giovani vennero fucilati dai nazifascisti e per ricordare la loro figura e il loro sacrificio si sono dati appuntamento diverse centinaia di persone, esponenti dell’Anpi, degli Alpini, ma anche delle amministrazioni trentine e del vicentino.
Presente, per la Provincia di Trento, l’assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’autonomia Simone Marchiori: «È un dovere ricordare gli eventi di Malga Zonta e tutti quelli legati alla lotta al nazifascismo - ha dichiarato - perché rappresentano un momento per riaffermare la libertà della democrazia e della repubblica. Si tratta di valori universali, come lo è l’antifascismo, che stanno alla base del nostro autogoverno, e che fanno parte del nostro territorio e della nostra gente senza alcuna distinzione».
 
Presenti tra gli altri amministratori anche il sindaco di Folgaria Michael Rech, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e il presidente provinciale dell’Anpi Trento Mario Cossali.
Nei loro discorsi è stato ricordato come dal sacrificio dei 17 giovani ribellatisi al fascismo, cresciuti in un contesto fatto di assenza di libertà e giustizia negata, sia scaturito un riscatto sociale, culturale, morale e politico che ripartiva dai valori occultati dalla dittatura, e la nascita della repubblica democratica. Di fronte ai recenti accadimenti in Palestina e Gran Bretagna, però, il futuro appare incerto e la convivenza tra i popoli è messa a dura da conflitti, catastrofi ambientali e nuove povertà.
 
Le commemorazioni non sono sufficienti per continuare a mantenere vivi e saldi i valori della resistenza e per trasmettere alle nuove generazioni questi ideali e consolidare la democrazia è necessario lavorare ogni giorno fare per contrastare le spinte antidemocratiche, illiberali e xenofobe, ristabilire la credibilità delle istituzioni, stimolare la partecipazione, contrastare il populismo, rafforzare il ruolo dell’Europa, rispettare i diritti civili e umani e contrastare il cambiamento climatico.