MTB-O: Fabiano Bettega e Iris Pecorari Campioni Italiani Long

Il trentino Fabiano Bettega e la friulana Iris Pecorari sono i nuovi campioni italiani Elite di Mtb Orienteering che si sono tenuti oggi a Borgo Ticino

Il trentino Fabiano Bettega (GS Pavione) e la friulana Iris Pecorari (Semiperdo Maniago) sono i nuovi campioni italiani Elite di Mtb Orienteering che si sono tenuti oggi a Borgo Ticino.
Per Bettega un pronto riscatto, dopo la debacle di ieri, mentre per Pecorari una straordinaria conferma in un week end per lei perfetto.
 
 La classifica  
Iniziamo dalla prova femminile. La gara ha visto la partecipazione di diversi atleti provenienti da squadre sia svizzere che italiane.
Il primo posto, come anticipato, è stato conquistato da Iris Aurora Pecorari del team SEMIPERDO OR. MANIAGO, che ha sfoderato una prestazione maiuscola con un tempo di 1h:40':17". Al secondo posto si è piazzata Ursina Jäggi dell'OLG Rymenzburg con un tempo di 1h:46':04", seguita da Celine Wellenreiter del Thömus Team con 1:47':28" al terzo posto.
La quarta e quinta posizione sono state conquistate rispettivamente da Stella Varotti dell'ERIDANO ADVENTURE A.S.D e Laura Scaravonati del G.S. PAVIONE, con tempi di 02:08:14 e 02:10:44.
 
Al maschile Bettega ha impressionato con un tempo di 1h:51:32". Al secondo posto si è classificato Noah Rieder del Thömus Team con 1h:53:50", seguito da Silas Hotz dell'OLK Argus e Adrian Jäggi del VELO-ART.CH/OLGBiberist, entrambi con il tempo di 01:56:00, al terzo posto. La quinta posizione è stata conquistata da Piero Turra del G.S. PAVIONE con 1h:59:27", seguito dal sempre presente Luca Dallavalle del GRONLAIT OR. TEAM con 2h:00:01" al sesto posto. Riccardo Rossetto dell'A.S.D MISQUILENSES OR. si è classificato al settimo posto. Per Rossetto, dopo il successo di ieri, un passaggio a vuoto.
 
 Giovani  
Interessante la sfida tra i giovani dove i nostri atleti hanno potuto confrontarsi con una concorrenza di livello.
A prevalere è stato Matteo Traversi Montani dell'OR. PINÈ ha conquistato la vetta della classifica con un tempo di 1h:31':55", seguito da Noé Henseler del Thömus Team con 1h:34':54".
Al terzo posto si è piazzato Michele Traversi Montani, anch'egli dell'OR. PINÈ, con un tempo di 1h:38':22". Stefano Martinatti dell'OR. PINÈ si è classificato al quarto posto con un tempo di 1h:51':15", seguito da Rado Kalc della SSD GAJA - SEZIONE ORIENTAMENTO con 1h:53':34" al quinto posto. Michael Wild dell'HAUNOLD OR. TEAM ha chiuso la classifica al sesto posto.
 
 Ricordo  
La prova ha vissuto un minuto di silenzio in onore di Helga Bertoldi, azzurra dell'Orienteering, mancata proprio oggi.
 
 Dichiarazioni  
I tracciati (a cura di Mario Ruggiero) sono stati ritenuti impegnativi, ma come è giusto che sia in una competizione che assegna il titolo tricolore.
 
BETTEGA.
«Oggi è andata molto bene, volevo riscattarmi dalla gara di ieri (la Middle) che mi ha lasciato con l'amaro in bocca per diversi motivi.
«Ero ancora stanco dalla recente Vuelta a Ibiza che abbiamo disputato a Pasqua. Ne sono uscito qualche acciacco: dolori al polso e un possibile stiramento al polpaccio che questo weekend mi ha impensierito.
«Per il resto avevo una buona gamba e ho impostato un ottimo orienteering. Soltanto qualche imprecisione e una scelta sbagliata che mi sono costati circa 2 minuti, assolutamente nella norma in una Lunga Distanza.
«Aggiungo che questa mattina ci siamo svegliati con una brutta notizia, ovvero la scomparsa di Helga Bertoldi, che nonostante fosse una parente acquisita a me piaceva chiamarla Zia Helga e le volevo molto bene.
«Oggi avevo una motivazione in più, voglio dedicare questa vittoria a lei.»
 
PECORARI.
«Riuscire in questo bis non era semplice - racconta Pecorari - anche perchè non sapevo come avrei reagito a 2 prove così impegnative e ravvicinate. Ho avuto un primo e importante feedback, utile per programmare il mio completo recupero ed il resto della stagione.»
 
ORGANIZZATORI.
«Chiudiamo un bel week end di gare. Eravamo un po' tesi prima dell'evento, anche per la gestione dell'acqua. Infatti alcune zone erano allagate.
«Di fatto si è creata una situazione particolare, ma nel complesso la gara era asciutta. Mi sembrava di aver raccolto la soddisfazione dei concorrenti» – dichiara Mario Ruggiero.