«Aiutiamo il piccolo Damiano ad avere un cane allerta diabete»
La campagna di solidarietà lanciata dallo studio del dottor Facci ha raggiunto il suo obiettivo: 6.000 euro in soli 3 giorni – Di Nadia Clementi
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Il caso di Damiano, risolto in soli tre giorni grazie alla generosità della comunità trentina, ci ricorda che la solidarietà è ancora un valore vivo e vitale nella nostra società.
Questo rapido successo dimostra che, nonostante le sfide individualiste che possiamo incontrare, esiste ancora una rete di sostegno pronta ad aiutare coloro che ne hanno bisogno. È un incoraggiante promemoria che, quando ci uniamo per sostenere gli altri, possiamo compiere grandi cose insieme.
Damiano, un bambino di soli 7 anni residente a Trento insieme alla sua famiglia, affronta una serie di sfide complesse nella sua giovane vita.
La sindrome da delazione 18p, una rara anomalia cromosomica, si affianca al diabete mellito tipo I, all'ipertiroidismo, alla celiachia e a un disturbo del linguaggio.
Il quadro clinico di Damiano richiede cure costanti e l'attenzione continua della sua famiglia.
Nonostante gli sforzi terapeutici finora compiuti e l'impegno profuso dalla sua famiglia, Damiano ha bisogno di ulteriore supporto.
È qui che entra in gioco l'idea del Dad, un cane allerta diabete, addestrato per riconoscere le crisi ipoglicemiche imminenti.
Terry, un giovane Labrador Retriever, è il candidato perfetto per questo ruolo: sta venendo addestrato per riconoscere i cambiamenti nei campioni salivari del bambino, offrendo così un'assistenza preziosa nella gestione della sua condizione medica.
Lo studio di psicologia del dottor Facci, conscio dell'importanza di questo aiuto supplementare per Damiano, ha deciso di avviare una raccolta fondi in collaborazione con Aicad - Associazione Italiana Cani Allerta Diabete.
L'obiettivo era quello di raccogliere circa seimila euro per finanziare l'addestramento di Terry e fornirlo alla famiglia di Damiano.
La risposta della comunità è stata immediata e travolgente: la campagna in soli tre giorni ha raggiunto l’obiettivo! Damiano e la sua famiglia potranno vivere con maggiore serenità il rapporto con il diabete grazie all’aiuto del Cane Allerta Diabete, ma Terry contribuirà anche al potenziamento delle abilità emotive e relazionali del bambino.
Terry sarà un compagno costante, capace di confortare il bambino nei momenti difficili e di supportarlo nella sua crescita emotiva e sociale.
Lo studio di psicologia ha dato il buon esempio donando i primi 500 euro per la raccolta fondi e ha lanciato un appello alla generosità di tutti coloro che possono contribuire a questa causa.
Ogni donazione, grande o piccola, è stata di grande aiuto per Damiano e la sua famiglia.
Questa storia è un'espressione tangibile di solidarietà e speranza, un riflesso della capacità umana di tendere una mano a chi ne ha bisogno.
Con il nostro sostegno, Damiano potrà abbracciare il suo nuovo compagno Terry entro la fine di aprile e affrontare il futuro con maggiore fiducia e ottimismo.
Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato il promotore di questa importante iniziativa Michele Facci Psicologo e Psicoterapeuta, Mediatore Familiare, Perito e Consulente Tecnico d’Ufficio presso il Tribunale Ordinario e presso il Tribunale per i Minorenni di Trento.
Responsabile Sezione Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi (ACISF).
Dottor Facci, quali sono le principali sfide che Damiano e la sua famiglia devono affrontare nella gestione delle sue condizioni mediche complesse?
«La complessità del quadro clinico richiede un’intervento multidisciplinare e costante. Il bambino è seguito dal Centro Malattie Rare dell’APSS e dal nostro Studio, insieme cerchiamo di attuare le terapie più efficaci a favore del miglior sviluppo possibile del bambino.
«Ad oggi le più grandi difficoltà sono proprio quelle legate all’accesso alla scuola primaria, e quindi il linguaggio e le capacità di autoregolazione emotiva-relazionale. Il diabete purtroppo non favorisce la situazione, nonostante i device oggi a disposizione, il dover tenere monitorare il cellulare per verificare la situazione e intervenire al bisogno non rende sempre sereni gli adulti che si devono occupare del bambino, generando talvolta apprensione che si aggiunge a un quadro clinico particolarmente raro e complesso. Terry potrà essere di grande aiuto!»
Come è stato il processo decisionale nel determinare che Damiano potrebbe beneficiare dall'assistenza di un cane allerta diabete?
«Il nostro obiettivo era prettamente psicologico: dovevamo trovare un modo per rendere il rapporto con il diabete più sereno e meno complesso possibile, per minimizzare l’impatto che questa ulteriore patologia può avere nell’aggravare il quadro clinico.
«Per Damiano è infatti frustrante la gestione del microinfusore, gli alert sul cellulare dei genitori, sono tutti aspetti ovviamente necessari ed estremamente utili, ma che favoriscono talvolta una ulteriore frustrazione nel bambino, già afflitto dalle difficoltà comunicative ed emotivo-relazionali.
«Affiancare la tecnologia medica con un cane di assistenza permette di avere un due occhi, anzi in questo caso un naso, in più… e che naso! Terry è un Labrador addestrato per allertare le ipoglicemie a partire dal valore 75 e consente al bambino di approcciare alla patologia con maggiore serenità, associando le crisi all’intervento del cane, che può dare anche un contatto emotivo, può farsi accarezzare, può far sentire Damiano più sicuro e sereno anche a livello emotivo.»
Quali sono i benefici specifici che Terry, il Labrador Retriever addestrato, potrebbe portare nella vita quotidiana di Damiano e della sua famiglia?
«A parte il riconoscere e allertare le ipoglicemie, Terry da buon Labrador è un cane che si affeziona molto alla sua famiglia e più essere un amico fedele, non solo un cane da assistenza che contribuisce al monitoraggio del diabete, ma anche un compagno di gioco, di avventure, un rapporto emotivo con Damiano privo di pregiudizi e aspettative, ma fondato solo sull’affetto incondizionato.»
Come viene effettuato l'addestramento di un cane allerta diabete e quanto tempo si prevede possa richiedere per Terry?
«Terry arriverà verso fine aprile! Ci sono voluti circa due mesi per addestrare il Labrador sui campioni salivari di Damiano, raccolti dalla famiglia e inviati all’Associazione Italiana Cani Allerta Diabete che ha provveduto a insegnare a Terry a riconoscere i diversi valori e a reagire di conseguenza.
«Normalmente il cane ha circa 2 anni, parte dei costi di mantenimento e addestramento del cane sono a carico dell’Associazione, ma è richiesto anche un contributo di circa 6.000€ anche alla famiglia.»
Come il rapporto tra Damiano e Terry potrebbe influenzare il benessere emotivo e psicologico del bambino?
«Damiano ama gli animali, lo rendono più sereno e non aspettative su di lui: questo riduce la pressione sociale che il bambino talvolta sente. Non riuscire ad essere capito come vorrebbe, ad esprimere i suoi bisogni come un qualsiasi altro bambino è talvolta molto frustrante e provoca crisi comportamentali che mettono in difficoltà Damiano e le persone che gli stanno vicino.
«Molte ricerche hanno dimostrato che anche la sola vicinanza di un cane, anche se non specificatamente addestrato, può fornire beneficio concreto alla salute psicofisica delle persone.
«Può favorire l’attività fisica, l’umore e le relazioni sociali: per questo è importante favorire ovunque possibile una buona interazione con gli animali.»
Quali sono le precauzioni che la famiglia di Damiano dovrà prendere una volta che Terry sarà integrato nella loro vita quotidiana?
«I genitori dovranno proseguire monitorando i device medici in loro possesso che gli permettono di intervenire al bisogno, tuttavia potranno farlo con maggiore serenità grazie all’aiuto di Terry che potrà riconoscere le crisi allertando gli adulti.
«Alcuni cani vengono addestrati anche a portare eventuali kit di emergenza direttamente al paziente nel momento del bisogno, la strada che potranno fare Terry e Damiano insieme dipenderà molto dalla loro interazione e di come si svilupperà la loro collaborazione. Non ci sono tuttavia particolari precauzioni o contro indicazioni.»
In che modo la presenza di un cane allerta diabete potrebbe influenzare la gestione generale delle condizioni mediche di Damiano?
«Terry sarà a tutti gli effetti un cane di assistenza medica: avrà la sua pettorina dedicata che segnalerà a tutti che in qualche modo, sta lavorando, e chi conosce i Labrador sa quanto questi cani adorino stare con la loro famiglia e rendersi utili. Sono curiosi, empatici, affettuosi e simpatici.
«Ci aspettiamo una maggiore serenità in Damiano e nella sua famiglia, che ci consentirà di favorire una riduzione delle crisi comportamentali, una maggiore accettazione delle cure relative al diabete e dunque lo sviluppo di maggiori competenze di autoregolazione emotiva e relazionale.»
Quali sono le aspettative per il futuro di Damiano e come si prevede che Terry possa integrarsi in questo percorso?
«Terry sarà sostanzialmente sempre presente nella vita di Damiano, sarà una parte indispensabile del suo percorso, un compagno di vita.
«Le aspettative in termini di prognosi nelle condizioni sindromiche possono variare molto da persona a persona, sono influenzate dall’espressione genetica e della sua interazione con l’ambiente circostanze, dall’alimentazione, dalla salute generale, dalle terapie.
«Queste ultime, se precoci, in generale possono favorire il miglior sviluppo possibile a beneficio quindi del benessere e del funzionamento della persona in ambito relazionale, scolastico e professionale quando possibile.
«Damiano ha mostrato un netto miglioramento nei primi anni di terapia multi professionale (psicologia, logopedia, terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva) mostrando un profilo di funzionamento cognitivo con un aumento significativo delle prestazioni rispetto alle condizioni iniziali.
«C’è quindi da sperare che Damiano possa migliorare ancora visto che sta rispondendo positivamente alle terapie, ed è proprio per questo che auspichiamo che anche Terry ci aiuterà in questo percorso.»
Come la comunità può continuare a supportare Damiano e la sua famiglia oltre alla donazione per l'acquisizione e l'addestramento di Terry?
«Alcune famiglie vicine a Damiano hanno mostrato molto affetto, alcuni bambini riescono più di altri a confortare Damiano e a renderlo sicuro, e si sono sempre messi a disposizione per aiutarlo.
«Credo che la storia di Damiano testimoni quanto nel mondo non ci sono solo guerre e tragedie, ma ci sono anche storie di solidarietà e vicinanza emotiva che sono poi quelle che danno un vero senso alla vita.
«Gli amici di Damiano che hanno con lui pazienza, che gli mostrano affetto, che lo accolgono nonostante le sue difficoltà e diversità, sono la speranza e il futuro per l’Umanità.
«Credo che i media dovrebbero dare molto più spazio a questo tipo di storie, perché altrimenti il rischio è di pensare che non esistano, che il mondo sia solo un posto pieno di cronaca nera, di tragedie, di cose negative e paurose.»
Ci sono altri modi in cui la società potrebbe sensibilizzarsi e fornire sostegno alle persone con condizioni mediche complesse come quella di Damiano?
«Credo che si debba ritrovare quel senso di comunità, quell’aiuto condiviso, quel contatto con il vicino di casa, con le persone bisognose vicino a noi.
«Non sono per l’obbligatorietà del servizio civile, ma credo che andrebbero maggiormente favorite esperienze di volontariato che possano mettere in contatto le persone, di qualsiasi età, con persone bisognose.
«Dare agli altri è il primo modo per dare a noi stessi, per sentirci appagati e grati. Il Trentino come sappiamo è noto per la sua spiccata attitudine al volontariato e alla solidarietà, occorre proseguire su questa strada, espanderla, esportarla, non mollare.»
Nadia Clementi – [email protected]
Dott. Michele Facci - [email protected] - Tel: 0461 1860749
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