Oggi alle 17.30 la presentazione del libro in biblioteca civica

«Dal lawn tennis alla pallacorda, al tennis - Gli inizi del tennis a Rovereto»

Lunedì 18 dicembre alle ore 17.30’ presso la Biblioteca civica Girolamo Tartarotti di Rovereto vi sarà la presentazione del libro: «Dal lawn tennis alla pallacorda al tennis - gli inizi del tennis a rovereto».
Un prezioso testo scritto con grande dedizione e passione da Mauro Galvagni e Roberto Setti, che con questa pubblicazione concludono il lungo lavoro di ricerca sul gioco del tennis a Rovereto, a partire dalla fine dell’Ottocento fino agli Anni Quaranta del secolo scorso.
 
Negli ultimi anni i due autori hanno approfondito e presentato parecchi aspetti dell’attività tennistica roveretana: dagli inizi nelle scuole superiori di fine Ottocento, alla nascita della sezione tennistica dell’U.S. Rovereto nei primi anni dopo la Grande Guerra, dalla costruzione dei campi di via Tommaseo alla costituzione del Tennis Club negli Anni ’30, dalla figura di Giulio Supith, riconosciuto e apprezzato maestro ai giocatori più significativi usciti dalla sua scuola.
Tra questi un posto di rilievo va assegnato certamente a Mario Comperini, giocatore di buon livello negli Anni ’30 e ‘40, in seguito primo direttore sportivo, amico carissimo di tanti sportivi della città al quale è stata giustamente dedicata una mostra in occasione del centenario della sua nascita.
 
Alcuni interventi che in questo lavoro trovano spazio sono nuovi e originali, altri hanno già visto la luce negli anni precedenti. Sono presentati dagli autori però con alcune aggiunte e modifiche frutto di ulteriori studi e attente ricerche.
Antonio Zandonati approfondisce nel libro l’attività tennistica degli Anni ‘20 organizzata dall’Unione Sportiva Rovereto, la costituzione del Circolo Tennis a cura di Angiolino Pinalli e Giulio Supith e l’allestimento dei campi di via Tommaseo grazie all’intervento del Gruppo Universitario Fascista.
 
Luca Avancini analizza invece l’esperienza agonistica di Mario Comperini, dai suoi inizi con il maestro Supith ai suoi brillanti risultati a livello nazionale con i più blasonati tennisti d’Italia.
Gli interventi sono accompagnati da un ricco apparato di fotografie, che danno conto dei numerosi atleti e dirigenti coinvolti, nonché degli spazi via via utilizzati.
Alcune di queste immagini sono già state pubblicate nei lavori precedenti. A queste si aggiungono però alcune nuove acquisizioni, in particolare dei vecchi campi di via Tommaseo, per alcuni anni il luogo privilegiato per la pratica tennistica. Inoltre, la mostra organizzata alcuni anni fa nelle sale della Biblioteca civica Girolamo Tartarotti di Rovereto, della quale nel testo sono mostrate alcune immagini, permette di presentare la documentazione relativa alle prime racchette in legno di fine Ottocento e le più significative racchette degli Anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
 
La pratica del tennis, fin dai suoi esordi, si inserisce in una realtà cittadina attenta non solo alle discipline sportive tradizionali, ma anche alle nuove proposte che giungono da tante parti dell’Europa, che attraggono la curiosità dei giovani e che sostituiscono i noiosi esercizi d’ordine in palestra.
Tra queste il tennis o come allora si chiamava, il lawn-tennis, occupa assieme al foot-ball uno spazio assai significativo.
 
Per tutto questo, gli autori Mauro Galvagni e Roberto Setti hanno ritenuto importante, nel capitolo introduttivo, analizzare il contesto sportivo di una cittadina di frontiera, con 10.000 abitanti, che negli anni di fine ’800 vede la nascita di numerose società sportive, di ginnastica, tiro a segno, velocipedismo, pallone a bracciale, scherma e di qualificati impianti sportivi, come la vasca da nuoto, il velodromo, il poligono di tiro e la palestra, che hanno anche una forte dimensione sociale e politica.
Una città, quindi, attenta ai bisogni dei suoi concittadini, delle loro condizioni igieniche, di una sana e equilibrata crescita civica e fisica.
 
Un libro, in conclusione, che arricchisce di molto la conoscenza della storia di Rovereto e del suo innato spirito innovativo anche nell’ambito sportivo.
All’incontro di presentazione del libro, previsto questo lunedì 18 dicembre alle ore 17.30’ in Biblioteca civica di Rovereto, saranno presenti i due autori.

P.F.