Scendono in campo i canederli, l'orzet e lo strudel

«Virtus cibi tridentini«»: siamo alla fase finale della Gran Tenzone tra Ristoratori

Bortolotti Roberto e Patauner Rudi.

La cucina popolare vanta secoli e secoli di tradizione. Perché la vera «cucina povera» è quella del popolo, dei contadini, delle classi meno abbienti: l’arte culinaria che si mescola con un’altra arte, ben nota, quella dell’arrangiarsi.
Le più grandi scoperte della gastronomia sono avvenute un po’ per caso, un po’ per fantasia, un po’ per necessità. Leggenda o realtà che sia, genio o fantasia che dir si voglia, certo è che fu proprio la mancanza di possibilità ad aguzzare l’ingegno della gente anche in campo gastronomico.
 
Fu così che piccoli stratagemmi, trovate geniali ed abbinamenti impensati hanno dato vita ad una tradizione popolare di cosi detta «cucina povera», semplice ma gustosa, che si differenzia da quella dei ricchi signori che potevano permettersi ogni giorno carne, pesce e pane fresco.
L’associazione culturale Amici della Città con il suo Presidente Stefano Grassi unitamente a 49 soci fondatori, nel 2015, hanno costituito le 5 Confraternite (700 soci): Fasoi en Bronzon  - Orzet  - Strangolapreti - Canederli  e Strudel.
 
Il progetto culinario denominato «Virtus cibi tridentini» con tre specialità tipiche trentine: Canederli – Orzet - Strudel ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza, la diffusione e valorizzazione di questi piatti tipici del territorio, mettendo alla prova alcuni ristoranti della Città ed a cui va il nostro particolare ringraziamento per la loro disponibilità, professionalità, gentilezza ed accoglienza.
Ecco l’ultima tappa di questa tenzone culinaria sarà al Ristorante Osteria San Rocco di Sardagna (di Alessia Maiorana). I piatti scelti per costituire la tenzone 2023, sono: i Canederli, l’Orzet e lo Strudel.
 

Pier Dal Rì e Nereo Pederzolli con  Vecchi Massimo Vecchi.

Giudici ed invitati, nonché partecipanti interessati all’evento, hanno la possibilità di assaggiare le tre pietanze che le confraternite hanno deciso di porre in gara, per capire se a Trento si conosce ancora l’arte di cucinarle secondo tradizione, o magari pure con l’astuzia di qualche segreto od ingrediente che ogni chef ha introdotto, per farne distinzione e caratteristica distintiva. Spesso solo dei palati ben affinati ed allenati sanno distinguere e giudicare, con competenza.
 
Sarà un compito arduo per la giuria, ed il vice presidente, Pier Dal Rì lo sa. Suo è il compito, questa volta, di dirigere e descrivere i tre piatti che hanno già ottenuto il giudizio in altri ristoranti di Trento: la Cà dei Gobi, la Rosa d’Oro, La Locanda due Travi, il Simposio, La Roccia di Villazzano che hanno preceduto ciò che verrà servito sabato 18 novembre alle ore 13.00 al Ristorante Osteria San Rocco a Sardagna.

Ovvio ribadire, come il Vice Presidente di Giuria Pier Dal Rì , in sostituzione del Presidente Nereo Pederzolli ed i Gran Maestri delle tre Confraternite dei Canederli (arch. Roberto Bortolotti), de l’Orzet (Paolo Nardelli),  de lo strudel (arch. Ivo Fadanelli) e la Giuria popolare: Patauner Rudi, Cimadom Maurizio, Tomassini Lino, De Petris Roberto, Dossi Patrizia, Fedrizzi Giuseppe, Patauner Daniela, Riccadonna Angelo, Bolner Paolo, Stenico Filippo, Vecchi Massimo e Lucianer Nadia, siano non solo presenti, ma vigili ed attenti, con papille pronte ed antenne ben sintonizzate per capire se la tradizione di portare in tavola i piatti di cui sono i custodi, meritano lo sforzo di un impegno per promuoverne la conservazione nel pieno della tradizione trentina.
 
La cassaforte dell’Associazione culturale Amici della Città, guidata da Stefano Grassi ed ideatore della Gran Tenzone custodisce già le schede di voto dei piatti gustati nei vari convivi precedenti e solo dopo questo appuntamento verrà sancito e proclamato il miglior ristorante per ogni tipo di piatto proposto (Canederli – Orzet e Strudel).
Con l’anno nuovo inizierà una nuova Gran Tenzone di altri due piatti trentini: gli Strangolapreti e  Fasoi en bronzon, che si concluderà ad inoltrata primavera dell’anno 2024.