La vignetta infelice del Fatto Quotidiano di Travaglio
L’intero ventaglio parlamentare l’ha trovata indecente e l'autore ha commentato che «non può passare il suo tempo a spiegare le battute a chi non le capisce»
Come abbiamo detto più volte, la satira non può essere né diffamatoria né apologetica. Deve solo piacere o non piacere.
Quella pubblicata oggi dal Fatto quotidiano non fa eccezione.
E, a quanto pare, non è piaciuta a nessuno, né ai sostenitori né ai detrattori del Movimento 5 Stelle, che in qualche modo nutre simpatia presso il giornale di Travaglio.
La vignetta rappresenta una coppia mista a letto, un nero e una donna bianca che si scambiano due battute infelici sul come incentivare la natalità (la cosiddetta sostituzione etnica), giocando sui doppi sensi delle dichiarazioni fatte dai politici di centrodestra.
Per dare un colpo di clava al ministro in questione, il vignettista fa nomi e cognomi, citando il ministro Lollobrigida e la sorella di Giorgia Meloni, sua moglie.
E, visto che la vignetta non è piaciuta a nessuno, anzi ha sollevato sdegno in tutti i partiti, Marco Travaglio ha dato dell’asino a chi non ha capito la battuta.
Come tutti quelli che raccontano barzellette che non fanno ridere, ha commentato così: «Non può passare il tempo a spiegare le battute a chi non le capisce.»
Ma sa perfettamente che le critiche lo hanno travolto proprio perché hanno capito la battuta.
Infine ricordiamo che quando una vignetta non piace, la testata stessa perde simpatia.