Il battaglione Iseo del 2° reggimento genio di Trento in Libano

In forza alla «Julia» i genieri alpini operano dallo scorso mese di maggio nel contingente Italiano «Leonte XXIV» della missione UNIFIL

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Il nostro giornale ha svolto una missione giornalistica in Libano nel 2011, dove ci eravamo recati per prendere atto di come lavorano i nostri ragazzi e come vengono accolti dalla popolazione locale.
(Accedi ai 58 servizi nell'apposita rubrica.)
Lo scorso mese di maggio, il battaglione Iseo del 2° Reggimento Genio Alpini di stanza a Trento è stato inviato nel Libano meridionale, a Shama. Di seguito il servizio.
 
La Brigata Alpina Julia / Multinational Land Force (MLF), alla prima partecipazione alla missione UNIFIL in Libano, si è schierata per la prima volta in assoluto anche in conformazione DECI (Defence Cooperation Initiative): insieme ai militari delle forze armate italiane (presenti anche nuclei di Aeronautica, Marina e Carabinieri), nelle cellule del comando e nelle unità di manovra di «Leonte XXIV», non operano solo i colleghi di Slovenia e Ungheria della MLF, ma anche quelli di Austria e Croazia a testimonianza della volontà di costruire ancora di più solide capacità di operare tra nazioni diverse sino ai minimi livelli e renderle un esempio da seguire.
 

 
Il contingente italiano è inquadrato nella missione UNIFIL, opera con mandato ONU tramite Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 1701 dell’11 agosto 2006.
I principali compiti sono: monitorare la cessazione delle ostilità in Libano; accompagnare e supportare le Forze Armate Libanesi nel loro rischieramento a Sud, in concomitanza con il ritiro israeliano, in coordinamento con i governi libanese e israeliano; assistere le LAF (Lebanese Armed Forces) anche nello stabilire, tra la «Blue Line» e il fiume Litani, una zona libera da personale armato che non sia quello delle LAF e di UNIFIL.
Detta anche linea di ripiegamento, la «Blue Line», stabilita nel 2000 in accordo tra le autorità libanesi ed israeliane con l’intento di confermare il ritiro delle forze armate di Israele dai territori libanesi in conformità con la risoluzione UN 425, non corrisponde quindi al confine politico/amministrativo tra Libano ed Israele.
 

 
Al contingente italiano è affidata la responsabilità del Sector West, al comando del Generale Paolo Fabbri, in patria 43° Comandante della Brigata Alpina Julia – Multinational Land Force.
Le altre componenti nazionali del settore, sono composte da militari di Armenia, Austria, Brunei, Croazia, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria.
La componente genio è la più multinazionale nel contesto di internazionalità della missione UNIFIL della Julia.
Infatti il CS BN, (Combat Support Battalion), su base Battaglione «Iseo» del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento è composto da Italiani, Armeni, Austriaci, Croati ed Ungheresi, al comando del Tenente Colonnello Marco Arculeo (foto qui sopra).
 

 
Per l’Esercito Italiano le forze in campo all’interno del battaglione dei genieri di Trento sono una compagnia trasmissioni appartenente all’ 11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia, un plotone CBRN (Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare) del 7° Reggimento NBC di Civitavecchia, un team del 33° Reggimento EW (Guerra Elettronica) di Treviso ed un team K9 (cinofilo) del Centro Veterinario di Grosseto.
Un ulteriore compagnia, la Genio, in forza al reparto è interamente composta da ufficiali, sottufficiali e graduati di truppa Croati.
Completa l’organico multinazionale un plotone di militari Armeni, incaricati della sicurezza agli ingressi della base di Shama, il secondo nucleo cinofilo di nazionalità Ungherese e il nucleo di bonifica Austriaco.
Ai suddetti assetti specialistici del CS Bn sono affidate le attività di bonifica delle strade da eventuali mine o ordigni inesplosi; gli interventi di sistemazione, con l’utilizzo di macchine movimento terra, delle rotabili dell’intero settore di competenza ed anche i controlli, mediante i nuclei cinofili, agli ingressi delle basi militari italiane.
 

 
Dal 10 maggio, giorno dell’assunzione delle responsabilità per la «Leonte XXIV», il personale del genio ha effettuato 1182 controlli, con i nuclei cinofili, a veicoli; 18 controlli anti esplosivi (EOD/IEDD); 27 pattuglie motorizzate.
I trasmettitori dell’11° hanno svolto un’instancabile opera di supporto alle cellule del comando occupandosi h 24 delle reti militari e civili, ed anche telefoniche, adoperate dall’intero contingente italiano intervenendo per ben 1122 volte su hardware in dotazione.
I trasmettitori si sono dedicati anche all’addestramento dei colleghi Libanesi, tenendo dei corsi sulle principali tecniche delle comunicazioni radio.
Il plotone EW si è occupato dell’aggiornamento dei sistemi di navigazione in dotazione alle pattuglie per ben 2.162 librerie in utilizzo.
Il plotone CBRN ha effettuato più di 2.500 controlli su container, colli di materiali vari e bagagli dei militari (in arrivo e partenza), oltre che sulle derrate alimentari.