E' morto il filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman,
Aveva 91 anni – Fu un grande protagonista del Festival dell'Economia: vi partecipò nel 2006 e nel 2011, lo scorso anno partecipò a «Utopia500»
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E' morto oggi, all'età di 91 anni, il filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman.
Nato a Poznan in Polonia nel 1925, il filosofo viveva e insegnava da tempo a Leeds, in Inghilterra, ed era noto in tutto il mondo per essere il teorico della cosiddetta «modernità liquida».
Bauman partecipò alla prima edizione del Festival dell'economia nel 2006 dedicata al tema «Ricchezza e povertà».
Nel 2011 il Festival si interrogò sul tema «I confini della libertà economica» per definire, in tempo di crisi, fino a dove poteva spingersi la libera iniziativa privata.
Questa sesta edizione del Festival segnò il ritorno di Bauman.
«Con lui se ne va uno dei più noti e influenti pensatori al mondo – ricorda il presidente Ugo Rossi – il filosofo fu uno dei protagonisti del festival dell'economia, partecipò infatti alla prima edizione e ritornò a Trento nel 2011.»
L'ultima volta che Bauman venne in Trentino fu un anno fa, il 31 gennaio 2016, per partecipare al programma annuale «Utopia500 – Cercando una società più giusta» organizzato dalla casa editrice «Il Margine».
A Bauman si deve la folgorante definizione della «modernità liquida», di cui fu uno dei più acuti osservatori. Fu professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
Tra i titoli fondamentali di Bauman ricordiamo: Modernità e olocausto, Il Mulino, 1992; Modernità liquida, Laterza, 2002; (con Keith Tester) Società, etica, politica, Raffaello Cortina, 2002; Amore liquido, Laterza, 2004; Homo consumens, Erickson, 2007; (con Riccardo Mazzeo) Conversazioni sull'educazione, Erickson, 2012; Le sorgenti del male, Erickson, 2013; La scienza della libertà, Erickson, 2014; (con Gustavo Dessal) Il ritorno del pendolo, Erickson, 2015; (con Ezio Mauro) Babel, Laterza, 2015; (con Riccardo Mazzeo) In Praise of Literature, in uscita in marzo per Polity Press, Cambridge.