Presentato «Nati con la camicia» – Di Maurizio Panizza

Si è svolta martedì 19 ottobre a Palazzo Alberti Poja di Rovereto la «prima» presentazione pubblica dell’ultimo libro dello scrittore trentino Roberto Corradini

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La piccola storia nella grande storia: è questa in fondo la filosofia del nuovo romanzo di Roberto Corradini che attraverso un’incredibile dovizia di particolari affronta ben 65 anni di storia, non solo italiana, nel raccontare le vite di due coetanei nati lo stesso giorno, il primo gennaio del 1950. Sono proprio loro, Emiliano e Francesco, i «nati con la camicia» richiamati dal titolo; loro e tutti quei giovani fortunati cresciuti nell’epoca del «boom economico» a ridosso del secondo Dopoguerra. Un periodo, come ben si sa, chiamato anche «miracolo economico» che portò ricchezza e benessere per la prima volta a pressoché tutte le classi sociali del Paese. Di questo hanno conversato a Palazzo Alberti Poja, Silvio Cattani (vicepresidente del Mart), Maurizio Panizza (giornalista e scrittore) e Gianmario Baldi (ex direttore della Biblioteca civica) con Roberto Corradini, l’autore del libro. Un’opera a cavallo fra cronaca e testimonianza che, da quanto si è saputo, Corradini teneva in serbo da molti anni, ancora prima di dare alle stampe i due fortunati libri precedenti «Il sangue e l’inchiostro» e «Gente libera».
 

 
Una lunga saga familiare, quella narrata in «Nati con la camicia» che però, nonostante la lunghezza sa mantenere un ritmo sempre vivo e dinamico senza mai annoiare. Nascite, amori, successi e insuccessi si susseguono nel corso del racconto seguendo le vicissitudini dei due protagonisti che li porteranno ad un certo punto a dividersi e a perdersi di vista.
Un colpo di scena arriva, però, verso la fine del romanzo, quando i due grandi amici di un tempo si rincontrano e nella dimensione dei ricordi e di quanto successo, riprendono il filo dell’amicizia interrotto più di trent’anni prima.
Non tanto con nostalgia, ma con molte sorprendenti narrazioni di fatti e di personaggi, Corradini, grande appassionato di fotografia, sa qui descrivere come in un’istantanea, gli anni Sessanta e Settanta della vita dei suoi personaggi e di quella del popolo italiano. E sa farlo con grande maestria, con obiettività e disincanto, evidenziando il bene e non nascondendo il male.
 

 
Un libro, in definitiva, consigliato a chi è passato attraverso quel torno di tempo e allo stesso modo a chi, troppo giovane, poco o nulla conosce di quell’epoca straordinaria in tutti i sensi. Quella in cui crebbe in pace la prima generazione che poté studiare, trovare subito un lavoro e formare presto una famiglia.
Un’epoca - citando Corradini - che diede modo ai protagonisti di allora di dire a ragione «di essere nati con la camicia, per il fatto di essere stati più fortunati dei padri e molto probabilmente anche più dei figli».
«Nati con la camicia», Europa Edizioni, Roma, 2020, pag. 439, € 17.90.

Maurizio Panizza