È morto l’economista Alan Krueger. Aveva 58 anni
Ha partecipato a molte edizioni del Festival dell’Economia ed era stato intervistato anche dal nostro giornale
È rimbalzata anche in Trentino la notizia della scomparsa, domenica, di Alan Krueger, uno dei volti più noti del Festival dell’Economia, a cui aveva partecipato anche nell’ultima edizione con una conferenza sul rapporto fra tecnologia e futuro del lavoro.
Nato nel New Jersey, nel 1960, fra i massimi esperti al mondo di economia del lavoro, Krueger era stato anche capo del Consiglio dei consulenti economici del presidente Barack Obama e membro del suo Gabinetto dal 2011 al 2013.
Docente alla Princeton University, fondatore e direttore del Princeton University Survey Research Center, Krueger era il contrario dell’accademico chiuso nella sua «torre d’avorio»: per tutta la vita si era sforzato di coniugare lavoro intellettuale e impegno concreto in favore del suo Paese e delle cause che gli stavano a cuore, prima fra tutte quelle relative alle condizioni dei lavoratori.
Autore di molte pubblicazioni su temi che spaziavano su temi che spaziavano dalla distribuzione del reddito alla mobilità sociale, dalla disoccupazione di lunga durata agli infortuni sul lavoro, dai salari minimi al sistema educativo, dalle ristrutturazioni industriali all'economia su piattaforma, viene ricordato dai tanti che lo hanno conosciuto come un intellettuale generoso, versatile, dotato di grande sensibilità ed empatia umana.
«Forse in questa grande sensibilità – scrive Tito Boeri sul sito lavoce.info – c’è la ragione di un gesto che proprio non riusciamo a capire.
«Era un grande uomo oltre che un grande economista. Ci mancherà tantissimo, come collega e come amico.»
Lo ricordiamo anche noi, perché abbiamo avuto più occasioni per intervistarlo, quando il Festival organizzava incontri dei partecipanti con la stampa.