«La democrazia del Partito Democratico del Trentino»
In una nota della direzione, 24 militanti prendono le distanze dalla Segreteria
I nostro lettori hanno notato che ci siamo tenuti lontani dalla scena politica provinciale, perché quando c’è una burrasca è meglio ammainare le vele e issare la tormentina. Aspettiamo che escano dal ciclone e poi scriveremo che cosa è cambiato nei rapporti tra i partiti che compongono la maggioranza di Giunta, ammesso che cambi qualcosa. Nel frattempo però segnaliamo un fatto meno importante ma certamente indicativo di un malessere generale che sta coinvolgendo la politica – sia pure in misura minore – come il resto del Paese. La Segretaria politica del Partito Democratico del Trentino ha deciso di candidarsi alla carica di Sindaco di Rovereto. Nulla di male, se non fosse che lo ha fatto di sua iniziativa, senza consultarsi con il partito che dirige. Forse lo ha dato per scontato, forse lo ha fatto per ingenuità, sta di fatto che i suoi colleghi di partito hanno provveduto ad inviare una nota alle redazioni per spiegare che tra segreteria e segretaria non c’è un grande concerto di intendi. Di seguito la nota. |
Con la presente vogliamo prendere le distanze dalla proposta di Giulia Robol di candidarsi a sindaco di Rovereto.
Questa scelta, che la nostra segretaria ha preso in totale autonomia, senza avere il minimo confronto con la Segreteria, il Coordinamento e l’Assemblea del PD trentino, si colloca alla fine di una lunga serie di decisioni non condivise, di strategie incomprensibili, che noi riteniamo non rappresentino la realtà del PD trentino, un partito fatto da migliaia di persone, centinaia di militanti, decine di circoli territoriali che con passione civile e forza di volontà ogni giorno cercano di avvicinare i cittadini alla Politica, migliorare la partecipazione democratica e costruire una società più solidale.
È su queste basi che si fonda il PD.
L’atteggiamento di taluni dirigenti, che preferiscono individualismi e vetrine personali al bene del partito, non ci rappresenta: vogliamo realizzare un partito che è il luogo del pensiero collettivo, un luogo in cui tutte le sensibilità di centro-sinistra si sentano rappresentate, in cui si giunga in tempi ragionevoli alla sintesi delle opinioni differenti e al supporto unitario alle mozioni del primo partito del Trentino.
I destini personali non possono prevalere sul nostro destino collettivo. Riteniamo giusto allocare ogni altra decisione alla sede più opportuna, che sarà l’Assemblea provinciale di lunedì sera.
In ordine alfabetico, i sottoscrittori sono:
Filippo A Beccara
Giuliano Andreolli
Claudia Angelini
Elisabetta Bozzarelli
Anita Briani
Kristofor Ceko
Thomas Deavi
Luca Donazzolo
Daniela Filbier
Stefania Giacometti
Andrea Lorefice
Francesco Mazzeo
Elena Mendini
Giulia Merlo
Stefano Picchetti
Andrea Pradi
Pierfrancesco Rensi
Gennaro Romano
Vera Rossi
Alberto Salizzoni
Chiara Serbini
Selene Sordo
Alex Tomasi
Roberto Valcanover.