Nuovo punto vendita di ortaggi biologici e a chilometro zero
Al vivaio Tuttoverde a Ravina di Trento il temporary shop di verdura bio e sociale

>
Da giovedì 10 settembre e per due mesi i trentini possono acquistare ortaggi di stagione frutto delle coltivazioni sociali delle cooperative CS4 e Gruppo 78 (con il marchio Mas del Gnac) arricchite da produzioni biologiche di produttori locali selezionati come Gustomontagna di Chiara March e le bibite di «Comunità frizzante».
Il temporary shop è aperto dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 12 presso il vivaio Tuttoverde a Ravina, uno dei partner del progetto di agricoltura sociale che prevede la coltivazione dei 56 ettari di terreno agricolo della Fondazione Crosina Sartori Cloch affidati in gestione all’associazione temporanea di imprese composta da Società Frutticoltori Trento, Con.Solida e la Cantina Sociale di Trento.
L’area comprende fondi rustici e immobili siti a Trento, nei comuni catastali di Mattarello e Ravina.
L’azienda agricola – di fatto una delle più vaste del Trentino – è composta da due corpi: uno in località Nogarole con meleti, l'altro in località Maso Giuliani, Belvedere, Zanchetta e Maso Bianchi con viti.
In questi mesi è in atto la sistemazione dei terreni la cui coltivazione partirà nel 2021, garantendo che almeno il 50% dell’area frutticola e viticola sia a conduzione biologica e il 100% delle aree destinate all’asparago e agli orti sociali (circa 2 ettari) sia coltivata con tecniche di agricoltura biologica o biodinamica.
Per il resto della produzione, si punterà comunque alla coltivazione integrata.
A Con.Solida e Tuttoverde è affidato il progetto sociale di inserimento lavorativo e formazione, socializzazione al lavoro, tirocini formativi e inclusione sociale sui 2 ettari dedicati a orto e a prodotti di nicchia e sul progetto di agricampeggio, ma anche in collaborazione con gli altri coltivatori.
Potranno in futuro essere coinvolte le scuole e saranno attivati percorsi di coinvolgimento rivolti ai consumatori – clienti.
«Il progetto nasce anche dalla collaborazione con il progetto Nutrire Trento 2 (voluto dal Comune di Trento e dall’Università) che in periodo di lockdown ha avviato una sperimentazione di ordinazioni on line e di consegne a domicilio di prodotti locali.»