«Tenda aperta» piazza Duomo: Sulle ali dell’innovazione trentina
APIAE, Trentino Sviluppo e il sistema provinciale della ricerca sono funzionali allo sviluppo del tessuto produttivo
Le braccia operative dell'economia locale sono l'Agenzia
provinciale per l'incentivazione delle attività economiche, la
Trentino Sviluppo Spa e il sistema provinciale della ricerca.
Esse sono funzionali allo sviluppo delle imprese e del tessuto
produttivo in genere.
I risultati sono concreti ed efficaci anche a detta del
sindacato.
Questo il tema dell'ultima conversazione sotto la «Tenda aperta»,
la location dell'economia locale al Festival.
L'agenzia provinciale per gli incentivi alle imprese eroga
contributi non solo per le imprese trentine, ma anche per quelle
che provengono da fuori provincia che investono sul territorio.
«A iniziare dal mettere loro a disposizione immobili, come nei Bic
(Business innovation center) dove laboratori di ricerca e luoghi
per le attività produttive sono dati in affitto agevolato - ha
affermato Michele Michelini dell'Apiae (Agenzia provinciale
incentivi alle imprese) - ma attiviamo anche fondi per finanza di
breve e lungo periodo (mutui e fidi) attraverso i Confidi, creiamo
interazione con l'università di Trento e i centri di ricerca per lo
sviluppo delle attività produttive, predispone incentivi per
progetti di ricerca e sviluppo intorno al 50% dei costi.»
L'obiettivo primario è quello di attivare in provincia di Trento
una produzione di beni e servizi, come nel caso della azienda
Bonfiglioli di Bologna che produce motori elettrici con cui la
Provincia di Trento ha fatto un protocollo di intesa.
Nel contesto si è inserito anche il concetto di «seed money» (fino
a 100 mila euro di incentivi) finalizzato a potenziali imprese di
successo.
«Tuttavia trasferire l'idea al mercato e quindi alla
concretizzazione diventa più complesso, perché qui è il privato che
deve fare la sua parte.»
Per l'internazionalizzazione, a detta di Raffaele Farella,
responsabile della promozione esterna della Provincia, la strategia
di medio periodo con margini chiari di crescita consiste
prevalentemente nel promuovere la presenza di imprese nei mercati
emergenti: i noti BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).
«Oggi in Trentino qualsiasi azione di sviluppo è fatta in chiave
europea.»
Di recente è stato messo a disposizione delle imprese un voucher
sia per l'analisi pre competitiva sia per la realizzazione
effettiva nel mercato estero.
Per l'ordine dei commercialisti di Trento, rappresentato da Michele
Iori, le società partecipate sono coerenti con le strategie del
rilancio economico della Provincia.
Nel confronto con il piano nazionale, secondo Iori, il Trentino va
inquadrato in un ragionamento di sistema a parte, con una logica
diversa determinata dal gettito fiscale endogeno. Inoltre le
società strumentali, a suo avviso, permettono rapidità di
intervento, ad esempio per l'occupazione.
Le organizzazioni sindacali per Franco Ischia (Cgil) sono in
accordo con il sistema delle partecipate, perché si sono dimostrate
uno strumento di sviluppo, anche sul versante della tutela dei
lavoratori, laddove comprendono anche le richieste delle parti
sociali.
«Le imprese dagli anni '90 a oggi sono cambiate con una
composizione iniziale di 80% di operai e 20% di impiegati. Oggi
l'occupazione degli impiegati ha continuato a crescere, mentre
quella degli operai è più contenuta. Un segno della capacità che
avuto l'industria di rinnovarsi, rispetto alla quale gli incentivi
da parte della Provincia sono stati importanti.»